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Rassegna stampa alcol e guida del 30 agosto 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

TUTTI SIAMO RESPONSABILI DI TUTTI
DI QUESTO SEMPLICE ARTICOLO MI HANNO COLPITO DUE COSE: L’ASSESSORE COMUNALE DI BELLUNO CHE CERCA DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SUGLI ALTRI E LA GRANDE QUANTITA’ DI BOTTIGLIE RITROVATE, SEGNO CHE ABBIAMO ANCORA MOLTO LAVORO DA FARE!!!
 
IL GAZZETTINO

Una distesa di bottiglie lungo il Piave.
Maurizio Dorigo
Martedì 30 Agosto 2011,
È la brutta sorpresa che hanno avuto i volontari della squadra della Protezione civile comunale di Belluno nei giorni scorsi nell’area di Lambioi. Il fatto risale a qualche giorno fa, quando la squadra comunale è scesa sul fiume per testare mezzi e attrezzature. Ma gli uomini, accompagnati dall’assessore alla Protezione civile Luciano Reolon, si sono trovati di fronte ad una marea di bottiglie vuote, evidente residuo di festini a base di alcol. I volontari hanno riempito più di una ventina di grandi sacchi, soprattutto con bottiglie in vetro di birra e whisky. Vetri salvati dal fuoco appiccato invece agli altri contenitori di bevande in plastica e carta, andati bruciati. Sotto accusa sono i molti giovani che frequentano le sponde del Piave per le loro festicciole, nelle quali l’alcol pare abbondare.
«Siamo rimasti di stucco per la quantità di bottiglie trovate - commenta l’assessore comunale alla Protezione civile di Belluno Luciano Reolon - davvero tantissime. In poco tempo abbiamo riempito una serie impressionante di sacchi di plastica». Reolon punta il dito contro questi festini a base alcolica che da tempo vengono denunciati in riva al Piave. E chiede che chi ha competenza circa questi comportamenti se ne faccia carico. «Ci sono numerose segnalazioni da parte di cittadini di episodi come questi - ricorda l’assessore - in molti raccontano di aver visto ragazzini ubriachi girovagare per la zona di Lambioi o risalire brilli le scale mobili». Luciano Reolon fa una personalissima considerazione, che intende far riflettere coloro i quali sono deputati ad intervenire in questi casi. «Giustamente siamo attenti a multare chi beve troppo alla guida nei fine settimana. Ma credo che altrettanta solerzia andrebbe adottata verso questo problema. Alla fine a rimetterci sono i nostri giovani. Credo che, al di là delle campagne dissuasive, ci vogliano interventi più concreti per arginare questo fenomeno»(*)
 
(*) Tutti siamo responsabili di tutti. Non possiamo delegare sempre agli altri.


LE CONSIDERAZIONI DELL’ASAPS (ASSOCIAZIONE SOSTENITORI ED AMICI POLIZIA STRADALE)
 
ASAPS

Quando ad uccidere è una Bandana rosa
Salento: ubriaca uccide ragazza di 23 anni e fugge
Arrestata la piratessa, una coetanea di 24 anni
Le donne protagoniste solo nel 9% dei casi, ma sono in crescita
Nel 2010 erano il 5%
Aumentano le donne positive all’alcoltest
30.8.11  (Asaps) Il fattaccio questa volta è successo la notte fra venerdì e sabato  a Torre Lapillo, una zona costiera del Salento a pochi chilometri da Porto Cesareo. Una donna ubriaca al volante ha travolto e ucciso una ragazza di 23 anni ed è fuggita. La vittima era di Bologna e si trovava in Puglia per le vacanze. L’altra donna, di Campi Salentina, in provincia di Lecce,  era alla guida di una Smart ed è fuggita senza prestare soccorso.
E’ stata rintracciata poco dopo dai carabinieri ed è risultato che era in condizioni di ubriachezza. E’ stata arrestata per omicidio colposo e omissione di soccorso. Nell’incidente è rimasto ferito anche un giovane di 20 anni che è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Lecce.
Colpisce molto il fatto che ad uccidere la povera ragazza bolognese in vacanza nel salento, appena uscita da un locale dove sembra che avesse festeggiato il suo compleanno, questa volta sia stata una donna, ubriaca e per di più quasi sua coetanea. Una piratessa di appena 24 anni.
Se andiamo a vedere i dati dell’osservatorio pirateria stradale il Centauro - Asaps vediamo che le donne piratesse della strada nel 2011, alla data del 20 agosto, sono state solo 29 su 320 episodi in cui l’autore è stato identificato, cioé appena il 9%. Però risalta il fatto che nel 2010, secondo lo stesso osservatorio, le bandane rosa furono solo il 5,09%. Ma negli anni precedenti erano arrivate anche all’8%
Secondo l’analisi dell’Osservatorio il Centauro-Asaps le donne pirata sono piuttosto giovani, l’età media negli scorsi anni è stata di 29 anni e il rapporto con l’alcol non è occasionale,
Negli ultimi anni è infatti aumenta la percentuale di donne che risultano positive all’alcoltest. Secondo i dati del Servizio Polizia Stradale le donne, specialmente giovani, che risultano positive alle prove con l’etilometro, pur rimanenendo in netta minoranza rispetto ai maschi sono aumentate di circa il triplo,  passando da un iniziale 3% dei primi anni del decennio scorso a percentuali vicine alla doppia cifra di oggi. Si tratta di incremento veramente forte che deve far riflettere gli esperti di alcolemia e dei fenomeni sociali.
ASAPS

