Lo
scorso 22 aprile è stata approvata dal Parlamento Europeo in
seconda lettura la Direttiva sui requisiti minimi di sicurezza per i
tunnel della reta stradale trans-Europea. Il provvedimento dovrà
essere adottato dagli Stati Membri entro due anni dalla data di pubblicazione.Le
disposizioni contenute nella direttiva si estendono ai tunnel di lunghezza
superiore a 500 metri e riguardano sia i tunnel nuovi o in corso di
realizzazione, sia quelli già in esercizio e dovranno essere
attuate entro un tempo limite di 10 anni dall’adozione.
Per alcuni Paesi, tra cui l’Austria e l’Italia, per effetto dell’elevato
numero di gallerie presenti (ben il 61% della gallerie soggette alla
nuova Direttiva sono in territorio italiano), si è concesso un
limite di 15 anni.
Sono previsti diversi settori di intervento, a denotare una filosofia
ispiratrice molto articolata. Gli interventi infrastrutturali e le misure
di sicurezza elencate (geometria del tunnel, vie di fuga ed uscite di
emergenza, piazzole di emergenza,sistemi di drenaggio, caratteristiche
di resistenza al fuoco, illuminazione, ventilazione, segnaletica, sistemi
di comunicazione, sistemi di monitoraggio, altri dispositivi ed impianti
di emergenza) vengono messi in relazione allo specifico potenziale di
rischio associabile a ciascun tunnel e sosno spesso considerati reciprocamente
sostituibili. Sono inoltre previste misure gestionali che riguardano i
piani di emergenza, le esecitazioni del personale addetto all’emergenza,
la regolazione dei transiti di merci pericolose, la regolazione della
velocità e della distanza di sicurezza, non manca, infine, un cenno
ad aspetti comportamentali attraverso campagne tese ad informare gli automobilisti
non solo del corretto comportamento da tenere nelle diverse situazioniall’interno
delle gallerie, ma anche sulle dotazioni di sicurezza - supposte armonizzate
- disponibili. (...)
Tratto
dall’articolo Tunnel all’Europea dell’Ing.Francesco Mazzone, pubblicato
sul numero 89 di Onda Verde la rivista Aci per la mobilità sostenibile.
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