SEGNALAZIONE DI MARIA SQUARANTI (Video) TGCOM Uccide ciclista e fugge, arrestato un camionista L’uomo è risultato positivo all’alcol test Udine, il pirata della strada preso grazie a un testimone che ha seguito il mezzo La Polstrada ha arrestato il camionista che ha travolto e ucciso un ciclista di 49 anni, Roberto Toffoletti, a Reana del Rojale (Udine). Il pirata della strada è Salvatore Samuel Alabuso, un uomo di 27 anni residente nel capoluogo friulano e originario di Caltanissetta. L’assassino, che è risultato positivo all’alcol test, è stato catturato grazie all’intervento di un testimone che ha inseguito e bloccato il furgone. Insieme al figlio di 9 anni, Toffoletti, residente a Tavagnacco (Udine), stava percorrendo viale XXIV Maggio quando è arrivato ad alta velocità il furgone che lo ha travolto scagliandolo a terra. Il ciclista è morto sul colpo e il pirata della strada ha tentato di fuggire. Il giovane è stato bloccato da un testimone che si è messo di traverso con la sua auto e gli ha sbarrato la strada, in attesa dell’arrivo della Polstrada. Dopo averlo sentito a lungo con l’assistenza del difensore, gli agenti lo hanno condotto in carcere a Udine. Al momento gli sono stati contestati i reati di omicidio colposo, omissione di soccorso, fuga e guida in stato di ebbrezza. La Procura chiederà la convalida dell’arresto e sta valutando se richiedere misure a suo carico. LA SICILIA Controlli per guida in stato di ebbrezza Ragusa. Venerdì 26 Agosto 2011 - Fioccano denunce e sequestri per guida in stato di ebbrezza. La polizia stradale, a Marina di Ragusa, ha denunciato un ragusano di 30 anni che è stato trovato alla guida con un tasso pari a 1,15 (soglia limite per il penale 0,80) per cui è stato denunciato alla Procura, gli è stata ritirata la patente e sequestrato il mezzo. Stesse sanzioni per un altro ragusano di 31 anni che è stato trovato alla guida con un tasso pari a 0,89. Sempre a Marina, un catanese di 30 anni è stato trovato con un tasso pari a 1,44 ed è stato denunciato anche per aver rifiutato il test sull’uso di sostanze stupefacenti e per non aver osservato un provvedimento del Questore di Ragusa che imponeva il divieto di ritorno a Ragusa. A Ragusa sono stati trovate altre tre persone alla guida che avevano superato il limite consentito. M. F. IL GAZZETTINO (Treviso) «Carabiniere, fenomeno!»: ubriaco insulta i carabinieri e viene denunciato Venerdì 26 Agosto 2011 - Se cercava dei guai, di certo ora li ha trovati. Protagonista delle vicenda un giovane che ubriaco fradicio, ha insultato i carabinieri che lo stavano controllando dopo essere stati salutati con un poco elegante «vaffa...». Sarà denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e dovrà pagare una multa salatissima per ubriachezza un operaio di Casier di 23 anni, protagonista di questo vero e proprio show nel parcheggio esterno del club «Casa di caccia» di Monastier. Il giovane era giunto lì mercoledì notte poco dopo le 2 con un gruppo di altri quattro amici: quando ha notato aggirarsi una «gazzella» dei carabinieri ha pensato bene di esibire ai militari il suo dito medio. Alla richiesta di esibire i documenti da parte dei carabinieri il 23enne si è rifiutato replicando con insulti, minacce e frasi di scherno. «Fai il fenomeno, ma sai anche scrivere?», «Incredibile che uno che viene dalla mia terra sia così cretino», «Mio padre è un avvocato, voglio sapere che ho fatto», «Perchè mi fate la multa? Me la fate perchè il Comune ha bisogno di soldi?», «Tagliati la barba, non hai nemmeno un grado sulle spalle»: queste sono solo alcune delle frasi riferibili del giovane (pronunciate peraltro di fronte ad una platea di decine di curiosi) che è stato solo dopo una mezz’oretta calmato dagli amici ed è poi tornato alla ragione solo quando