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RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"del 08 gennaio 2006

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


IL GAZZETTINO (Treviso)
«
Bocciate la legge, occuperemo il Senato»
 


Il senatore Archiutti sentirà, da martedì, i 23 membri della commissione Giustizia del Senato, e magari il presidente Pera:
cerca risposte sull’approvazione del progetto di legge (promosso dall’associazione trevigiana «Manuela») che cambierebbe il futuro di chi uccide o ferisce molto gravemente sulla strada in stato di ubriachezza o contravvenendo gravemente alle norme. Se questo - l’ennesimo di mille colloqui già intercorsi, arenatisi nei corridoi di chissà dove - fallisse, i genitori delle migliaia di vittime della strada sono pronti - da tutta Italia - a scendere in campo. Prima con manifestazioni permanenti di piazza, poi con il blocco del Senato. «Tra martedì e giovedì prossimi la proposta di legge sarà discussa in Commissione Giustizia del Senato». Questa la promessa - arrivata dopo una figuraccia del presidente della commissione, sen. Antonio Caruso (An), che si è fatto cercare inutilmente per giorni e giorni e che ha risposto solo dopo l’occupazione simbolica dei municipi di Arcade (Treviso) e di Cortina d’Ampezzo (Belluno), dove trascorreva le vacanze. La rabbia dell’associazione (che porta il nome della bambina, figlia di Dan, morta in un incidente) viene dalla assicurata, ma mancata ratifica, da parte della commissione giustizia di Palazzo Madama, di un’iniziativa di legge già votata favorevolmente dalla Camera. La Commissione ora ha solo 10 giorni per il voto prima dello scioglimento delle Camere, fissato per il 29 gennaio.

 

Chi provoca un incidente a seguito del quale uno dei coinvolti restasse in carrozzella, dovrebbe per esempio scontare la pena assistendo un disabile. E soprattutto - motivo di tanta reticenza nell’approvare la legge - le società di assicurazione dovrebbero pagare almeno la metà dell’indennizzo senza che passassero tempi biblici. Caruso ha detto che la proposta «potrebbe non essere quella buona»: i familiari delle vittime rispondono che la Camera l’ha già accolta positivamente; e soprattutto che si poteva anche dirlo, e cambiarla, prima che si arrivasse addirittura allo scioglimento delle Camere, che azzererebbero tutto il lavoro fatto.

 

Antonella Federici

 

 

 

 

 

Comunicato stampa Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada - onlus

 

                                                                     Al Presidente della Repubblica   
                                                                     Al dott. Gianni Letta – Presidenza del Consiglio
                                                                     Al Sen. Caruso Presidente  Commissione Giustizia 
                                                                     Al Sen. Zancan Relatore Commissione Giustizia
                                                                     A tutti i  Senatori della Commissione Giustizia
                                                                     Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari
                                                                     Ai mass-media
7/01/2006
                                                               
Oggetto:
approvazione definitiva al Senato del d.d.l. 3337 su “Disposizioni urgenti in materia di conseguenze derivanti da incidenti stradali”

 

Vista l’assicurazione data alla nostra Associazione dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dott. Gianni Letta con nota del 29/12/2005 sull’iscrizione all’o.d.g. del d.d.l. 3337 per la sua definitiva approvazione alla ripresa dei lavori parlamentari;
Tenuto, inoltre, conto che la trattazione in tale data è stata confermata per telefono il 6/01/2006 dal Senatore Caruso ad Andrea Dan, presidente Associazione Manuela, in seguito alla sua azione di protesta;
l’Associazione soprassiede temporaneamente dall’annunciata manifestazione dinanzi al Palazzo del Senato, pur restando fortemente attenta allo svolgimento dei lavori per l’immediata definitiva approvazione del d.d.l. 3337, il cui insabbiamento, si sottolinea, comporterebbe grave danno per le vittime ed i familiari, che si vedrebbero negata la possibilità di una provvisionale immediatamente esecutiva dal 30 al 50% del presumibile risarcimento.
L’Associazione si attende, pertanto, che il d.d.l. 3337 passi al Senato senza emendamenti che ne pregiudichino l’approvazione, con un “sì” pieno, come è passato alla Camera.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale AIFVS (*)

 

(*) Nota: come in altre occasioni in passato, anche questa volta terremo d’occhio i nostri parlamentari, sperando che non ci portino anche questa volta delusioni ed arrabbiature.