Ora le stragi del fine settimana sembrano funestare più le strade del sud, Puglia e Sicilia in particolare
Le sedici ore maledette delle notti del fine settimana (22/06) continuano a mietere vittime
L’indice medio di mortalità che è pari a 2, nelle strade extraurbane nelle notti del week-end schizza a 6,6
30.8.11 Il tragico incidente avvenuto la notte scorsa in provincia di Bari con 4 vittime, tre delle quali giovanissime, ripropone drammaticamente il dato della sinistrosità con conseguenze letali nelle notti del fine settimana. Con una nuova e speciale  connotazione. Mentre fino alla fine degli anni ’90  e i primi anni del nuovo millennio lo stragismo del sabato sera e del fine settimana in generale sembrava prerogativa delle regioni del nord, in particolare quelle dove si concentrano i locali del divertimento, territori notoriamente d’elezione  anche per il nomadismo notturno, in particolare la riviera romagnola, quella veneta, la zona dei laghi della Lombardia, e della riviera Toscana, oggi il fenomeno sembra concentrasi sempre più spesso nelle regioni del sud, in particolare in Puglia e in Sicilia, quasi che si assista ad un aggiornamento del modello del divertimento e della mobilità in un contesto stradale per altro di assoluto rischio (incroci a raso, poche rotonde, lunghi rettilinei, segnaletica confusa e obsoleta).
L’Asaps ritiene che questo aspetto geograficamente diverso ed evolutivo dell’incidentalità, in particolare quella delle notti del fine settimana, meriti una particolare attenzione. Probabilmente la rete dei controlli delle varie forze di polizia  e la serie delle iniziative come Guido con prudenza attivata della Fondazione Ania con la Polizia Stradale ha dato e dà risultati importanti.  Gli incidenti mortali  delle notti del week end  si sono fatti più rari specialmente nelle zone ad alta vocazione ludica dove il modulo è stato applicato. In altre zone specie del meridione, dove assistiamo ad una controtendenza infortunistica,  è forse anche il modello del divertimento del nomadismo notturno che sta evolvendo.
Alcuni dati. Per individuare la fascia oraria notturna viene convenzionalmente considerato l’orario che va dalle 22 alle 6 del mattino.
Nel 2009 (ultimi dati ufficiali disponibili) in questa fascia oraria notturna, secondo i report  ACI - Istat, si sono contati 27.872 incidenti stradali pari al 12.9% del totale, nei quali 986 persone hanno perso la vita, pari al 23,3% del totale delle vittime. I feriti della notte sono stati 45.242 cioé il 14,7% del dato complessivo.
Sono però le notti del venerdì e sabato a causare il maggior numero di eventi. Si consideri che nelle 16 ore maledette del venerdì e del sabato si sono verificati in totale 12.051 incidenti pari al 43,2% di tutte le notti della settimana, nei quali hanno perso la vita 415 persone (in gran parte giovani) cioé il 42,1% dei lenzuoli bianchi stesi nelle notti di tutta la settimana. I feriti del venerdì e sabato notte sono stati 20.687, pari al 45,6%.
Si può fare per questo pericoloso segmento della mobilità una ulteriore divisione per comprendere la portata del problema.
Le strade in assoluto più pericolose nella notte, e in quelle dei fine settimana in particolare, sono le strade extraurbane, intendendo con questa definizione tutte le strade Statali, Provinciali, Comunali extraurbane, le Autostrade e i raccordi.
Infatti è proprio sulle extraurbane a fronte di un limitato numero di incidenti, 3.639 in tutto, che si è contato il maggior numero di morti: 239 pari al 57% del totale delle vittime di quelle due notti (101 il venerdi notte e 138 il sabato notte) e 20.627 feriti.
Mentre nelle strade urbane si sono contati ben 8.412 incidenti, con 14.020 feriti e un numero più limitato di morti: 176 in totale (82 il venerdì notte e 94 il sabato notte).
In sostanza per evidenziare la maggiore pericolosità delle strade extraurbane possiamo fare riferimento all’indice di mortalità.
Sappiamo che l’indice medio è pari a 2. Nelle strade urbane è 1,2. Nelle ore notturne l’indice della mortalità sale a 2,1 nelle strade urbane e schizza a 6,8 nelle extraurbane (6,6 il venerdì e sabato in quanto in quelle notti il numero totale dei sinistri è più alto).
Insomma l’impegno delle forze di polizia, anche con lo strumento delle modifiche al Codice della strada recentemente intervenute, e con l’uso abituale di etilometri e narcotest deve insistere su questo versante. Le notti continuano ad essere le più pericolose, quelle del fine settimana in particolare.
Forlì, 29.8.2011
Giordano Biserni Presidente Asaps
UNA DISCRETA ANALISI SULLE CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE
 
