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Rassegna stampa alcol e guida del 06 gennaio 2006

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


 

ASAPS  COMUNICATO STAMPA

 

GIOVANE AGENTE DI POLIZIA MUORE PER COLPA DELL’ENNESIMO UBRIACO AL VOLANTE.

 

L’ASAPS INSISTE. BASTA CON QUESTI KILLER DELLA STRADA.

 

REVOCA DELLA PATENTE E CONFISCA DEL VEICOLO PER I RECIDIVI. VA RIVISTA LA NORMATIVA DELL’OMICIDIO CON DOLO EVENTUALE.

 

L’ennesima morte sulla strada, che vede ucciso un giovane di 26 anni, ripropone con tragicità la questione dei Serial Killer del volante. A Firenze, un 40enne che aveva già investito una persona nel 2002 a Rimini, anche allora in stato di ebbrezza, era rientrato in possesso della patente di guida dopo appena 30 giorni. A distanza di nemmeno 4 anni, quell’uomo si è messo al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche. Un connubio che si è rivelato mortale per l’innocente che si è trovato sulla sua strada, il giovane agente di polizia, Sergio Romeo, 26 anni, in servizio all’8° Reparto Mobile.

 

Non c’entra niente però la professione del povero giovane: sulla rotta di questo assassino della strada c’eravamo tutti noi.

 

Le forze di polizia, del resto, hanno le armi spuntate per prevenire episodi come questo: anche chi viene sorpreso alla guida in stato di ebbrezza, sia questa alcolica che da sostanze stupefacenti, rischia di restare senza patente per qualche giorno.

 

La misura della confisca del veicolo, che noi auspicavamo, è  stata respinta in via di approvazione: i nostri governanti hanno recentemente perso ancora  l’occasione di rendere più sicura la strada di tutti.

 

Ora l’uccisore di turno si trova piantonato in ospedale, dove un coraggioso magistrato ha disposto il suo arresto, ma entro poche ore tornerà libero e non appena guarito, sappiamo che sarà così, potrà riprendere la patente e mettersi di nuovo alla guida, libero di uccidere ancora.

 

Questo non possiamo più permettercelo, soprattutto in un momento in cui sulla strada si fanno i miracoli per limitare le perdite di una guerra quasi senza speranza, dove i pirati sembrano sempre avere la meglio.

 

È necessario rivedere in chiave restrittiva l’istituto dell’omicidio colposo, prevedendo fattispecie in cui il dolo eventuale sia più semplice da dimostrare: chi decide di drogarsi o di ubriacarsi sapendo che tornerà a casa guidando, sa benissimo i rischi che corre e che soprattutto fa correre agli altri, che di droga e alcol non hanno mai visto l’ombra.

 

È necessario rivedere in chiave restrittiva gli articoli 186 e 187 del codice della strada, prevedendo sanzioni più pesanti e soprattutto prevedendo la confisca del veicolo e la revoca definitiva della patente ai recidivi: possibile che possano ancora circolare persone che hanno subito 5 e più ritiri di patente per guida in stato di ebbrezza? Possibile che malati cronici della bottiglia, dello spinello, dell’eroina e della cocaina siano puntualmente dietro un volante?

 

È necessario rimettere in strada quante più pattuglie possibile, dotate di etilometro e di precursori per le sostanze stupefacenti, portando la quantità e la qualità dei controlli su strada ai numeri che servono per renderle più sicure. Nella sola Spagna sono stati fatti più controlli nel periodo natalizio che in Italia tutto l’anno. In Francia oltre 8milioni di controlli nell’arco di un anno, mentre nel nostro paese ne facciamo appena 200mila.

 

Solo in questo modo potremo dire di aver fatto tutto il possibile. Oggi no.