 

Al seguente link trovate il testo della proposta di legge cui fa riferimento questo comunicato:

 

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=14&id=130936

 

 

BRESCIA OGGI

Gli incidenti sono in calo, ma l’Associazione dei familiari e delle vittime lancia un appello: «Non abbassiamo la guardia»

La strada uccide ogni due giorni

Nel 2005 sono stati 152 i morti, 10 meno del 2004. «Più cultura della sicurezza»

di Eugenio Barboglio

 


La Provincia di Brescia ha scelto da tre anni foto shock, di giovani sfregiati. Le ha messe sui pullman e esposte lungo le strade in grandi manifesti. I volti sfigurati sono il risultato di incidenti stradali. La campagna è uno degli strumenti di lotta contro un fenomeno che cancella vite e lacera famiglie
. Un fenomeno in calo, dicono le statistiche diffuse a fine anno dall’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus. In provincia di Brescia: 152 decessi nel 2005 contro i 162 del 2004 e i 183 del 2003. Nel dettaglio: 21 in autostrada A4, 10 a Brescia, 5 Chiari, 5 Ghedi, 5 Lonato, 5 Montichiari, 4 Capriolo, 3 Braone, 3 Desenzano, 3 Manerbio, 3 Odolo, 3 Rovato e 3 Pian Camuno.
In tre anni 31 vite salvate. Ma come tutte le statistiche confortano o spaventano a seconda di come si leggano. L’associazione preferisce l’altro punto di vista, quello dello «spavento». Questo: un decesso ogni 2.4 giorni cioè ogni 57 ore, e non contempla i disabili gravi che sono tantissimi (*).
L’impatto di questi numeri diluisce gli altri che raffigurano il trend decrescente. Che non deve illudere e fare abbassare la guardia. Per questo oltre a sparare ogni anno il bilancio dei morti, già di suo impressionante, l’associazione riempie piazza Loggia di croci, una per ogni vittima, oppure costruisce un muro con le foto di persone, giovani soprattutto (il 55 per cento non superano i 35 anni), che non ci sono più.
Il calo è marginale per i famigliari delle vittime. Per i quali «la profilassi e la cura non hanno funzionato come sperato». Presentano come riprova il tragico resoconto di una giornata nerissima che è proprio domenica scorsa: in Italia la strada ha mietuto 43 vite, un record. Le misure sono ancora insufficienti, ribadiscono e manca ancora una vera cultura della sicurezza. «Analizzando più a fondo - sottolinea l’associazione - ci accorgiamo che a Brescia come altrove non si vede un ciclista con il fanale acceso, addirittura bici senza fanale, catarifrangenti, campanello». on stupisce allora che nel 2004 di ciclisti ne siano caduti 14 in provincia. Insiste: «Troppi genitori che accompagnano i figli a scuola tralasciano di assicurarli con le cinture; la velocità media di auto e moto supera di gran lunga la velocità massima consentita».
Deterrenti? «Cosa si aspetta a installare nuovi autovelox» e per evitare l’accusa che l’obiettivo sia far cassa «si reinvestano tutti i proventi in dispositivi ancora più moderni». Tutto aiuta, tutto concorre ad abbattere la tragica contabilità: «Regolatori semaforici, dissuasori di velocità, segnaletica luminosa sequenziale in curva, asfalti drenati, bande sonore...». Un ultimo appello: incroci protetti per i pedoni, ne sono morti 13.
Anche se piccolo, un calo delle morti c’è. «Le misure in atto hanno contribuito, pesche se si guarda ai comportamenti gli incidenti non sarebbero certo calati - commenta la vicecomandante della polizia municipale, Elsa Boemi - :
gli eccessi di velocità sono sempre di più, si continua a guidare in stato di ebbrezza». Più dei controlli «servono interventi nelle scuole di educazione stradale e un continuo miglioramento della viabilità». Rotonde, dossi, strade «spezzate» che costringono a moderare la velocità sono una ricetta vincente, forse la spiegazione di quel meno 20 vittime in due anni.