http://www.zazoom.it/blog_rsc/post.asp?id=1986
Buon vino fa buon sangue(*) ... ma fino a un certo punto!
lunedì 29 agosto 2011 Col personaggio dell’ubriaco si sono cimentati tutti i grandi attori, da Charlie Chaplin a John Wayne. Per forza, l’ubriaco fa ridere, biascica le parole, incespica, va a finire lungo disteso, si mette in situazioni pazzesche: per un attore, è una pacchia. Già, ma solo per un attore. Nella vita reale, l’abuso di alcol non è per nulla divertente.
Secondo l’Osservatorio nazionale alcol, è causa del 38,1% dei decessi maschili (infatti, aumenta il rischio di cirrosi epatica e tumori a bocca, faringe, laringe e fegato). Per la Società italiana di alcologia, invece, ogni anno al consumo di alcol si può attribuire in maniera diretta o indiretta il 10% di tutte le malattie, le disabilità e i ricoveri. Tra tutte le sostanze che danno dipendenza, l’alcol è forse la più insidiosa perché, almeno nelle occasioni sociali, bere un bicchiere di troppo è ritenuto accettabile. Peccato che quel bicchiere di troppo alla lunga porti a conseguenze disastrose per la salute. Gli alcolici sono costituiti da acqua e alcol etilico (detto anche etanolo), tossico per il nostro organismo. Che è in grado di sopportarlo a patto che il consumo non sia superiore a due bicchieri al giorno.
Una volta ingerito, l’alcol è assorbito da stomaco e intestino. Da qui passa nel sangue e poi nel fegato, che ha il compito di distruggerlo. Lo smaltimento richiede almeno due ore per un bicchiere. Finché il fegato non ha terminato il suo compito, l’alcol continua a circolare nel sangue, diffondendosi ai vari organi. Più si beve, più questi sono esposti ai suoi effetti tossici: nel cervello rallenta l’attività dei neuroni addetti alla vigilanza e ai riflessi; il cuore va incontro ad aritmie, la pressione sanguigna prima si alza e poi si abbassa e i vasi sanguigni si dilatano, aumentando la dispersione di calore. Aumenta la secrezione di succhi gastrici, che può portare a gastriti. Nel fegato, impegnato a smaltire l’alcol, si accumulano cellule di grasso che soffocano e distruggono quelle sane. Le pareti dell’intestino perdono la capacità di assorbire i nutrienti (ecco perché, spesso, chi beve va incontro a frequenti diarree), aumenta la diuresi (per questo si urina spesso. L’alcol è anche cancerogeno e, sebbene fornisca ben 7 calorie per grammo, non apporta sostanze utili al nostro corpo, anzi nei forti bevitori può causare carenze di vitamine del gruppo B. Infine, l’alcol modifica gli stati d’animo e può rendere aggressivi e violenti.
BERE E GUIDARE COSTA CARO
Vietato mettersi alla guida se il tasso di alcol nel sangue (tasso alcolemico) è pari o superiore a0,5 grammi per litro. Questo limite si raggiunge bevendo 3unità alcoliche.
Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 gli si applicano queste sanzioni: multe da 500 a2.000 euro, sospensione della patente da 3 a 6 mesi, sottrazione di 10 punti.
Se è compreso tra 0,8 e 1,5 g/I: multe da 800 a 3.200 euro, sospensione della patente da 6 a 12 mesi, sottrazione di 10 punti e arresto fino a 6 mesi. Se è superiore a 1,5 g/I: multa fino a 6.000 euro, patente sospesa da 1 a 2 anni, arresto da 6 mesi a un anno.
di Radio RSC
 
(*)Nota: sulle strade, nelle risse, nelle violenze familiari, nelle violenze sessuali…
GUARDATE QUI INVECE QUANTI PATROCINANO LA FESTA DEL VINO MASCHERATA DA INCONTRO CULTURALE
 
LECCEPRIMA.IT

Vino a fiumi, torna a Carpignano la “Festa te lu mieru”
Salento si prepara ad uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, quello che tradizionalmente chiude la bella stagione. La kermesse, alla sua 37esima edizione, preceduta quest’anno da un convegno
(martedì 30 agosto 2011)
CARPIGNANO SALENTINO – Il Salento si prepara ad uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, quello che tradizionalmente chiude la bella stagione, l’ormai storica “Festa te lu mieru” (“Festa del vino”, per chi non mastica il dialetto locale) di Carpignano Salentino, giunta al suo trentasettesimo anno di fila. E, quest’anno, con un’anteprima culturale in programma giovedì 1° settembre; a partire dalle 19,30, presso l’atrio del Palazzo Ducale Ghezzi di Carpignano, si terrà infatti il convegno di studi “Valorizzazione del patrimonio immateriale e delle tipicità enogastronomiche del territorio”.
L’evento è promosso dall’associazione “Festa te lu mieru”, con il patrocinio di Provincia di Lecce, ministero della Gioventù, Anci, EnergieinComune, Comuni di Carpignano Salentino, Arnesano, Martignano, Sternatia e Supersano. Il tema della serata: i giovani di Terra d’Otranto tra civiltà contadina ed elementi di archeologia industriale legati ad una produzione agroalimentare, con itinerari culturali, enogastronomici e di archeologia industriale sulle vie degli antichi mestieri. L’incontro si concluderà con l’intervento dell’assessore provinciale alle Politiche giovanili Bruno Ciccarese.
Per quanto riguarda la storica kermesse, invece, sarà in programma dal 2 al 4 settembre, promossa ed organizzata dall’associazione “Festa te lu mieru”. Una tradizione collaudata che affonda le radici nell’estate del 1974, quando a Carpignano giunse la carovana dell’Odin Teatret che tentò di “barattare” le peculiarità del folklore danese con quelle salentino, creando qualcosa di speciale e suggestivo dalla fusione delle diverse culture.
La tre giorni, partendo dalla suggestiva sede del Palazzo Ducale, si snoderà attraverso le stradine del centro storico di Carpignano con una mostra di pittura e scultura, momento di visibilità per gli artisti salentini ed un gruppo di giovani artisti carpignanesi. In piazza Madonna delle Grazie sarà allestita una nuova area dedicata agli spettacoli teatrali e di strada. In viale Cavour, spazio alla degustazione di prodotti tipici della tradizione mediterranea, curati da diverse aziende salentine, in un vero e proprio tour attraverso i profumi ed i sapori tipici del Salento.
L’edizione 2011 della “Festa te lu mieru” sarà, infine, vivacizzata da momenti di spettacolo, con la presenza di diversi gruppi musicali: Arcuevi e Zimbaria (venerdì 2, ore 21 e 23), Mute Terre, Scianari e Kamafei (sabato 3, ore 21, 23), Banda Città di Gallipoli, Menamenamò e Briganti di Terra d’Otranto (domenica 4. ore 20, 21 e 23.30).
L’ANGOLO DELLA SCIENZA
 
