Codice della Strada
Arriva un'altra rivoluzione
Presentiamo la RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Schema di proposta di legge recante:
“Delega al Governo per l’emanazione di disposizioni integrative e correttive del nuovo codice della strada”
(ASAPS) Sta per prendere il via, almeno nelle intenzioni, un'altra rivoluzione del Codice della Strada. Dopo i 5 codici (e mezzo) della storia d'Italia; quelli del 1923 - 1928 -1933 -1959 -1992 e il mezzo codice dovuto alle modifiche della legge 120 del 2010, ora arriva una legge delega che trasformerà radicalmente il Codice della Strada oggi esistente e che forse in molti non abbiamo neppure imparato a conoscere bene, per altro ancora in attesa di una trentina di decreti attuativi e regolamenti.
Con l'approvazione di questa prossima legge delega al Governo per l’emanazione di disposizioni integrative e correttive del nuovo codice della strada è prevista l'approvazione di uno o più decreti legislativi – entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge delega - recanti disposizioni integrative e correttive del nuovo codice della strada, di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992 e successive modificazioni, ciò con lo scopo di perseguire un generale riassetto delle disposizioni vigenti in materia di motorizzazione e circolazione stradale.
L’obiettivo - dice la proposta di legge - è quello di integrare, coordinare e armonizzare le varie disposizioni dell’intero impianto codicistico – più volte oggetto di interventi di modifica parziali che ne hanno pregiudicato l’organicità – nonché il codice stesso con le altre norme legislative comunque rilevanti in materia.
Foto Coraggio - archivio Asaps |
In sostanza stiamo per assistere alla redazione di un cosiddetto “codice breve”, ovvero un testo essenziale e di immediata lettura ed utilizzo, contenente tutti e solo i principi di carattere generale, la disciplina delle norme di comportamento e la correlata disciplina sanzionatoria, l'assetto delle competenze dei vari soggetti coinvolti nel perseguimento dell’obiettivo della sicurezza stradale sotto tutti i profili di intervento, coniugando il perseguimento del predetto obiettivo con la effettività degli istituti sanzionatori.
In particolare, nella delega, è prevista anche l’introduzione di una nuova ed autonoma fattispecie di reato, denominata “omicidio stradale”, configurabile quando un conducente commetta omicidio in condizioni di guida con tasso alcolemico sopra l’1,5% g/l ovvero di guida alterata dall’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti, e punibile con una pena detentiva non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a diciotto anni nonché con la previsione dell’arresto in flagranza, oltre al cosiddetto “ergastolo” della patente.
Tutto qui? C'è molto, molto altro, ma per non far perdere tempo al lettore lo invitiamo a leggere il testo integrale della Relazione Illustrativa dello Schema di proposta di legge per la:
"Delega al Governo per l’emanazione di disposizioni integrative e correttive del nuovo codice della strada”.
La proposta di legge delega firmata dal presidente della Commissione Trasporti Mario Valducci ci sembra un buon punto di partenza. Inizia oggi percorso lungo (per questo avremmo preferito sicuramente un DL per l’approvazione a parte almeno della nuova previsione di Omicidio stradale) sul quale probabilmente si inseriranno in corsa i soliti difensori di interessi economici e di lobby varie, per ciò fin da ora monteremo la guardia per vigilare perché da questo lavoro nasca un codice moderno e adeguato a un Paese sempre in crisi nella mobilità, capace di incidere profondamente sulla sicurezza stradale con regole semplici ma applicate.
Ma se non ci saranno poi le divise presenti in numero sufficiente e adeguatamente preparate sulle strade, e le stesse strade non saranno strutturalmente ben tenute e con una segnaletica a norma, rischieremo di fare ancora una legge di principi e non di fatti. (ASAPS)
Leggi il testo della Proposta di Legge sul sito della Camera dei Deputati