 

 

(*) Nota: non è uno “spavento”, è una drammatica realtà.

Non ci si può accontentare mai, le tragedie sulla strada sono sempre troppe.

 

IL TEMPO

«Misure più severe per fermare i pirati»

 

LA MORTE di un agente della Stradale il giorno della Befana per colpa di un «pirata della strada» ha riportato d’attualità il dibattito sulla severità dei provvedimenti contro i recidivi della guida pericolosa. L’Associazione sostenitori amici della polizia stradale ha posto l’accento sulla tragicità della «questione dei Serial Killer del volante». «Un 40enne che aveva già investito una persona nel 2002 a Rimini, anche allora in stato di ebbrezza - dice Giordano Biserni, presidente Asaps - era rientrato in possesso della patente di guida dopo appena 30 giorni. A distanza di nemmeno 4 anni, quell’uomo si è messo al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche. Un connubio che si è rivelato mortale per un giovane agente di polizia. Non c’entra niente però la professione del povero giovane: sulla rotta di questo assassino della strada c’eravamo tutti noi». «Le forze di polizia - secondo Biserni - del resto, hanno le armi spuntate per prevenire episodi come questo: anche chi viene sorpreso alla guida in stato di ebbrezza rischia di restare senza patente per qualche giorno. La misura della confisca del veicolo, che noi auspicavamo, è stata respinta in via di approvazione: i nostri governanti hanno recentemente perso ancora l’occasione di rendere più sicura la strada di tutti» (*). Secondo l’Asaps «è necessario rivedere in chiave restrittiva l’istituto dell’omicidio colposo e gli articoli 186 e 187 del codice della strada, prevedendo sanzioni più pesanti e soprattutto prevedendo la confisca del veicolo e la revoca definitiva della patente ai recidivi».

 

 

 

(*) Nota: ricordiamo che queste misure non sono passate per la mancanza del numero legale di senatori presenti per la discussione ed il voto!

 

IL TEMPO

Ritirati due milioni e mezzo di punti e sospese 65 mila patenti

 