CRONACAQUI

Giovani e alcol: a rischiare è soprattutto il cuore
30 Agosto 2011, ore 12:13
Giovani e alcol: a rischiare è soprattutto il cuoreCuore in pericolo per i giovani che amano sballarsi bevendo diverse bevande alcoliche. Il rischio del binge drinking (l’ubriacatura provocata da diverse bevande alcoliche) è un attacco di fibrillazione atriale, come vedono i cardiologi preoccupati per il futuro della salute di tanti giovani.
Alla fibrillazione arteriosa è stata dedicata un’ampia sessione del congresso dei cardiologi europei in corso nella capitale francese. A segnalare il pericolo è stato Antonio Rabiele, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell’ospedale dell’Angelo di Mestre.
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
 
IL TIRRENO

Droga e alcol, controlli a tappeto dei vigili urbani 90 multe e 2 denunce
29 agosto 2011 —   pagina 03   sezione: Viareggio
PIETRASANTA. Una maxi operazione contro la guida in stato di ebbrezza e quella sotto effetto di stupefacenti, che ha coinvolto 5 pattuglie e un totale di 18 uomini (15 agenti e 3 ufficiali). E che ha portato a ben 90 multe su un totale di 232 veicoli controllati, con due denunce.
È il bilancio dell’intervento eseguito dalla polizia municipale di Pietrasanta nei controlli antialcol della notte tra sabato e domenica, l’ultima notte “calda” di agosto.
«Nell’ambito dei servizi coordinati dalla prefettura di Lucca - si legge in una nota - e volti a garantire la sicurezza su strada dei cittadini che frequentano i luoghi di divertimento della riviera versiliese, la polizia municipale, a seguito di specifico indirizzo impartito dall’amministrazione comunale, ha effettuato un servizio coordinato straordinario di controllo della viabilità».
«Tale servizio, iniziato a mezzanotte e protrattosi fino alle 6 di domenica mattina, è stato avviato per il controllo preventivo-repressivo delle condotte illecite di guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma anche di tutti gli altri illeciti per violazioni alle norme del codice della strada. Le strade messe sotto controllo sono state quelle più a rischio incidenti e quelle interessate dalla presenza di locali notturni, quindi il viale a mare, la via Sarzanese, via Unità d’italia e via Aurelia».
Al termine dei controlli, sono stati registrati i seguenti dati: 232 veicoli controllati, 2 patenti ritirate, 90 verbali ai sensi del codice della strada, due persone denunciate per guida in stato di ebbrezza.
LA PROVINCIA PAVESE

Ubriaco si schianta contro due auto paura in via Cagnoni
29 agosto 2011 —   pagina 12   sezione: Nazionale
VOGHERA Si è messo alla guida della sua auto anche se aveva nel sangue una quantità di alcol sette volte superiore al consentito. Poiché era a un passo dal coma etilico, non ha preso bene le misure e così ha semidistrutto due auto parcheggiate in via Cagnoni a Voghera. I carabinieri sono intervenuti e lo hanno bloccato prima che investisse qualcuno. A finire nei guai è stato I.M., un vogherese di 41 anni che era al volante della sua auto, una Lada. Il test con l’etilometro ha dimostrato che aveva un valore pari a 3,43 grammi di alcol per litro di sangue, mentre il limite massimo consentito è di 0,5. E’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, con patente ritirata. L’auto è stata sequestrata e presto sarà messa all’asta. E’ uno degli esiti del servizio straordinario di controllo organizzato nell’ultimo week end dai carabinieri della compagnia di Voghera, agli ordini del capitano Francesco Zio, proprio per ostacolare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Ma non il solo, dato che c’è anche quello che probabilmente è un record: i militari hanno infatti sistemato un autovelox sulla strada statale del Penice e nel giro di un’ora hanno rilevato 60 infrazioni. Come dire una supermulta per eccesso di velocità al minuto. Ora i militari provvederanno a esaminare le fotografie, risalendo ai proprietari delle auto grazie ai numeri di targa. Poi partiranno i verbali. La multa prevista va da 154 a 613 euro, con taglio di 6 punti dalla patente. Se c’è la recidiva, e cioè se l’automobilista ha compiuto la stessa infrazione nell’arco dei due anni, scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi. I carabinieri di Voghera, che hanno la competenza anche sulla Lomellina meridionale, nella notte tra giovedì e venerdì hanno controllato la zona di Mede; tra sabato e domenica sono state invece controllate Godiasco, Salice, Rivanazzano e Varzi, dalle 23 alle 5 di mattina. In Oltrepo i controlli hanno riguardato 86 persone e 62 autoveicoli. Sono stati impegnati i militari delle stazioni di Varzi, Godiasco, Casei, Rivanazzano, Sannazzaro e Mede, con il supporto del furgone attrezzato che funge da «Stazione mobile». Ha partecipato anche il nucleo radiomobile di Voghera. In attesa dei risultati dell’autovelox, sono stati tagliati 36 punti della patente per violazioni diverse dall’eccesso di velocità. L’autovelox è stato sistemato alle porte di Varzi, in un punto dove il limite di velocità è di 70 km/h. I militari lo hanno tarato a 80 km/h e in un’ora l’apparecchio ha fatto 60 foto a persone che andavano più veloce
LA SICILIA

