Bruxelles
Etilometro nella chiave contro gli ubrachi al volante
MILANO - Il Parlamento europeo chiede norme più severe per combattere la mortalità sulla strada. L’obiettivo è di ridurre del 50%, entro il 2020, il numero di vittime registrate a tutt’oggi (circa 35.000). Tra le misure sollecitate spicca il limite di 30 km/h nelle zone urbane residenziale e su tutte le strade a senso unico, prive di piste ciclabili. La separazione dei diversi sistemi di trasporto e la salvaguardia delle categorie più vulnerabili (pedoni e ciclisti) sono tra le altre norme auspicate. Inoltre viene sottolineata la necessità di rendere più sicuri guard-rail e barriere che ogni anno mietono troppe vittime tra i motociclisti.
GIRO DI VITE SULL'ALCOL- I parlamentari europei chiedono inoltre un giro di vite su alcol e droghe, proponendo di inserire un alcol-test blocca motore sulle auto dei guidatori recidivi. In pratica un sistema che misuri il tasso alcolico dell’automobilista, collegato all’accensione del veicolo. Chi eccede il limite va a piedi o prende l’autobus. Il limite, per i neopatentati, dovrà essere pari a zero per i primi due anni. Previsti anche esami della vista ogni 10 anni (e ogni 5 dopo i 65 anni), corsi di aggiornamento sul primo soccorso obbligatori e l’armonizzazione delle norme sui pneumatici da neve.
EDUCAZIONE STRADALE- Il Parlamento ha compilato in tutto una lista di 103 disposizioni, molte delle quali riguardano l’armonizzazione dei regolamenti attuali, molte altre sollecitano maggiore attenzione alle infrastrutture, spesso causa di incidenti. Non mancano i richiami alla preparazione dei nuovi patentati e una più generale attenzione all’educazione stradale A tal proposito si lamentano i tagli di bilancio sulla sicurezza apportati negli ultimi anni. Di questo aspetto, come delle nuove regole, dovrà occuparsene la Commissione a cui adesso spetta il compito di realizzare quanto richiesto.
Paolo Lorenzi
da corriere.it