NEL periodo gennaio-novembre 2005 la Polizia Stradale ha impiegato in servizio di vigilanza stradale e controllo del territorio circa 482 mila pattuglie, che hanno accertato oltre due milioni di violazioni: i punti segnalati per la decurtazione sono stati più di due milioni e 400 mila, mentre le patenti ritirate ai fini della sospensione sono state 65.503. L’attività operativa, riferiscono fonti della Polizia di Stato, è stata prevalentemente indirizzata a contrastare la velocità eccessiva e la guida in stato di ebbrezza, che sono tra le principali cause degli incidenti stradali; ma anche a controllare il «delicato settore» della circolazione dei veicoli commerciali. In particolare, sono stati effettuati oltre 35 mila servizi con apparecchiature speciali che hanno consentito di accertare più di 850 mila violazione dei limiti di velocità. Un importante passo avanti nel contrasto della velocità pericolosa, sottolineano alla Polizia, sarà offerto dal «Tutor», il sistema di rilevamento automatico della velocità media in autostrada, realizzato da Autostrade per l’Italia e gestito dalla Polstrada. Attivato il 23 dicembre scorso su quattro postazioni lungo la Milano-Bergamo, la Bologna-Padova e la Bologna-Ancona, nel corso del 2006 saranno resi operativi lungo la rete autostradale altri cinquanta punti di rilevamento. Molti i controlli finalizzati a contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti: nel periodo gennaio-novembre dello scorso anno sono stati effettuati oltre 160 mila controlli con strumenti di verifica del tasso alcolemico (+32,5% rispetto al 2004) che hanno consentito di individuare e sanzionare circa 22 mila conducenti in stato di ebbrezza. Circa 1500, invece, sono state le violazioni accertate per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Nello stesso periodo è stato anche registrato un calo complessivo degli incidenti stradali del 7.2% rispetto al corrispondente periodo del 2004. La diminuzione degli incidenti mortali è stata del 7,7% con una riduzione delle vittime del 7,6% (260 persone decedute in meno), mentre quella degli incidenti con feriti del 7,8% (7.845 persone ferite in meno, pari a circa il 7,6%). Con riferimento, poi, al controllo del traffico pesante, la Polizia Stradale, nel periodo gennaio-agosto 2005, ha contestato oltre 420 mila violazioni a conducenti professionali di veicoli adibiti a trasporto merci e passeggeri. Sono poi proseguiti, in collaborazione con il personale del Dipartimento Trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i servizi di controllo attuati con i cosiddetti Centri mobili di revisione. Nei soli primi mesi dell’anno appena passato, sono stati effettuati 775 servizi, prevalentemente in corrispondenza dei valichi di frontiera terrestre e dei porti, con l’impiego di 1.917 pattuglie, che hanno controllato circa 10.500 veicoli pesanti (più del doppio di quelli controllati nello stesso periodo del 2004) ed accertato 10.759 infrazioni (erano state 3.456 nel 2004).

 

 

 

VIRGILIO.IT

FILIPPINE/ 8 MORTI IN UN DORMITORIO NEL QUARTIERE UNIVERSITARIO

Vi sono stati anche quattro feriti

Manila, 8 gen. (Ap) - Almeno otto persone -inclusi alcuni studenti- sono rimaste uccise ed altre quattro ferite, allorchè un dormitorio del quartiere universitario è stato distrutto, all’alba di oggi, da un incendio.

Lo hanno annunciato le autorità, precisando che molte vittime -ancora stordite dall’alcol consumato la sera precedente- non sono state in grado di guadagnare le uscite.

L’incendio si era sviluppato nelle cucine del piano terra.

CORRIERE.IT

MI SPIEGHI DOTTORE

Che fare se si è alzato il gomito nei giorni di festa?

Risponde SILVIA FARGION *

Brindisi alla vigilia, a Natale, a Capodanno e chi più ne ha più ne metta. Le feste non sono solo l’occasione per esagerare con il cibo, soprattutto dolci e grassi, ma anche per trangugiare un bicchierino via l’altro di spumante, vino e digestivi a piacere.
Ma chi ne fa le spese?
In chi già presenta malattie epatiche anche un abuso di alcolici per un breve periodo può essere notevolmente peggiorativo per la salute e in particolare per il fegato. Lo stesso vale in qualche misura per chi è obeso e per i diabetici, più sensibili agli effetti tossici dell’alcol. In chi, invece, è in buona salute l’essersi concesso qualche bicchierino in più non comporta in genere particolari problemi di recupero, a patto di rimettersi in riga appena si ritorna alla vita normale.
Che fare allora per disintossicarsi dagli stravizi di Natale e Capodanno?
Quando ci si lascia le feste dietro le spalle, bisogna tornare il prima possibile ad abitudini più sane. Fondamentale una dieta equilibrata con tanta frutta e verdura, pochi formaggi, dei quali spesso si abusa durante le feste, specie se le si trascorre in qualche località montana, e alcolici con molta moderazione. Meglio ancora restare «a secco» per un po’.
Quanto tempo occorre per rimettersi in sesto?
Se per qualche settimana si sta più attenti a tavola in genere si torna alle "origini": se prima si era nella norma si torna nella norma.
È chiaro che se già si avevano problemi di colesterolo o di chili di troppo, sarà necessario un impegno molto maggiore.