Ritirate 7 patenti Controlli.
Al volante in stato di ebbrezza
Ragusa, Martedì 30 Agosto 2011
I carabinieri della Compagnia di Modica, sotto il comando del capitano Alessandro Loddo, hanno messo in atto servizi straordinari di controllo del territorio al fine di prevenire il fenomeno delle "stragi del sabato sera". Sono sempre più numerosi infatti i giovani che, specie nei fine settimana, sono soliti frequentare i locali notturni per poi fare rientro a casa alle prime luci dell’alba senza far caso all’avere mandato giù un bicchiere di troppo o all’avere assunto sostanza stupefacente o quelli che, presi dall’euforia della serata appena trascorsa, infrangono il codice della strada non indossando cinture di sicurezza, casco e superando i limiti di velocità consentiti.
I controlli da parte dei militari dell’Arma sono stati intensificati proprio lo scorso fine settimana ed esplicati avvalendosi dell’etilometro. In particolare i carabinieri della Compagnia di Modica hanno posizionato posti di blocco nei pressi delle uscite dei principali locali notturni dislocati sul litorale sciclitano al fine di incrementare il livello di percezione della sicurezza sulle principali arterie stradali, soprattutto per ciò che concerne l’abuso di alcool e di droga.
Nello specifico, nella tarda serata di sabato e domenica, a ridosso del litorale sciclitano, sono stati controllati con etilometro oltre 70 conducenti di veicoli. Di questi, 7 sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Il loro tasso alcoolemico è risultato essere ben superiore ai valori normativamente consentiti. Agli automobilisti sono state immediatamente ritirate le patenti di guida. Ed ancora tre giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Ragusa in quanto sorpresi alla guida delle loro autovetture in possesso di sostanza stupefacente. I carabinieri hanno anche ritirato loro le patenti di guida. Nel corso dell’attività di controllo sulla circolazione stradale, poi, i carabinieri di Modica hanno accertato 42 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada quali, ad esempio, l’uso del telefonino ed il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. In totale sono stati sottoposti a fermo amministrativo 12 ciclomotori perché i conducenti non indossavano il casco.
V. R.
IL CORRIERE ADRIATICO

Bevande alcoliche vendute ai minorenni, multati diversi baristi
martedì, 30 agosto 2011
San Benedetto E’ venuto fuori di tutto dalla raffica di controlli che, tra domenica e lunedì, sono stati portati avanti dagli agenti del commissariato e dai vigili urbani sambenedettesi.
Ad esempio che uno dei cinque locali controllati dagli agenti vendesse alcol a minorenni (multa da 500 euro) o che in un altro bar ci fossero molti più avventori del consentito (altra multa da 500 euro).
E ancora: i poliziotti hanno monitorato con attenzione il chiasso e la sporcizia prodotti dai clienti di un altro locale che è stato a sua volta sanzionato ed hanno ritirato la patente ad un giovane che, appena uscito da un bar, si era messo al volante.
L’esame dell’alcoltest non lo ha perdonato. I vigili urbani inoltre, prima di questi controlli, avevano ispezionato nella tarda serata di domenica, 12 locali pubblici per verificare la regolarità di pedane e tavolini all’esterno.
E’ venuto fuori che otto di loro non erano in regola con le disposizioni relative all’occupazione di suolo pubblico.
Ma gli agenti del commissariato diretto dal dirigente Filippo Stragapede sono intervenuti anche sventando un furto a Porto d’Ascoli, in via Volterra dove era stata segnalata un’auto sospetta.
In pratica gli agenti si sono trovati di fronte ad una Bmw lasciata aperta all’interno di un cortile privato il cui cancello era stato forzato.
Hanno voluto vederci chiaro e, ispezionando la zona al fine di individuare possibili obiettivi per i ladri, hanno trovato tre persone.
Due di loro sono state bloccate mentre uno è riuscito a far perdere le proprie tracce. I due fermati sono due romeni già noti alle forze dell’ordine che, secondo i sospetti dei poliziotti, stavano architettando un furto ai danni di qualche azienda della zona.
I due, che non hanno comunque commesso reati, sono stati accompagnati in Questura per espletare le formalità del caso mentre l’automobile Bmw, che non aveva nemmeno l’assicurazione, è stata posta sotto sequestro.
IL GAZZETTINO

Alcol e velocità, via quattro patenti
Martedì 30 Agosto 2011,
PORDENONE - Telelaser e alcoltest sulle strade della provincia. Quattro sono le patenti di guida ritirate dalla Polizia stradale di Spilimbergo nel fine settimana. A Montereale Valcellina, verso le 18 di venerdì, è stata fermata un’americana di 29 anni che vive in Ungheria: guidava con un tasso di 1,6. Si è giocata la patente, ma non la macchina, visto che era intestata a un’altra persona. Patente ritirata anche per un trentanovenne di Aviano che sabato, verso le 20.30, è uscito di strada non lontano da casa. Sapeva di aver esagerato con l’alcol, perchè quando ha visto la pattuglia dei poliziotti è scappato nei campi per non farsi controllare. Gli agenti lo hanno rincorso, bloccato e sottoposto all’alcoltest: è risultato positivo e gli è stata ritirata la patente.
Nei guai anche due bolidi incappati nei controlli finalizzati a prevenire le stragi del sabato sera. Superavano di 40 chilometri/orari il limite, oltre alla contravvenzione, si ritrovano ora con la patente sospesa. Si tratta di un pordenonese che sulla Cimpello-Sequals, in un tratto in cui il limite è di 90, aveva spinto sull’acceleratore fino a sfiorare i 160. Patente ritirata anche per un automobilista di San Quirino sorpreso a Valvasone, sulla strada provinciale, a una velocità di 110 chilometri orari, quando il limite era di 50.
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
 