ormai la sua situazione era ampiamente compromessa. Sottoposto all’esame del precursore il ragazzo era risultato positivo all’alcool con un tasso certamente alto, stando almeno alla sua performance. Una serata di follia che difficilmente dimenticherà e di cui sarà chiamato a rispondere. DROGNET.ORG Alcoholism: Clinical and Experimental Research, chi beve molto si nutre male Indagine spagnola su alcol e alimentazione: chi beve molto mangia male 25 agosto 2011 - Oltre 12mila madrileni di età compresa tra i 18 e i 64 anni, intervistati tra il 2000 e il 2005 e il risultato sul rapporto tra consumo di alcol e di cibo risulta chiaro: chi beve tanto mangia anche male. Lo studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina preventive dell’Università di Madrid è stato pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research e ha voluto indagare il rapporto tra alcol e alimentazione basandosi sulle linee guida per una corretta alimentazione pubblicate dal governo spagnolo. La soglia per stabilire il passaggio dal bere moderato a quello eccessivo era stata fissata a 40 g di alcol al giorno per gli uomini e 24 grammi per le donne. Il binge drinking veniva definito come assunzione di oltre 80gr di alcol negli uomini e oltre 60 gr nelle donne in un’unica sessione e il consumo di cibo veniva misurato e registrato con recall telefonici ripetuti ogni 24 ore. Dall’analisi statistica dei dati è risultato che nel complesso il 4,3% dei partecipanti allo studio risultava essere un bevitore eccessivo, il 10,3% un binge drinker; il 6,5% preferiva bere distillati o liquori e il 24,2% beveva alcolici durante i pasti. Rispetto agli astemi i bevitori moderati risultavano mangiare molta più carne (circa 1 volta al giorno); i bevitori eccessivi assumevano troppo poco latte e troppe proteine animali (carne, pesce e uova) mentre i bevitori accaniti che avevano sperimentato il binge drinking non risultavano assumere abbastanza frutta e verdura, latte e carne. Il consumo in prevalenza di liquori veniva associato anch’esso ad uno scarso apporto di frutta e verdura e ad una sistematico salto dei pasti principali. In conclusione, coloro che bevevano alcolici durante i pasti risultavano avere un’alimentazione lontana dalle indicazioni raccomandate dalle linee guida per l’alimentazione. Interessante, nello studio, la mancanza di differenze rilevanti nei risultati tra i due sessi. (Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it) WINENEWS Roma - 26 Agosto 2011 IL “CICCHETTO” FA BENE, SOPRATTUTTO AGLI ANZIANI, BASTA NON ESAGERARE: PER GLI ANZIANI IL BERE MODERATO TAGLIA DEL 23% RISCHIO DEMENZA. LO DICE UNA RICERCA DELLA LOYOLA UNIVERSITY CHICAGO STRITCH SCHOOL OF MEDICINE Il vino fa bene, ma qual è la dose giusta? Uno o due bicchieri durante la giornata. Ma non di più, perché già 3-5 drink alcolici al giorno sono pericolosi. Sono i consigli che arrivano da uno studio americano, che dimostra come il consumo moderato di alcol possa ridurre del 23% il rischio di malattie cognitive e di demenza senile. Soprattutto per gli amanti del “cicchetto” in là con gli anni. La ricerca della Loyola University Chicago Stritch School of Medicine, una metanalisi di 143 studi pubblicata sulla rivista “Neuropsychiatric Disease and Treatment”, ha esaminato l’effetto dell’alcol su 365.000 pazienti, scoprendo che i bevitori moderati hanno una probabilità inferiore di quasi un quarto di incorrere in un decadimento del cervello. E per gli adulti over 50 e gli anziani che si limitano a circa 1-2 bicchieri al giorno, si è osservata in particolare una protezione contro l’Alzheimer e altre forme di demenza. Basta non esagerare, avvertono però gli studiosi, altrimenti l’effetto positivo e’ completamente annullato. "Non e’ consigliabile - afferma comunque