 

* Direttore del Centro per lo studio e la cura delle malattie metaboliche del fegato dell’Ospedale Policlinico di Milano

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

L’INDAGINE Cresce il consumo di alcolici tra gli adolescenti.

Uno studio dell’Asl n. 2 di Potenza e Villa d’Agri

L’alcol è sempre più... giovane

Si abbassa l’età media di chi alza troppo il gomito. Si comincia in gruppo

 

Potenza Cresce il consumo di alcol in Basilicata, soprattutto tra i giovani. Un fenomeno fotografato in un’indagine conoscitiva sulla diffusione dell’alcol tra la popolazione studentesca dei territori di Potenza e Villa d’Agri, condotta dagli operatori dei Sert (Servizio Tossicodipendenze della Asl n. 2 di Potenza e Villa d’Agri) da tempo impegnati nell’attività di cura e riabilitazione contro l’uso, abuso e dipendenza dalle droghe illegali e legali, tra le quali occupa un posto di rilievo la dipendenza da alcol. La ricerca mostra le caratteristiche e l’entità del fenomeno connesse alle abitudini «alcolcorrelate» tra i giovani nei comuni dell’Azienda sanitaria. Una realtà, questa, caratterizzata da un’antica e radicata cultura del bere, nella quale i processi di modernizzazione hanno sicuramente prodotto cambiamenti negli stili di vita delle ultime generazioni che possono essere evidenziati solo attraverso gli strumenti della ricerca sociale. Le morti per alcool annualmente sono di gran lunga più numerose rispetto a quelle legate all’uso di eroina. Altissimo è il numero delle malattie gravi (epatiche, neurologiche e cardiovascolari) provocate o aggravate dall’alcool anche in Basilicata. La ricaduta sul piano sociale e familiare si traduce in un alta percentuale di incidenti sul lavoro, di risse e violenze soprattutto in ambito familiare, essendo quest’ultimo il contesto più duramente colpito dagli effetti nocivi di questa patologia. L’universo degli studenti dal quale è stato tratto il campione oggetto dell’indagine è composto da 3.434 ragazzi, di cui 1.797 femmine e 1.637 maschi appartenenti ai 18 istituti scolastici coinvolti stabilendo l’ampiezza del campione pari al 10 - 11% dell’intero universo. Ben il 66% degli studenti ha mostrato di essere ben informato sulla diffusione dell’alcol, affermando che questa sia molto più ampia del consumo delle altre droghe. Emerge dalla ricerca una certa disinformazione rilevabile dalle risposte relative agli organi danneggiati dall’alcol, laddove il fegato viene indicato esattamente dalla maggioranza come l’organo più interessato agli effetti nocivi, mentre gli altri organi (reni, cuore e cervello) sono ritenuti a torto meno soggetti ai danni alcolcorrelati. Solo il 9% degli studenti ritiene che l’alcol procuri sempre dipendenza, mentre l’83% afferma che ciò avvenga soltanto «se si esagera». Altissima è la percentuale dei ragazzi che ritiene che «bere vino a pranzo non è dannoso» (89% delle risposte del campione). Tale affermazione è probabilmente mutuata dall’ambiente familiare e, in special modo dai nonni o da parenti anziani, esponenti di una tradizione locale incentrata sulla cultura del vino. Il 22% del campione afferma che si inizi a bere per affrontare situazioni difficili, il 6% per vincere la timidezza, mentre il 43% ne attribuisce i motivi al bisogno di appartenenza e alle pressioni esercitate dal gruppo sull’individuo. Il primo approccio con le bevande alcoliche avviene, per la grande maggioranza degli studenti (75%), tramite il gruppo di amici per cui si può sostenere che l’iniziazione all’uso di alcool è prevalentemente legata all’appartenenza al gruppo. Il 20% dice di aver iniziato a bere in famiglia e solo il 3% da solo. La maggior parte degli studenti beve al bar e/o al pub; il secondo ambito di consumo di alcol è la famiglia e ciò conferma la diffusa abitudine di bere a tavola in compagnia dei genitori, poi vi è la discoteca, quindi la gita scolastica ed infine la casa quale luogo di consumo in solitudine.