CORRIERE DI COMO

Travolge e non concede scampo a motociclista
Arrestato il “pirata della strada”. È un 30enne  
Martedì 30 Agosto 2011
L’uomo è scappato ed è stato poi rintracciato dai carabinieri
Ha ucciso un uomo imboccando contromano, a bordo di una Fiat Punto, via De Gasperi ad Arosio. Inoltre, è fuggito senza nemmeno prestare soccorso alla vittima ed è stato trovato senza patente e con i valori di alcol quattro volte oltre il consentito.
Il responsabile dell’incidente è stato rintracciato a Giussano dai carabinieri della stazione di Mariano Comense. Aveva lasciato l’auto sul luogo dello schianto. È stato arrestato e condotto al Bassone, in attesa dell’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari che si terrà nelle prossime ore nella struttura di Albate.
Il sostituto procuratore di turno in Procura a Como, il pubblico ministero Simone Pizzotti, ne chiederà la custodia cautelare in carcere.
La svolta nella vicenda si è avuta in serata dopo che i militari dell’arma, individuato a Giussano il pirata della strada, ovvero un 30enne albanese senza fissa dimora, hanno ottenuto dai test sulla presenza di alcol nel sangue la conferma che aspettavano: i valori erano infatti ben oltre la norma.
Per l’uomo dunque, nella notte, è scattato l’arresto e il trasporto in una cella del Bassone, dove dovrà rispondere delle pesanti accuse di omicidio colposo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, ma anche dall’omissione di soccorso e dall’essersi messo al volante nonostante la patente risultasse revocata per precedenti infrazioni commesse contro il Codice della Strada. L’auto del 30enne albanese - una Fiat Punto - è stata sequestrata dai carabinieri, come pure la moto (una Yamaha V-Max) su era la povera vittima, Angelo Tanzi, 42 anni di Meda, travolto frontalmente dal mezzo che proveniva contromano lungo via De Gasperi. L’incidente è avvenuto ad Arosio, nel pomeriggio di domenica, intorno alle 16.30. Per la vittima non c’è stato purtroppo nulla da fare, nonostante l’immediato intervento sul posto sia di un’ambulanza della Croce Bianca di Mariano Comense, sia dell’elisoccorso per il trasporto d’urgenza in ospedale (che poi non è avvenuto). Mezz’ora di disperati tentativi di rianimazione, infatti, non è bastata per strappare il 42enne alla morte.
Il magistrato di turno che ha aperto il fascicolo sull’incidente e che ha iscritto sul registro degli indagati l’albanese, ha disposto l’autopsia sul corpo di Angelo Tanzi. Soltanto in seguito verrà dato il nulla osta per i funerali. Mauro Peverelli
IL MATTINO DI PADOVA

Picchiati perché hanno la kefiah(*)
29 agosto 2011 —   pagina 09   sezione: Cronaca
Presi a pugni per una kefiah che uno dei quattro portava al collo. E’ accaduto la notte scorsa in via 58º Fanteria a due passi dai Bastioni, il locale da dove il quartetto proveniva. A picchiarli potrebbe essere stato un gruppetto di ultras del Calcio Padova, che dopo il pestaggio ha fatto perdere le proprie tracce.
E’ stata la versione fornita dalle vittime (tutti padovani di età compresa fra i 23 e i 25 anni) a far pensare alla polizia che si tratti di un gruppo di ultras. Sarà la Digos, oggi ad occuparsi della vicenda. Gli agenti, infatti, hanno intenzione di sentire di nuovo i ragazzi per cercare di arrivare ai colpevoli, magari, grazie alle immagini di qualche telecamera puntata sulla strada che sfocia in Prato della Valle a fianco dell’ex Foro Boario. Tre i ragazzi finiti in ospedale: hanno riportato contusioni al viso e al corpo guaribili fra i cinque e i sette giorni.
Tutto, come detto, è partito dal famoso copricapo usato come sciarpa. Capo d’abbigliamento indossato come segno di solidarietà verso il popolo palestinese, ma anche indumento che indica una ben precisa appartenenza politica, opposta, tra l’altro, a quella che lega fra loro gli ultras della curva del Padova, simpatizzanti del centro-ultradestra. Tuttavia la politica potrebbe aver un ruolo marginale in questa storia deflagrata forse a causa dell’abuso di alcol.
La polizia è intervenuta ai Bastioni alle 3,20 della notte scorsa. I tre giovani - come ha confermato anche il gestore del locale estivo vicino all’Appiani - avevano trascorso la serata con gli amici nel suo locale. Usciti, si erano incamminati lungo via 58º Fanteria. Appena superato il vecchio stadio, hanno incrociato il gruppetto di ultras, uno dei quali non è riuscito a trattenersi e, rivolto a quello con la kefiah, lo ha insultato, chiedendogli cosa faceva con la tovaglia al collo. Ne è nata una discussione degenerata immediatamente in rissa. Ad avere la peggio sono stati tre dei quattro giovani usciti dai Bastioni che sono scappati all’interno del locale chiedendo aiuto. E’ stato lo stesso Federico Contin a consigliare loro di chiamare la polizia che ha inviato sul posto un equipaggio delle Volanti. Dopo aver raccontato l’episodio, tre dei quattro aggrediti si sono fatti accompagnare al pronto soccorso per le cure del caso. All’alba sono stati tutti dimessi.
Paolo Baron
 
(*)Nota: la causa non è la kefiah ma le bevande alcoliche come è spiegato più avanti!
CORRIERE VENETO

