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Investì un pedone fuori dalle strisce: condannata
 

L'incidente avvenne in pieno giorno e nel centro abitato. La motoclista s'è vista attribuire la

Con una sentenza del 20 luglio 2011, il Tribunale di Milano ha condannato una motociclista milanese che aveva investito un'altra donna che stava attraversando la strada senza servirsi del passaggio pedonale.

COLPA AL 90% DELLA MOTOCICLISTA - L'investimento era avvenuto nel centro abitato in pieno giorno, quindi in buone condizioni di visibilità. Gli eredi della donna, nel frattempo deceduta per cause estranee all'incidente, erano ricorsi alla magistratura per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalla congiunta. L'altra donna, che procedeva in sella a un motociclo, si era opposta al risarcimento sostenendo che la controparte aveva improvvisamente e repentinamente invaso la carreggiata senza darle il tempo di frenare. Tuttavia, il magistrato ha respinto le sue motivazioni ritenendola responsabile per ben il 90% del sinistro.

PEDONE NON RESPONSABILE ANCHE FUORI DALLE STRISCE - La motivazione del giudice riposa sull'assunto che chi utilizza un veicolo deve tenere, in base al Codice della Strada, una condotta di guida talmente oculata da permettergli di prevedere, in condizioni normali di guida e di traffico, i movimenti dei pedoni. In altre parole, il solo fatto di non aver utilizzato l'attraversamento pedonale non configura di per sé la responsabilità del pedone stesso in caso d'incidente. Il giudice ha così ritenuto di dover applicare il concetto di "responsabilità prevalente", attribuendola in massima parte alla conducente del motocliclo. E non è la prima volta che la giurisprudenza adotta orientamente simili: è accaduto anche in passato nella fattispecie di attraversamento con il semaforo rosso.

 

da sicurauto.it

 

Giovedì, 27 Ottobre 2011
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