 

IL GAZZETTINO (Venezia)

LETTERE

Venezia, un finimondo in Piazza San Marco

 

C’ero anch’io la notte del 31 dicembre in Piazza S. Marco con la mia famiglia e quello che è stato descritto degli organi di stampa è una minima parte di quello che in effetti è successo: un vero finimondo. Botti, bottiglie scaraventate da per tutto, come pure bicchieri e quant’altro. Per finire poi con i carri dei netturbini portati in centro alla piazza per essere usati come palcoscenico per gesti osceni ed indecorosi. Dalla piazza stessa ho chiamato sia il 113 sia il Pronto Intervento della polizia Municipale, i quali mi hanno detto che erano impegnati con gruppi di facinorosi e non potevano intervenire oltre.

 

Molte volte ho scritto personalmente all’assessore Salvadori, come pure gli ho telefonato da dove mi trovavo in giro per il mondo per lavoro per fargli quelle segnalazioni che Lui stesso anche nelle riunioni del suo movimento ha sempre richiesto ai cittadini veneziani: "dovete fare la vostra parte per salvare la nostra Venezia". Non mi ha mai degnato della minima soddisfazione. Ora è chiaro a tutti che ha sbagliato nel valutare a priori l’evento Capodanno ed ancora peggio farà per il vicino Carnevale e cosa ancora più grave è che per salvarsi cerca di giustificarsi minimizzando la situazione. Desidero far presente che nella sola "Erbaria" a Rialto sono stati raccolti quattro carri porta rifiuti pieni di cocci! Quanti metri cubi sono? E per fortuna che il previsto spettacolo, sempre a Rialto, è stato annullato per il mal tempo, altrimenti si può ben immaginare cosa sarebbe successo. Ritengo che le sue dimissioni siano un atto dovuto ed espressione di serietà e coerenza politica.

 

dott. Giannadrea De Candido

 

IL MESSAGGERO (Abruzzo)

Con un pezzo di vetro terrorizza i clienti di un bar

ATRI - I carabinieri sono dovuti intervenire in un bar di Fontanelle di Atri. Alcuni avventori avevano telefonato in caserma denunciando che un uomo, armato di un pezzo di vetro, minacciava tutte le persone che si trovavano nel locale, il bar ”Margarita”. I militari sono arrivati e sono riusciti a bloccare la persona, che abita nella zona ed è stata trovata in stato di ebbrezza, per cui sarà denunciata.

IL MESSAGGERO (Abruzzo)

Suona alla porta, ma sbaglia appartamento

GIULIANOVA - Brutta avventura in un condominio di Giulianova. Uno sconosciuto suona al campanello di un’abitazione e la padrona di casa va ad aprire. Lui è visibilmente ubriaco e chiede di parlare con una persona che non abita in quell’appartamento. La donna cerca di convincerlo che lì non c’è chi cerca lui, ma lo sconosciuto comincia a dare in escandescenze. La padrona di casa chiude la porta e lui, da fuori, batte e suona il campanello a ripetizione, lasciandosi andare a qualche minaccia. La donna è in pratica bloccata dall’esterno ed allora chiede l’intervento dei carabinieri. Una pattuglia giunge sul posto e si scopre che l’uomo aveva agito in buona fede. In sostanza aveva sbagliato solo piano, la persona che cercava abitava a quello superiore.

IL GAZZETTINO (Pordenone)

Schiamazzi

Fermati due minori

 

Due sedicenti minorenni stranieri sono stati fermati ieri pomeriggio in città da agenti della squadra Volante dopo che alcune persone avevano segnalato alla Polizia municipale la loro presenza in viale Cavallotti. I due, all’apparenza ubriachi, disturbavano i passanti in modo pesante.