Edward Neafsey, autore dello studio - suggerire ai non bevitori di cominciare a farlo. Ma assaporare un bicchiere di vino una volta al giorno può essere utile per la salute”. E’ infatti noto che una moderata quantità del “nettare di Bacco” fa bene al cuore - ricorda lo scienziato - e questo potrebbe essere all’origine di una miglior circolazione del sangue a livello del cervello, quindi una difesa per il suo funzionamento contro le malattie neurodegenerative. RUSSIAOGGI Russia: contro l’alcolismo birra artigianale? I produttori di birra russi, gran parte dei quali sono controllati dalle grandi multinazionali, stanno andando incontro a un grosso sconvolgimento del settore. Il presidente Dmitri Medvedev ha firmato una legge che mette la birra alla pari delle altre bevande alcoliche. Fino ad oggi infatti questa bevanda inebriante veniva considerata in Russia "prodotto alimentare", ragion per cui è sempre stata venduta senza limitazioni di orario, luogo ed età. Ma la campagna contro l’alcolismo avviata da Medvedev nel 2009 mette una croce su questa tradizione che risale all’epoca sovietica. "Negli ultimi 15 anni il consumo di birra in Russia è aumentato di 4 volte", afferma il capo dell’Unione dei Produttori di bevande alcoliche Dmitri Dobrov. I russi, in massa, hanno preso l’abitudine di bere la birra al posto di altre bibite rinfrescanti, tanto più che il prezzo è circa lo stesso: intorno ai 30 rubli a bottiglia. I produttori di birra tendevano a spiegare questo processo con l’aumento di popolarità della birra tra i giovani. Dal 2000 al 2009 la produzione della bionda, secondo i dati della società di consulenze Id-Marketing, è raddoppiata fino ad arrivare a 1,2 miliardi di decalitri, portando così il settore birraio russo al terzo posto nella classifica mondiale delle vendite, dopo Cina e Stati Uniti. Al tempo stesso il consumo delle bevande ad alta gradazione alcolica, prima fra tutte la vodka, non si è abbassato, come avevano sperato le autorità. (*) Gli esperti sono addirittura arrivati a parlare di alcolizzazione della popolazione. I tossicologi parlano di alcolismo da birra negli adolescenti. La risposta a livello legislativo è stata una limitazione della pubblicità della birra, mentre nel 2005 è stato introdotto un divieto per la vendita della birra ai minori di 18 anni. Tuttavia i divieti non venivano osservati in modo scrupoloso, il consumo di birra continuava a crescere arrivando nel 2008, prima della crisi, a volumi di 80 litri a persona all’anno, contro i 24 litri del 1970, grazie ai quali era fiorita la produzione di birra dell’Urss, la cui popolazione allora era superiore a quella della Russia odierna. Oggi, secondo quanto afferma il maggiore tossicologo del Paese, Evgeni Briun, praticamente tutti i giovani tra i 15 e i 18 anni di età fanno uso di birra. I produttori, per paura di provvedimenti da parte dello Stato, hanno deciso di autolimitarsi nella pubblicità e hanno addirittura avviato una campagna a favore dell’osservazione del divieto sulla vendita di birra ai minori. Ma ormai era tardi. (Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it) (*) Nota: cercare di sostituire un alcolico con un altro non riduce i problemi alcol correlati, ma li aumenta. La disponibilità di altri alcolici si somma a quanto già bevuto e riduce il numero degli astemi. WINENEWS Roma - 25 Agosto 2011 LA FONDAZIONE INGLESE DRINKAWARE STANZIA 20 MILIONI PER SCONFIGGERE L’ABUSO DI ALCOL. LA NUOVA CAMPAGNA STORNA 2 MILIONI SULLA COMUNICAZIONE DIGITALE PER RAGGIUNGERE I SOGGETTI PIÙ INCLINI ALL’ABUSO, I GIOVANI “Good Times” è la campagna quinquennale, da 100 milioni di sterline, lanciata da Drinkaware, agenzia inglese di prevenzione all’alcolismo sostenuta dalle aziende produttrici di bevande alcoliche. Per sensibilizzare