Segnaletica stradale ko per problemi al Codice
La segnaletica stradale "al palo" per l'inapplicabilità del Codice della Strada. E' stato questo il tema al centro del dibattito promosso da Assosegnaletica in occasione della trentesima edizione delle "Giornate della Polizia locale" di Riccione. Quella denunciata nel corso del convegno è una situazione che rischia di aggravarsi mettendo a repentaglio una sicurezza stradale già compromessa da altri fattori.
I decreti attuativi infatti, previsti dagli articoli 47 e 25 della legge di riforma del Codice della strada sulla manutenzione stradale e la destinazione dei proventi contravvenzionali non sono arrivati, nonostante la legge prevedesse un termine di sessanta giorni per la sua adozione, scaduto il 12 ottobre 2010.
I decreti contemplano che il 50% dei proventi delle multe sia destinato agli enti proprietari delle strade e l'altro 50% agli enti accertatori per la realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza della segnaletica, con una particolare raccomandazione di indirizzare il 12,5% delle multe alla segnaletica e alla sua manutenzione.
Il quadro potrebbe comunque migliorare, come sottolineano dalla Assosegnaletica: "Tuttavia, nonostante l'assenza dei decreti attuativi - a più di un anno dall'entrata in vigore del nuovo Codice - l'articolo 208, che prevede la quota da destinare alla manutenzione, è applicabile. Pertanto è indispensabile che gli Enti proprietari delle strade prevedano nei loro bilanci la quota parte stabilita per la segnaletica stradale.
Molto spesso invece, parte di queste risorse viene investita in attività meno prioritarie rispetto alla messa in sicurezza delle strade, come feste patronali o arredo urbano, ma che generano più facilmente consenso".
Il convegno ha messo in luce anche comuni virtuosi come quello di Castelbolognese con la testimonianza del suo comandante della Polizia locale, Stefano Manzelli: "Il Comune ha approvato la delibera d'impegno delle risorse ma degli 85 mila euro disponibili solo la metà sono stati spesi. Il problema è conciliare la ripartizione delle spese del bilancio con il patto di stabilità, e questo è solo uno dei nodi critici da sciogliere".
Dura invece la denuncia di Fabrizio Premuti, responsabile Sicurezza Stradale di Adiconsum: "La Legge 120 del 30 luglio 2010 ha generato un divario tra l'inasprimento delle sanzioni per l'utente della strada e l'esenzione per l'ente locale che disattende l'impegno di destinare il 12,5% dei proventi delle multe per la segnaletica".
Infine per Assosegnaletica senza sanzioni per gli enti proprietari inadempienti nella manutenzione, le risorse destinate alla segnaletica rischiano di restare sulla carta e propone quindi di introdurre una modifica in sede legislativa. (m. r.)
da repubblica.it/motori