IL GAZZETTINO

I francesi temono il treno

 

PARIGI - Il problema del trasporto ferroviario poco sicuro non è un fenomeno soltanto italiano

 

Il 33\% dei francesi infatti non si sente sicuro in treno; il dato emerge in un sondaggio Ifop. Il problema non sono però i ritardi, ma qualcosa di peggio: è soprattutto un problema di ordine pubblico. Nell’Ile de France, regione di Parigi, sono milioni gli abitanti delle periferie spesso in treno. Il 38\% di loro ha sensazioni di insicurezza, contro il 30\% di chi abita nei comuni rurali. Le donne (39\%) sono più numerose degli uomini (24\%)e quelli con più di 35 anni (33\%) rispetto ai più giovani. Ha destato scalpore, nei giorni scorsi, la notizia di 600 viaggiatori abbandonati alla mercé di bande di teppisti ubriachi, saliti in Costa Azzurra su un treno diretto a Lione, la mattina di Capodanno

CORRIERE.IT

Gran Bretagna

Kennedy s’arrende «Non sarò più leader»

LONDRA - Charles Kennedy, il leader dei Libdem , si è dimesso ieri dopo essere stato «sfiduciato» da una larga parte del suo partito. Giovedì scorso, dopo molte smentite, aveva ammesso di essere un alcolista. «La decisione è stata presa - ha affermato Kennedy - per motivi personali e politici». Il leader ha aggiunto che non si candiderà di nuovo all’incarico. Il partito liberaldemocratico, la terza forza politica del Paese, aveva registrato un grosso successo nelle ultime politiche. Il leader scozzese aveva tentato in tutti i modi di rimanere alla guida del partito sostenendo che il suo problema con l’alcol «era essenzialmente risolto». Ma la rivolta all’interno del suo partito lo ha costretto a cedere.

CORRIERE.IT

Lodi

Romeno ubriaco picchia 2 automobilisti

Ubriaco al volante, «brucia» il semaforo rosso. Si scontra con un’altra auto in transito col verde e, non contento, scende prendendo a pugni il conducente e un altro automobilista, che tenta di dividerli. Per questo ieri D.G., romeno, 26 anni, residente nel Milanese, è stato condannato a un anno, pena sospesa. È avvenuto venerdì in viale Milano. D.G. ha centrato l’auto di un lodigiano di 19 anni e gli ha procurato ferite che guariranno in sette giorni, il paciere in 20 giorni.

IL GAZZETTINO (Nordest)

Bassano - Un operaio marocchino 39enne, Abdelkader Chahmi, è…

 

Bassano - Un operaio marocchino 39enne, Abdelkader Chahmi, è finito in carcere a sbollire i fumi dell’alcol ed a riflettere sulla rissosità esternata l’altra sera in un pub a Rosà dove ha ferito anche un carabiniere. L’altra sera ha dato in escandescenze, sferrando un pugno ad un avventore. I gestori del locale hanno allertato i carabinieri che hanno cercato invano di far ragionare l’uomo e l’hanno arrestato.

 

 

 

 

 

LA STAMPA

 

Ubriaco al volante provoca un incidente Scontro, poco dopo la mezzanotte, sulla provinciale Sa...

 

IL RESTO DEL CARLINO (Forlì)

 

Pretendono le birre senza pagarle e reagiscono ai Cc

 

LA NAZIONE (Viareggio)

 

Ubriaco e contromano

 

IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia)

 

Ci sono troppi killer al volante

 

Una mamma colpita dal lutto Gli incidenti devono calare

 

Ebbri al volante

 

IL GIORNO (Brianza)

 

Schiaffeggia una donna e picchia un carabiniere Ubriaco finisce in cella

 

ROMA - Bene, bravo mister Bode Miller, ma il bis lo faccia a casa sua . Così ha...

 

MILANO FINANZA

 

Cocktail vodka e tequila

 

IL RESTO DEL CARLINO (Modena)

 

Lunedì, 09 Gennaio 2006

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