Francia, etilometri obbligatori nei club notturni
E per i camionisti recidivi, partenza “a prova di alcool”
(ASAPS)Non solo autovelox: per i nostri cugini francesi scocca l’ora dell’etilometro a portata di mano. Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato i dati relativi allo stillicidio di fotocamere installate negli ultimi anni sulle strade della Francia. Ma pare che dalla Provenza alla Normandia l’imperativo sia uno soltanto: stroncare con ogni mezzo le cause di sinistri autostradali. Come altrimenti spiegare infatti, la norma giusto giusto introdotta dal ministero di Sanità, Trasporti e Interni che obbliga i proprietari di locali aperti al pubblico tra le 2 e le 7 del mattino a disporre di una batteria di alcoltest? C’è anche la possibilità di scelta: chimico – un sacchetto dove espellere il soffio – o elettronico, comprensivo del classico boccaglio con display. Fin qui tutto bene. Eppure, la nuova norma prevede che a sottoporsi alla verifica del tasso alcolemico resti, però, una scelta del singolo: siamo dunque sicuri che un ubriaco con le chiavi in mano sia così disposto a mettersi in croce dopo una nottata di bagordi? Una perplessità è d’obbligo. In ogni caso, dotazione prevista per i club ad alta gradazione della Francia dovrà ammontare, come minimo, a 50 apparecchi. Inoltre, i locali con chiusura entro le ore 2 sono per il momento dispensati. Sperando che le imperfezioni siano fisiologiche a un periodo di rodaggio, la nuova legge firmata dall’Eliseo tocca i tasti giusti, ma forse, con troppa timidezza.
Tutt’altra storia è quella del “blocco alcolico” ai mezzi di trasporto guidati da un pilota brillo. Si sale in macchina, si allaccia la cintura, si gira la chiave e poi che succede? Il mezzo non parte se avete ecceduto coi bicchieri. Si tratta di un dispositivo ch si aziona soffiando per attivare il motore: se questo rileva qualche sorso proibito, allora va letteralmente “in sciopero”. Già obbligatoria per gli autobus di nuova immatricolazione, la chiave con etilometro incorporato diventerà compagna inseparabile di quei camionisti già pizzicati al volante in stato d’ebbrezza. Basta lasciare il motore acceso a veicolo fermo e cambiare pilota “in corsa”, dite? Verissimo, infatti, le associazioni francesi per la sicurezza stradale stanno già chiedendo la versione aggiornata dell’etilometro tascabile, che implichi la necessità di effettuare repliche del test lungo il tragitto sulle ruote. Cosa succede in caso di risultato positivo? Vi invitiamo a scoprirlo leggendo la notizia direttamente dal sito de “Il Fatto Quotidiano”, che ne ha parlato diffusamente.
Intanto, le autorità italiane farebbero bene a seguire l’esempio: prosecco o Bordeaux, al volante, non cambiano le cifre. In Francia come in Italia, un incidente su tre è causato da un ubriaco. (ASAPS)