ed aiutare i giovani bevitori, consigliandoli nei comportamenti da assumere per un approccio sano al bere, Drinkaware.com (www.drinkaware.com) ha lanciato una campagna incentrata sul digital e sul mobile da 2 milioni di sterline in partnership con la National Union of Students: l’obiettivo è quello di raggiungere, grazie alla telefonia mobile, agli smartphone ed ai social network, 2 milioni e mezzo di studenti, affinché i bei tempi della gioventù non diventino improvvisamente brutti ricordi. La campagna è giunta al terzo anno, e l’investimento sui nuovi media, che coinvolgerà tutta la comunicazione interattiva di oltre 60 industrie del drinking partner di Drinkaware, è un passo avanti verso il coinvolgimento del target principale, quello dei “giovani adulti”, a cui non viene semplicemente consigliato di non bere, vista la scarsissima efficacia che, storicamente, hanno dimostrato le campagne proibizioniste, ma di bere responsabilmente e senza eccessi. Come? Attraverso una campagna tutta “visual”, in cui si mostra come una bella serata tra amici, condita sì da qualche bicchiere ma senza eccessi, possa al contrario trasformarsi in una serata “da dimenticare” nel caso di eccesso. Seguono poi consigli di ogni sorta sul sito www.drinkawave.co.uk, e la possibilità di mettere in comunità, tramite la pagine Facebook della fondazione, le esperienze vissute per rapportarsi al meglio al mondo del consumo di prodotti alcolici. WINE & FOOD Se il Governo francese salva vino e rhum dalla morsa delle tasse Alla crisi, che in Europa non risparmia nessuno, ogni Governo risponde con le contromisure che ritiene più opportune. In Francia, il capo del Governo François Fillon ha varato un piano di aumento delle imposte su tabacco ed alcolici, facendolo passare come misura di rigore sanitario, da cui ha però esentato vino e rhum. Il motivo? La convenienza politica: nel 2012 in Francia si vota e, mentre le multinazionali dei superalcolici non muoveranno un dito per un aumento delle imposte del 6%, il rischio che le migliaia di viticoltori francesi voltino le spalle a Sarkozy è più che reale. Non è la prima volta che il presidente della Repubblica francese riserva un trattamento di favore al mondo enoico: nel 2007 (guarda caso, anche allora le elezione erano alle porte), intervenendo ad un incontro nel Sancerre prese posizione contro la proposta di inserire sulla bottiglia un avviso-invito a bere responsabilmente, asserendo che così si sarebbe, erroneamente, secondo l’allora ministro dell’Interno Sarkò, equiparato il bevitore di vino al tabagista o a chi assume droghe. Per quanto riguarda il rhum, basti ricordare i rapporti commerciali ed i territori delle ex colonie, ancora sotto il controllo francese, molte delle quali grandi produttrici di canna da zucchero ... TMNEWS Donna ubriaca fa striptease su volo British, atterraggio forzato Passeggera "faceva danze erotiche" importunando i vicini Mosca, 26 ago. (TMNews) - Un aereo della British Airways in volo sulla rotta Mosca-Londra è stato costretto a rientrare all’aeroporto di Domodedovo a causa di un’esuberante passeggera 39enne che ha inscenato danze erotiche a bordo del velivolo, importunando gli altri passeggeri. L’ha annunciato oggi la polizia dei trasporti russa. L’equipaggio, 15 minuti dopo il decollo, è stato costretto ad annunciare il rientro nell’aeroporto internazionale della capitale russa, a causa del comportamento "inadeguato" di una passeggera. La donna, originaria della città di Altemievsk in Tatarstan, "era in stato d’ebbrezza, importunava i passeggeri, toglieva loro gli occhiali e faceva danze erotiche", ha spiegato un rappresentante della polizia. All’aeroporto è stata interrogata e portata in ospedale "per esami".
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