Vicenza, guida in stato di ebbrezza
ritirata patente a portavoce di Variati
Interrogazione dei consiglieri comunali del Pdl: la sede istituzionale della giunta non è più a palazzo Trissino ma nelle osterie. Bulgarini: «Il Pdl tenta un killeraggio politico molto squallido»
30.8.11  VICENZA - I consiglieri comunali del Pdl del comune di Vicenza hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco di Vicenza, dopo la notizia, riportata da un settimanale locale, del ritiro della parente per guida in stato di ebbrezza di Jacopo Bulgarini, portavoce e capo di Gabinetto del primo cittadino berico. La vicenda è avvenuta ad inizio agosto, a tarda sera, in un’arteria dell’Alto Vicentino. «La notizia in effetti circolava nei corridoi di Palazzo Trissino da parecchie settimane - scrivono nell’interrogazione Valerio Sorrentino, Francesco Rucco, Gerardo Meridio e Marco Zocca - ma lo staff del sindaco aveva ben provveduto a non far trapelare all’esterno la questione».
Nell’interrogazione i consiglieri chiedono a Variati «quali provvedimenti intenda adottare, per evitare che l’azione dei suoi unici e più fidati uomini di governo sia continuamente minata dalle suddette insidie extrapolitiche, con evidente danno di immagine alla sua amministrazione». Nell’interrogazione viene infatti evidenziato come un paio d’anni fa un «incidente analogo» sia capitato a Matteo Quero, esponente del Pd e a quel tempo assessore comunale in Comune, a cui fu ritirata la patente nella zona ovest di Vicenza dopo essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. «Uno strano destino - dicono gli esponenti Pdl - accomuna gli effettivi ed unici assessori della Giunta Variati, visto che Quero e Bulgarini sono i veri amministratori della città. Quanto accaduto dubitiamo sia una coincidenza anche perchè da tempo la sede istituzionale della Giunta non è più a Palazzo Trissino ma nelle osterie, pur apprezzate, della provincia». «Ci limitiamo ad osservare - si precisa nell’interrogazione - che appare quanto mai evidente che gli uomini più fidati dello sceriffo rosso Variati siano così sfortunati da razzolare male ciò che il loro sindaco predica con le note ordinanze».
Pronta la replica di Jacopo Bulgarini, portavoce del sindaco di Vicenza: «Una sanzione amministrativa, non penale, per aver bevuto due birre: e allora? Su una non notizia il Pdl tenta un killeraggio politico un pò malinconico, un pò moralistico, molto squallido». «Da un controllo casuale - spiega in una nota Bulgarini - mentre tornavo in auto da teatro, avendo bevuto due birre a stomaco vuoto, sono risultato sopra la bassissima soglia della sanzione amministrativa. Ma sotto la pur bassa 0.8 soglia penale. Quindi, ho avuto una multa, salata ma pur sempre una multa. Non ho avuto incidenti, non eccedevo in velocità, non ho rilievi per guida pericolosa, ho fatto gli alcol test e collaborato civilmente con gli agenti. Sciocco io, certo, ma e allora?». «Provo umana pietà e sovrano disprezzo per il miserabile tentativo del Pdl di trasformare in questione politica una disavventura personale priva di conseguenze e significato. Non scenderò al loro livello - conclude -, anche se la materia non mancherebbe. Per me, meglio una birra, una sola, la prossima volta, del fango: che lascio volentieri al Pdl». (Ansa)
LA SICILIA

Gravissimo un diciannovenne Viadotto Imera.
Tornava a casa quando si è schiantato contro il guard rail
Agrigento, Martedì 30 Agosto 2011
Un giovane agrigentino è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio, a causa dei traumi riportati in un incidente stradale autonomo, avvenuto nelle ore notturne, tra domenica e lunedì, lungo il viadotto Imera. Intorno alle 2 della notte, C.D.N., 19 anni, di Agrigento, alla guida della sua Fiat 500, ha perso il controllo della vettura, andando a sbattere violentemente contro il guard-rail. Solo per caso, l’auto non ha centrato altri mezzi, che procedeva nei due sensi di marcia. Rimasto incastrato nell’abitacolo della macchina, il giovane è stato liberato dai vigili del fuoco, i quali hanno dovuto tagliare le lamiere. Poi con un’ambulanza del 118, il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso del San Giovanni di Dio. I medici gli hanno riscontrato un violento trauma addominale, con lacerazione epatica e conseguente sversamento di liquido, oltre alla frattura del femore, e ad una serie di lesioni, sparse in varie parti del corpo. La prognosi sulla vita è riservata. Per i rilievi sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Agrigento. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il giovane automobilista sottoposto al test alcolemico e agli esami tossicologici, è risultato completamente ubriaco. Nel sangue un tasso alcolico quattro volte superiore il limite consentito dalla legge. Immediata è scattata la denuncia a piede libero alla procura della Repubblica di Agrigento, per guida in stato di ebbrezza alcolica, e la patente ritirata. Ma quello che più conta adesso è che il diciannovenne si riprenda al più presto. Sulle condizioni del giovane, i sanitari sono cauti, ma si dicono fiduciosi in una ripresa.  A.R.
LA SICILIA