 


Giordano Biserni

 

Presidente Asaps

CORRIERE ADRIATICO

 

Tentò di investire un vigile, condannato

 

 

 

MACERATA – Se l’è cavata con sei mesi di reclusione e la sospensione condizionale della pena Zaroval M’hamed, il marocchino di 25 anni che martedì ha scatenato il finimondo per le vie della città. Il nordafricano era stato arrestato dai vigili urbani per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza. E ieri in Tribunale si è svolto il processo per direttissima dinanzi al giudice Giovanni Iannielli, che come detto ha condannato l’imputato a sei mesi di reclusione (pena sospesa). Zaroval, difeso dall’avvocato Alessandro Brandoni, ha così immediatamente lasciato il carcere di Camerino. Il giovane martedì era a bordo di una Golf e procedeva a zig zag in corso Cavour. Un vigile urbano lo ha fermato ma il giovane è subito ripartito, urtando altre auto. A causa del traffico costui, in preda ai fumi dell’alcol, è stato nuovamente costretto a fermarsi e a quel punto è entrato in azione anche un carabiniere in borghese. Mentre il militare cercava di aprire lo sportello, l’agente di polizia municipale si è fermato davanti alla macchina. Il marocchino ha pigiato sull’acceleratore cercando di investire il vigile proseguendo la sua corsa, per viale Trieste, viale Piccinotti e via don Bosco, danneggiando altre auto. Gli uomini della municipale lo hanno inseguito e a corso Cairoli sono scattate le manette.

 

ASAPS

 

FRANCIA, PROGRESSI RECORD IN MATERIA DI SICUREZZA STRADALE: IL PAESE DI CHIRAC SCENDE SOTTO LA SOGLIA DEI 5MILA MORTI ALL’ANNO.

 

 

 

PARIGI – Detto e fatto: i morti per incidente stradale in Francia, nel 2005, sono stati 4.990. Il governo alla fine l’ha dunque spuntata ed ha tenuto fede alla propria promessa di ridurre drasticamente la violenza stradale sulle strade della repubblica. La questione “strada” era divenuta una priorità nazionale sin da quando, ormai alcuni anni fa, il presidente Jacques Chirac disse in un discorso pubblico che perdere così tante vite sulla strada era indegno di un paese civile. I progressi mettono dunque la Francia in prima linea, non solo sul fronte di prevenzione e repressione, ma anche su quello dei risultati raggiunti. L’annuncio è stato dato ieri mattina dal ministro dei trasporti Dominique Perben. “Siamo finalmente scesi, come si augurava il presidente della Repubblica, sotto i 5.000 morti. Non è stato facile – ha detto Perben all’uscita dal primo consiglio dei ministri del 2006 – ed abbiamo lottato fino alla fine per ottenere questo risultato che credo sia una buona notizia e un incoraggiamento per andare ancora più lontano”. Si trattava di un traguardo simbolico, buttato sul tavolo per proporre una cifra entro la quale attestarsi sulla constatazione che la mortalità stava comunque scendendo. Nel 2004 la strada era costata alla Francia un tributo di sangue ben più alto (5.753 morti), ma comunque assai ridotto rispetto a quello di altri partner europei. In termini statistici, anche questo va detto, la Francia è uno di quei paesi che ha fatto di più. Anche il capo dello stato Chirac ha espresso grande soddisfazione per l’impegno profuso e i risultati raggiunti: proprio lui che aveva messo la securité routière al primo posto insieme alla lotta contro il cancro e alle azioni in favore dei disabili. Le armi per arrivare a questa vittoria negli anni sono state l’adozione della patente a punti, l’installazione di migliaia di postazioni fisse per il rilevamento della velocità, un’incessante campagna per il contrasto alla guida in stato di ebbrezza, e soprattutto la certezza di una pena dura, a volte durissima, in caso di contravvenzioni. In questi giorni il dipartimento della prevenzione stradale sta mettendo a punto un precursore per l’accertamento dello stato di ebbrezza da stupefacenti, considerato una delle principali cause di sinistrosità insieme ad abuso di alcol ed alla velocità eccessiva (ASAPS).

 

 

 

REPUBBLICA.IT

 

L’Authority per la concorrenza ha inflitto 200mila euro di sanzioni per sette pubblicità che promettevano miracoli sui chili di troppo

 

Stangata sui finti dimagranti maxi-multe dell’Antitrust

 

Giudicata ingannevole anche Outox, bibita anti-sbronza "con effetti positivi sul morbo di Parkinson e l’Alzheimer"

 

 

 

ROMA - Cattive notizie per chi sperava di smaltire rapidamente con qualche "pozione magica" i chili accumulati con i pranzi delle feste. L’antitrust ha inflitto una mega multa di oltre 200mila euro per sette pubblicità ingannevoli di prodotti dimagranti e pseudo-farmaci di diverse aziende.

