Pirateria stradale un fenomeno incontenibile
Nel 2011, al 7 di ottobre, superati i numeri complessivi di tutto il 2010
Già 644 gli episodi con 99 morti e 759 feriti
Gli ubriachi o drogati sono il 22%. Un pirata su 4 è straniero
Salgono al 10% le “piratesse”
(ASAPS) In tutto il 2010 l’Osservatorio il Centauro – Asaps sulla pirateria stradale aveva registrato 585 episodi gravi che hanno causato complessivamente 98 decessi e 746 feriti.
Purtroppo questo reato, il più bieco e grave di quelli della strada, sembra in ulteriore imbarazzante espansione.
Alla prima settimana di ottobre l’Osservatorio sulla pirateria dell’Asaps ha già registrato numeri che superano quelli di tutto il 2010.
Infatti al 7 ottobre le piraterie gravi registrate sono ben 644, le vittime mortali sono già 99 e i feriti sono 759.
Alcuni elementi di riflessione per conoscere più da vicino il fenomeno.
437 piraterie (67,9%) si sono verificate di giorno e 207 (32,1%) di notte.
I pirati sono stati identificati e quindi arrestati o denunciati dalle forze di polizia in 417 episodi, cioè il 65% dei casi. Ma se si restringe il calcolo alle piraterie mortali o gravi, si sale al 73%. Come dire che la pirateria è un reato che 3 volte su 4 porta alla galera (o almeno alla condanna). In effetti dal 2008 ad oggi siamo a quasi 400 vittime mortali per pirateria sulle strade. Oltre un centinaio le piraterie mortali connesse con alcol e droga. Non ci è dato di conoscere quanti di questi conducenti siano in galera o abbiano pagato il conto con la giustizia con pene scontate. Una pagina che potrebbe essere scritta in modo diverso con l’introduzione dell’ipotesi di Omicidio stradale.
I casi di ebbrezza accertata da alcol o droga nel 2011 sono stati 90 pari al 22% del pirati individuati. Ma attenzione, quando il pirata viene identificato a distanza di molte ore o giorni, la verifica dell'alcolemia non è più possibile. L’Asaps calcola che almeno il 40% dei pirati sia in rapporto di confidenza con alcol e droga. Molti conducenti scappano per paura di perdere la patente o i punti della licenza di guida. Sale però vistosamente la percentuale delle fughe di automobilisti che non risultano assicurati o hanno un falso tagliando assicurativo, condizione questa registrata nell’8% dei casi con pirata individuato (un indicatore su cui riflettere circa la crisi economica), ma è stato possibile raccogliere questo tipo di informazione solo per una parte inferiore al 50% dei conducenti coinvolti. E’ facile quindi ritenere che la percentuale delle “scoperture assicurative” sia abbondantemente a doppia cifra.
Il 24% dei pirati individuati è straniero. Anche il 9% delle vittime, (sul complessivo dei morti e dei feriti) è costituito da forestieri.
Sale a quasi il 10% la quota delle donne pirata. Un dato abbastanza sorprendente perché solo nel 2008 la percentuale delle “bandane rosa” era di poco superiore al 5%.
L’11% delle vittime sono anziani over 65, e sempre un 11% si conta fra i bambini.
Ovviamente le vittime più numerose della pirateria stradale sono i pedoni, 53 sul totale di 99 vittime e i ciclisti che sono 13.
Insomma un quadro complessivo poco rassicurante, testimoniato dagli ultimi episodi, compresa l’uccisone della ragazza americana in Toscana, anche se – dobbiamo evidenziarlo – il quadro complessivo della sinistrosità stradale è invece ancora positivo con una tendenziale diminuzione degli incidenti e delle vittime anche per il 2011.
Forlì, lì 7 ottobre 2011
Giordano Biserni
Presidente Asaps