Scontro tra due motociclisti
uno senza patente e ubriaco
Agrigento, Martedì 30 Agosto 2011
a.c.) Privo di patente di guida, per non averla mai conseguita, in sella ad una grossa moto, priva di assicurazione obbligatoria, con il tasso alcolemico cinque volte superiore al minimo è rimasto coinvolto in un incidente stradale con altra moto di grossa cilindrata. Dai rilievi eseguiti dai poliziotti della sezione volanti del locale commissariato diretti dall’ispettore Giuseppe Timinieri, l’incidente stradale fra le due moto è avvenuto nella tarda serata di qualche giorno addietro lungo via Gaetano De Pasquali all’altezza dell’incrocio con il ponte viario Giovanni Paolo II. Secondo la dinamica dell’incidente stradale, le due moto, la prima proveniente dal ponte ed era condotta da E.G. 21 anni, la seconda con guida N.A.26 anni, entrambi del luogo. Entrambi i centauri ricorrevano alle cure mediche del locale ospedale con lesioni lievi.
INIZIATIVE DI PREVENZIONE ED INFORMAZIONE
 
IL CENTRO

Skin, lunga notte all’Aurum Si balla con la cantante-dj
29 agosto 2011 —   pagina 12   sezione: Spettacolo
PESCARA. Alla fine più di 500 persone hanno ballato all’Aurum con Skin, la regina degli Skunk Anansie al secolo Deborah Anne Dyer.
Una serata indimenticabile all’Aurum per giovani e meno giovani che, richiamati dal nome della celebre vocalist, hanno deciso di trascorrere il sabato notte con la dj set. Prima di far ballare i presenti, però, Skin si è fatta attendere a lungo. Prima di lei altri deejay si sono cimentati sulla consolle dell’Aurum, una location davvero speciale e unica per serate di questo genere. Gli organizzatori dell’evento - l’associazione Humani - lo hanno capito, e i fatti gli hanno dato ragione perchè la risposta del pubblico non si è fatta attendere.
A farsi attendere è stata invece la leader della band londinese, che comunque prima della mezzanotte (quando oramai la piazzetta interna all’Aurum era piena di gente che ballava) ha salutato tutti e poi ha cominciato a mixare brani anche suoi. La sua voce inconfondibile si è fatta sentire più volte, e il pubblico danzante ha risposto caloroso a tutti gli inviti rivolti in stretta lingua inglese. Il concerto di Skin è stato organizzato nell’ambito della rassegna di musica contemporanea “Humani”. Per lo spettacolo di Skin è stata scelta una collocazione straordinaria, l’Aurum, perché l’iniziativa è stata inserita nel progetto “Vivere i luoghi”, che sta interessando le principali città italiane e che si pone l’obiettivo di far conoscere i siti più suggestivi delle città. Ma la serata è stata associata alla campagna di prevenzione contro lo sballo causato dall’abuso di alcol e dall’uso di droghe(*), e per questo al bancone allestito per il bar all’Aurum non sono stati serviti superalcolici.
Il progetto Humani era dedicato a Marika Ciarciaglini, la giovane di Francavilla scomparsa nella settimana di Ferragosto dopo un tragico incidente stradale. «Il progetto punta a rendere fruibili le strutture artistiche della città attraverso il prodotto musicale più attraente», spiega Giammarco Pescara, amministratore di Humani. Messi al bando gli alcolici: il biglietto d’ingresso infatti comprendeva la consumazione, di birra o bevande analcoliche. Anche senza ubriacarsi, il divertimento non è certo mancato.(**)
 
(*)Nota: notate come l’articolista usi “abuso” per l’alcol ed “uso” per le droghe. Ma l’alcol non è una droga?
(**)Nota: la birra è una bevanda alcolica a tutti gli effetti. Qui sembra che la trattino da bevanda analcolica!!!
LA SICILIA

Promozione sociale con «Bevi responsabile»(*)
Marina di Ragusa,  Martedì 30 Agosto 2011
La rock band Vanadio ha chiuso la stagione estiva 2011
a.c.) "Siamo arrivati quasi alla fine di un lungo e complesso percorso. Grazie ai giovani che ci hanno seguito e a quelli per i quali è valsa la pena veicolare un messaggio di fondamentale importanza per la vita di ciascuno di noi". Hanno chiuso con queste parole gli organizzatori della campagna "Bevi responsabile" l’iniziativa tenutasi domenica sera al lungomare Mediterraneo di Marina di Ragusa con la rock band dei "Vanadio" che ha infiammato il cuore e l’anima degli appassionati di un genere musicale che non conosce tramonto. Danilo Scalone, tecnologo alimentare e componente dello staff del Decanter Full Proof, ci ha tenuto a ringraziare anche gli altri locali dello stesso lungomare, "Shosholoza" e "Tre per caso", che hanno voluto investire nel progetto. "Così come un grazie lo dobbiamo senz’altro - afferma Scalone - al Comune di Ragusa e, in particolare, all’assessore alle Politiche giovanili Francesco Barone che ha subito manifestato piena disponibilità ad attuare nel modo migliore quella che per noi è stata una campagna di promozione sociale, grazie alla quale, anche attraverso i messaggi veicolati con la distribuzione di volantini da parte delle nostre hostess, speriamo di aver sensibilizzato quanta più gente possibile su una questione che merita la massima attenzione anche da parte dei gestori dei locali che vendono alcol. Non è più come in passato, non si può far finta di niente. Occorre una piena assunzione di responsabilità, su queste tematiche, da parte di tutti, a cominciare da chi, come nel nostro caso, si occupa di mescere alcol.(*) La posta in gioco, lo ripetiamo, è troppo importante: la vita umana". I Vanadio si sono esibiti con la consueta verve. Fabio Di Stefano alle tastiere e voce, Arturo Dinatale alle chitarre, Carmelo Curella al basso, Peppe Bellomia alla batteria e Cristian Pelligra alla chitarra hanno dato vita a un concerto di energia pura, molto apprezzato dai numerosi presenti.
 
(*)Nota: è ora di proporre il “vendi responsabile”.

 

 

Mercoledì, 31 Agosto 2011
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