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Articoli 23/09/2011

False assicurazioni e "scoperture" assicurarative

L'intervista della rivista L'Agente di Assicurazione a Giordano Biserni

Autoveicoli che circolano sprovvisti di contrassegno assicurativo o con tagliando falso. Secondo lei a cosa si deve l’aumento esponenziale di questo fenomeno?

 

Sicuramente ai costi delle assicurazioni che sono diventati assolutamente elevati e addirittura in alcune zone sproporzionati. Oltre a questo dobbiamo anche considerare l’insieme dei fattori che concorrono all’attuale crisi economica: oggi abbiamo un numero importante di proprietari di mezzi con cilindrata elevata che, a causa appunto della crisi, faticano a sostenere il costo assicurativo.

 

Crede che i cittadini siano consapevoli delle gravissime conseguenze che questo atteggiamento può avere per se stessi e per gli altri?

 

I cittadini assicurati, i regolari, quelli che possiamo definire a posto, non hanno sicuramente la consapevolezza di quante difficoltà possono incontrare subendo un sinistro da un mezzo non assicurato. Al contrario, gli altri, i non assicurati, sono del tutto indifferenti al problema. Interviene una sorta di teatro della strada dove prevale il cinismo nella logica della difesa del proprio interesse. Un po’ quello che accede con i pirati della strada.

 

Quali provvedimenti, secondo Lei, bisognerebbe prendere nello specifico per far fronte a questo malcostume?

 

In particolare sarebbe necessario calmierare i costi premiando in modo più evidente gli assicurati “virtuosi”. Sarebbe poi altrettanto necessario costituire una Banca dati alla quale le forze di polizia potrebbero avere accesso, in qualsiasi momento, festivo o notturno, per conoscere nell’immediatezza del controllo se il soggetto è assicurato o meno. Sarebbero utili anche dei lettori ottici collegati con la banca dati Ania, che sappiano dire in tempo reale oltre se il veicolo è rubato, anche se è assicurato. Addirittura lo stesso tutor collegato ad una banca dati potrebbe essere in grado, all’atto della lettura della targa, oltre che misurare la velocità di compiere la verifica sulla copertura assicurativa. Riguardo alla falsificazione dei certificati e contrassegni assicurativi la presenza di una carta che contenga più filigrana o, addirittura, un chip di identificazione costituirebbe sicuramente un deterrente. Infine, è arrivato il momento in cui le Compagnie di Assicurazione devono assolutamente convincersi che laddove vengano usati dei contrassegni falsificati, è necessario procedere con una querela. E’ assurdo che a fronte dell’obbligatorietà dell’assicurazione rcauto, non corrispondano altrettanti vincoli nella presentazione della denuncia laddove si verifica il reato di contraffazione.

 

Infine Presidente, crede che il ruolo degli agenti assicurativi, sia importante in questo contesto, nel presidiare il territorio e offrire l’adeguata consulenza ai cittadini?

 

Assolutamente si. L’agente può presidiare il territorio e può offrire la propria consulenza ai cittadini ma perché questo possa dare dei frutti, è necessario che il tutto avvenga per il tramite di un coordinamento centrale. Allo stato attuale manca, credo, la consapevolezza reale di quanto sta accadendo. I veicoli non assicurati oggi hanno raggiunto, in alcune regioni, una percentuale a due cifre, è impressionante. Proviamo ad immaginare di stare sul bordo di una strada e di contare i veicoli che passano. Ogni dieci ne troveremmo uno non assicurato. Questa è la realtà dei fatti. Per affrontare questo fenomeno è determinante mettere in campo maggiore volontà e fare uno sforzo corale.

Venerdì, 23 Settembre 2011
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