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Notizie brevi 15/09/2011

Documenti falsi, smantellata gang

Truffati Stato e automobilisti

Lodi, 14 settembre 2011 - Due computer portatili, un centinaio di pratiche auto falsificate, due stampanti, tre carte d’identità rubate il 6 ottobre 2008 a Venezia, una patente, una carta Visa e un bancomat della Banca Bcc, un tagliando per il rinnovo della patente e bollettini ancora da compilare ma contrassegnati come fossero già pagati, tagliandi di revisioni, programmi e timbri per falsificare i documenti viaggio e trapassi di veicoli nuovi o usati. È il materiale sequestrato venerdì dalla Polizia stradale di Lodi, coordinata dalla dirigente Patrizia Villano, nell’operazione scattata contro una gang di truffatori che per gli inquirenti hanno frodato lo Stato.

Il tutto falsificando 83 pratiche auto consegnate al Pra di Milano (Pubblico registro automobilistico gestito da Automobile Club d’Italia), un’altra ventina al Pra di Lodi e altre - ancora da accertare - al Pra di Pavia. È stata un’impiegata degli uffici di Lodi ad accorgersi che qualcosa non andava e a dare l’allarme a luglio. Così sono scattati gli accertamenti che hanno portato a scoprire una serie di documenti falsificati e nomi inventati di tecnici. Tutto, per far “passare” la documentazione negli uffici. Ma una funzionaria del Pra di Lodi, insospettita, ha telefonato al Comune di Milano per cercare il funzionario Anna Marini dell’Anagrafe, che risultava responsabile di una pratica non firmata. Allora ha scoperto che la funzionaria non esisteva.

Da lì, il forte sospetto che qualcuno avesse falsificato il timbro. Dopo la denuncia del 2 settembre da parte del responsabile del Pra, sono state trovate e bloccate tutte le pratiche con lo stesso timbro sospetto. Alcune risalivano addirittura al 2008. A oggi, il danno allo Stato ammonta a oltre 40mila euro. Ma la cifra, con gli approfondimenti in corso, potrebbe lievitare. Ogni pratica costava in media 350 euro, anche se alcune - in base alla potenza in cavalli dei vari veicoli - arrivavano fino al costo di 800 euro a procedura. Gli investigatori hanno così scoperto che qualcuno, all’oscuro di venditori e acquirenti, incassava soldi per svolgere pratiche auto e invece di portarle a buon fine le falsificava. Tanto che ora tutte le persone truffate saranno costrette a pagare di tasca loro, di nuovo, previa comunicazione degli uffici, tutti i passaggi di proprietà e le procedure mai eseguite. Oltre il danno, la beffa. Secondo la Polstrada, la “mente” della gang è M.P., barese di 40 anni residente a Milano e pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e truffa. Al suo servizio ci sarebbero stati delegati - retribuiti - che mostravano i loro documenti originali agli uffici al momento di consegnare i documenti contraffatti.

Il capo aveva un vero e proprio ufficio in nero di pratiche auto falsificate, a Melegnano, nell’officina di un meccanico melegnanese al momento non indagato. Qualsiasi tipo di documento servisse al cliente, M.P. glielo confezionava fingendo di occuparsi della parte burocratica e usando pc, stampanti, programmi e carte poi sequestrate. Oltre ai documenti firmati dalla fantomatica funzionaria Anna Marini, ce n’erano altri con il timbro dell’altrettanto fantomatico Alessandro Vali. Il 40enne è stato denunciato per falsificazione materiale di documenti commissionati da privati e al termine degli accertamenti dovrà rispondere di truffa, ricettazione e riciclaggio (aveva anche un ciclomotore montato con pezzi assemblati). Denunciati per concorso, dopo le perquisizioni domiciliari, i delegati P.S., 31 anni, B.E., 27, e P.A., 34, tutti residenti a Milano e pregiudicati.

Di altri si cercano ancora le generalità. Sono stati eseguiti accertamenti anche in due concessionari del Lodigiano che si sarebbero rivolti ai truffatori per i passaggi di proprietà, e di Rodano, nel Milanese, dove gravitavano altri delegati dei venditori ancora da rintracciare. In questo caso il responsabile è stato denunciato per concorso e la Polizia, convinta che il titolare sapesse tutto, vorrebbe attribuirgli anche l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa.


di Paola Arensi
da ilgiorno.it

Giovedì, 15 Settembre 2011
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