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La nebbia un nemico che si può battere a colpi di luce

Da"Il Centauro"
La nebbia un nemico che si può battere a colpi di luce

L’autunno e l’inverno, come sempre, quanto più quanto meno, ci portano la visibile compagna che tutto rende invisibile intorno alla nostra auto mentre viaggiamo, la nebbia. Non è ancora noto perché il Signore abbia previsto questo inutile agente atmosferico (insieme alle zanzare per il mondo animale), utilizzabile solo per qualche romantica scena cinematografica alla Amarcord.Più che romantica però la nebbia è pericolosa, molto pericolosa e da sempre la scienza sta studiando un modo per perforarla in modo efficace. Risultati scarsi. Fra le più recenti sperimentazioni merita menzione il "Sistema di rilevamento e guida luminosa nella nebbia". La tipologia delle luci che illuminano il margine sinistro dell’autostrada le rende particolarmente visibili, determinando un rassicurante tracciato illuminato della strada percorsa. Il sistema è stato sperimentato in alcuni tratti autostradali con risultati positivi sul piano della visibilità, ma subito archiviato dai più col capo di imputazione che, dando più sicurezza, determinava i conducenti ad una guida più disinvolta, con riflessi nulli se non negativi sulla sinistrosità stradale dei tratti in sperimentazione. In sostanza "vedendo di più si corre di più". Noi come ASAPS ci abbiamo voluto vedere un po’ più chiaro – è proprio il caso di dirlo – e gli elementi raccolti, piuttosto modesti, ci hanno consentito di accertare con sicurezza il dato di fatto che l’innovazione è piuttosto costosa. Già questo è un aspetto che per il nostro sistema stradale e in particolare autostradale ha il suo bel peso, come nel caso dell’asfalto drenante, nonostante che non si possa certo dire che le tariffe autostradali siano proprio a buon mercato.
Diciamolo, ormai si spende più per il ticket autostradale che per il gasolio consumato dalla nostra vettura. Però quello che conta alla fine sono i fatti e questi dicono che il sistema di luci non è affatto vero che non fa diminuire i sinistri nei tratti in cui è attivato, sulla base dei dati uniformi raccolti nei giorni di nebbia, anzi il contrario. Come la mettiamo? E’ buio fitto. Illuminiamoci allora con i dati inequivocabili che seguono, raccolti in modo serio e scientifico, come è sua tradizione, dall’Autostrada del Brennero, dai quali emerge chiara e netta l’efficacia del "Sistema di rilevamento e guida luminosa nella nebbia". Allora perché non continuare questa sperimentazion?
G.B.

Sistema di rilevamento e guida luminosa nella nebbia sull’ A22 del Brennero
L’esigenza di migliorare la sicurezza degli utenti in caso di nebbia è da sempre un ‘esigenza molto viva. Infatti, la nebbia, rappresenta un’insidia assai frequente. Considerato che i tradizionali sistemi di indirizzo passivo, con nebbia fitta, hanno un’efficacia limitata per la rapida attenuazione del raggio luminoso riflesso, la Società ha realizzato - nel tratto di pianura Affi - Modena (KM 105,6) - un sistema ad elementi attivi, emananti luce propria. L’apparato di guida luminosa è costituito da lampade, ciascuna delle quali composta da 120 LED a luce giallo ambra, con un’accensione continua, intermittente o a frusta. Il sistema è collegato al C.A.U. (Centro Assistenza Utenza) ed è suddiviso in 23 moduli indipendenti con un interasse medio di 4,6 Km. In ogni modulo vi sono installati un sensore di luminosità (in tutto sono 23) e un sensore di nebbia ( in tutto sono 36). Il sensore di nebbia, in caso di scarsa visibilità, attiva il corrispondente tratto di impianto con l’accensione delle lampade. Il sistema di controllo è governato da un apposito software che, sulla base della luminosità ambientale, regola l’intensità della luce. Inoltre verifica la situazione dei moduli vicini in modo da attivarli in maniera uniforme anche in presenza di condizioni di visibilità diverse.


Martedì, 09 Marzo 2004
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