Martedì 05 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Droga 04/04/2005

Bologna - ERA IMBOTTITO DI COCA L’UOMO CHE HA SPARATO AI CARABINIERI IN DISCOTECA.

BOLOGNA, ERA IMBOTTITO DI COCA L’UOMO CHE HA SPARATO AI CARABINIERI IN DISCOTECA.

(ASAPS) – E pensare che qualcuno aveva anche ipotizzato che i carabinieri gli avessero sparato alle spalle, come se i militari se ne fossero andati in giro – quella sera – per ammazzare il primo che capitava loro a tiro. Vergogna, diciamo noi di Asaps. Per fortuna che a metterci una pezza, è stata la pura e semplice verità, venuta a galla dopo l’autopsia sul corpo del pluripregiudicato rimasto ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri del Radiomobile, a Bologna, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, nel parcheggio di una discoteca di Pontecchio Marconi. Tutto era nato quando C.D.B., 33 anni di Napoli, aveva avuto una discussione piuttosto accesa con il buttafuori del locale, intervenuto per calmare una discussione tra il pregiudicato ed una altro cliente. Al termine del diverbio, l’uomo era stato cacciato dalla balera, ma dopo qualche minuto – ubriaco e dopo aver assunto cocaina – è tornato armato di una calibro 9 in compagnia di un amico, ora ricercato, che lo incitava a sparare in faccia all’addetto alla sicurezza, tirando il grilleto 3 volte, sempre a segno. Sul posto c’erano due uomini del servizio antidroga dei carabinieri, che hanno estratto le proprie armi corte ed hanno intimato al 33enne di gettare l’arma a terra. Ma l’uomo ha reagito ancora, finendo con l’essere abbattuto dal fuoco dei due militari. Una sparatoria spaventosa, nel corso della quale sono state sparate 29 cartucce, ed al termine della quale solo il sangue ha avuto ragione. 8 proiettili blindati dei militari hanno raggiunto l’uomo, deceduto, mentre per il buttafuori la prognosi resta grave, ma ce la farà. Un avvocato, nominato dalla famiglia dell’ucciso, aveva detto che il giovane napoletano era stato colpito alle spalle. In sostanza accusava i carabinieri di averlo giustiziato. L’autopsia gli ha dato torto, dato che il pregiudicato, ultrà del Napoli, padre di un bambino di sei anni, aveva un solo foro alla spalla ma di uscita del proiettile. Il resto dei colpi era andato a segno nell’addome ed alle gambe. Secondo indiscrezioni, riportate sulla stampa, l’uomo aveva assunto cocaina nel tempo intercorso tra il momento in cui si è allontanato dalla discoteca e quello in cui è tornato per fare fuoco contro il buttafuori, un elemento che farebbe supporre che forse si è drogato per farsi coraggio. (ASAPS)

 

Lunedì, 04 Aprile 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK