Rapinatori ammanettati dalla Stradale: i complimenti del questore
Nel pomeriggio di ieri i due erano entrati nell'Ufficio Postale di Somma Lombardo, in via Dolci, aspettando l'uscita dell'ultimo cliente.
Calza di nylon in faccia, dopo essersi fatti consegnare il denaro, avevano esploso un colpo di arma da fuoco verso il soffitto, manifestando dunque una concreta pericolosità.
Quindi la fuga, l'allarme arrivato all Polizia Stradale di Varese/Sottosezione di Busto Arsizio – Olgiate Olona e la "caccia" avvenuta nella prima serata di ieri, quando al termine di un complesso intervento in autostrada, gli agenti hanno messo le manette ai due malviventi che avevano appena perpetrato una rapina a mano armata.
Stamattina, il questore di Varese, Marcello Cardona, ha ricevuto nel suo ufficio i quattro poliziotti che hanno assicurato alla giustizia la coppia di pericolosi soggetti.
Cardona ha elogiato gli uomini della Stradale e ha sottolineato "l'efficiente rete del controllo del territorio nella provincia, realizzata grazie al contributo di tutte le articolazioni della Polizia di Stato operanti sulla strada: dalle Volanti della Questura e dei Commissariati, alle pattuglie della Polizia Stradale, Ferroviaria e di Frontiera".
Come accennato il fatto è avvenuto nella prima serata di ieri, quando è stata diramata dalla sala operativa del Compartimento Polizia Stradale di Milano una nota di ricerca di una autovettura con a bordo due persone che avevano poco prima perpetrato una rapina a mano armata alle Poste di Somma Lombardo.
Nei pressi dello svincolo autostradale A/8 – A/26 una pattuglia ha notato il mezzo segnalato dirigersi verso la A/8 in direzione Milano.
Considerata la pericolosità dei soggetti, gli agenti, coadiuvati dai colleghi pervenuti in ausilio, all'altezza di Uboldo, sono riusciti a fermare l'auto nella quale si trovavano Bellomonte Federico di 31 anni, residente nella provincia di Novara e incensurato, e Persichino Salvatore di 35 anni, anch'egli residente nella provincia novarese, attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a seguito di misura cautelare disposta dalla Corte d'Appello di Torino.
I due sono stati controllati e perquisiti: all'interno dell'auto è stata rinvenuta una pistola carica marca Zastava con relative munizioni, illegalmente detenuta, una calza annodata utilizzata come passamontagna, dei guanti di lattice e una somma di denaro pari a 315 euro, riconducibile alla rapina di Somma Lombardo.
Il bossolo, recuperato dai locali Carabinieri intervenuti sul posto della rapina, corrispondeva al munizionamento rinvenuto nell'auto fermata.
I due, arrestati per rapina in concorso e possesso ingiustificato di armi, sono stati condotti presso la casa circondariale di Busto Arsizio.
da ininsubria.it