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Salvataggi 12/10/2011

Ostuni (BR)

Una pattuglia della Stradale di Fasano si improvvisa “psicologo”  e convince una donna a desistere dal tentare un suicidio

Dopo circa due ore di estenuante colloquio, la donna si convince  e desiste dall’attuare l’insano gesto

(ASAPS) Ci sono volute oltre due ore di pazienza e di certosino colloquio, quasi si fosse in presenza di uno “psicologo”, per convincere una giovane moglie, madre di un bambino di 8 anni, in preda ad una crisi di depressione, dal tentare di togliersi la vita col taglio delle vene. Erano circa le ore 12,30 di venerdì 7 ottobre, quando la pattuglia composta dal Sov.te Tommaso Dilauro e Ass.te capo Riccardo Siliberti, entrambi in servizio presso il Distaccamento Polizia Stradale di Fasano (BR), riceveva una segnalazione radio attraverso la quale apprendeva di dover ricercare un’autovettura Nissan Micra, condotta da una giovane donna del comune di Matino (LE), che si era allontanata la stessa mattina dalla propria abitazione con intento suicida. La pattuglia, in servizio di vigilanza stradale sulla ss.379, giungeva al km 23+550 della citata statale e in una piazzola di sosta rintracciava l’auto ricercata. Il Sov.te Dilauro si avvicinava al mezzo ricercato portandosi sul lato passeggero, mentre l’Ass.te capo Siliberti si avvicinava dalla portiera di sinistra e, apertala con cautela, si avvedeva che alla guida c’era una donna che, in piena crisi isterica di pianto, stringeva in mano un piccolo coltello, tenendo premuta la lama sul polso sinistro, che aveva già in parte lacerato il polso. Ed ecco che l’Ass.te Siliberti, conscio di quanto stava accedendo, ha allacciato con la donna un lungo colloquio teso a convincerla dal desistere dal compiere l’insano gesto. Il colloquio si è protratto per oltre un’ora, fino a quando convinta l’aspirante suicida delle conseguenze a cui andavano incontro sia il marito, ma soprattutto il loro piccolo figlio di 8 anni, se avesse continuato nel suo proposito, la donna ha spontaneamente consegnato il piccolo coltello. Un successivo intervento dell’Ass.te Siliberti si è reso necessario quando sul posto è sopraggiunta poi un’autoambulanza con la quale, su indicazione del medico di bordo, era consigliabile trasportare la donna in ospedale per una visita accurata. Anche in questo caso l’Agente della Stradale ha dovuto interloquire non poco con la donna per convincerla a frasi accompagnare in quanto una visita di controllo non le avrebbe certamente arrecato alcun danno e comunque era anche necessario curare la lieve ferita che si era già procurata. La situazione si sbloccava allorché lo stesso Siliberti si proponeva per accompagnarla, con l’auto della donna, presso l’ospedale. Qui, si rendeva necessario un nuovo intervento dell’Ass.te Siliberti per convincere la donna a farsi trasferire, su indicazione del medico di guardia dell’ospedale di Ostuni, presso quello di Ceglie Messapico, per essere sottoposta a visita psicologica. Solo dopo questo ulteriore intervento persuasivo e con l’arrivo del marito, la vicenda giungeva a conclusione. Non c’è che dire, un bel grattacapo per la pattuglia della Stradale, conclusosi però felicemente proprio per la determinazione e l’alta preparazione professionale dimostrata dall’equipaggio nell’affrontare una situazione che avrebbe potuto avere dei risvolti indubbiamente con conseguenze non immaginabili. (ASAPS)


Due poliziotti della Stradale di Fasano salvano la vita ad una donna

La signora si era tagliata le vene quando gli agenti sono intervenuti

 

OSTUNI 09.10.2011 - Un tentativo di suicidio fortunatamente conclusosi senza tragiche conseguenze grazie al pronto intervento di due agenti della Polizia Stradale in servizio presso il distaccamento di Fasano. Si tratta del sovrintendente Tommaso Dilauro e dell’assistente Riccardo Siliberti che l’altro giorno sono intervenuti sulla statale 379 nei pressi di Costa Merlata soccorrendo una donna che nel tentativo di farla finita si era tagliata le vene. La donna – una giovane madre di 41 anni di Matino (Lecce) -, in preda allo sconforto per problemi lavorativi, aveva deciso di farla finita e dopo esseri messa alla guida della sua Nissan Micra, aveva raggiunto Costa Merlata e, dopo aver accostato l’auto in una piazzola di sosta della strada statale 379, mentre era al telefono col marito, con un coltellino si era tagliata le vene dei polsi. Grazie alle nuove tecnologie la donna è stata subito rintracciata ed è stata soccorsa. I poliziotti del commissariato di Taurisano (Lecce), infatti, che erano stati informati dal marito della donna del fatto che si era allontanata da casa con l’intenzione di farla finita, sono riusciti subito a identificare la cella a cui il telefonino della donna era agganciato mentre parlava col marito. Così sul posto è stata dirottata nella zona indicata la pattuglia della Stradale di Fasano che ha subito individuato l’auto parcheggiata sulla piazzola di sosta. A quel punto l’assistente Siliberti si è avvicinato alla Micra ed è riuscito a convincere la donna a farlo entrare in auto e, accortosi che aveva già messo in atto il suo insano gesto, è riuscita a convincerla a raggiungere un’area di servizio per parlare dei suoi problemi davanti a una tazza di caffè caldo. Nel frattempo il collega ha dato l’allarme al 118. Quando l’ambulanza è arrivata sul posto la donna ha accettato di salire sull’autolettiga solo a condizione che il poliziotto che l’aveva salvata la accompagnasse in ospedale ad Ostuni. Cosa che l’agente, ovviamente, ha fatto, rimanendo accanto alla donna sino a quando da Matino non è arrivato il marito della 41enne.

 

 

 

Fonte della notizia: gofasano.it

Mercoledì, 12 Ottobre 2011
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