 

L’Authority guidata da Antonio Catricalà spiega in un comunicato che l’elevato importo delle sanzioni è stato deciso in virtù del principio che i "consumatori con problemi di peso e cellulite, si trovano in una situazione di ’particolare debolezza psicologica’ e, dunque sono consumatori deboli da tutelare con sanzioni più alte".

 

20 chili in meno in poco tempo. "Senza diete drastiche, senza attività fisica esagerata" e senza alcuna controindicazione. Erano le proprietà miracolose di Capturia, Solubel, Quick Diet, diffusi dalla società IBS, composti da sole erbe naturali che "garantivano" una notevole perdita di peso (fino a 20 chili) in un breve lasso di tempo. L’Autorità, in base alle informazioni fornite dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, ha verificato che "questi prodotti, pur contenendo estratti di prodotti naturali, possono essere controindicati in presenza di determinati stati fisiologici o patologici o in associazione con altre terapie farmacologiche. Per la sola pubblicità "QuickDiet", l’unica diffusa dopo l’entrata in vigore della legge Giulietti, l’Autorità ha deliberato una sanzione di 47.500 euro.

 

Irresistibile Snelly!. "Il piacere di una linea perfetta", "in forma senza fatica", "pratici confetti privi di controindicazioni", "trattamento completo Snelly per perdere fino a 8 chili nel giro di 30 giorni, 15 chili in 60 giorni e fino a 20 chili in 90 giorni". Per questo messaggio, usato nel corso di 2 trasmissioni di televendita, la società Euromarket, è stata condannata a una sanzione di 45.000 euro.

 

Via la cellulite grazie alla natura. Lotta alla cellulite con capsule e tavolette naturali e anche ai disturbi legati alla menopausa, aumento di peso incluso. Erano le promesse di Cell away, Drena Plus, Fucus, Leggera e Isoflavoni di soia sul sito rodiola.it,. Anche questi messaggi secondo l’Autorità sono "ingannevoli". L’Autorità ha potuto "colpire con una sanzione pecuniaria l’unico messaggio diffuso dopo l’entrata in vigore della nuova legge e cioè quello relativo agli isoflavoni di soia, con la sanzione di 1000 euro, viste le condizioni economiche dell’impresa sanzionata, la Zenobia Srl"Via la cellulite grazie alla natura. Lotta alla cellulite con capsule e tavolette naturali e anche ai disturbi legati alla menopausa, aumento di peso incluso. Erano le promesse di Cell away, Drena Plus, Fucus, Leggera e Isoflavoni di soia sul sito rodiola.it,. Anche questi messaggi secondo l’Autorità sono "ingannevoli". L’Autorità ha potuto "colpire con una sanzione pecuniaria l’unico messaggio diffuso dopo l’entrata in vigore della nuova legge e cioè quello relativo agli isoflavoni di soia, con la sanzione di 1000 euro, viste le condizioni economiche dell’impresa sanzionata, la Zenobia Srl".

 

Ben più pesante, 22mila euro, la sanzione comminata a Equilibra Srl. Il messaggio, apparso per oltre un anno sull’omonimo sito, promuoveva integratori alimentari (Cellu-light, Linea & Fibra, Fibra-line, Gambo d’Ananas, Chitosano e Alga Snella) lasciando intendere che la loro assunzione potesse avvenire in modo indiscriminato, senza alcuna controindicazione.

 

Stop alla cellulite. Sul sito Equilife.it, inoltre, la stessa società, ha diffuso alcuni messaggi che promuovevano un Trattamento rimodellante contro gli inestetismi della cellulite nella versione base e intensivo a un costo, rispettivamente di 35 e 44 euro". Per l’Autorità, "la cellulite nel suo stadio avanzato, in quanto vera e propria patologia richiede un approccio terapeutico: non è un semplice inestetismo sui quali quei prodotti possono avere effetto".

 

Il fango. L’Autorità ha anche sanzionato la pubblicità del prodotto "Dimafango", presentato come un "Trattamento riducente localizzato" che grazie "alla presenza del fango del Mar Morto ricco di minerali preziosi" risulta "indicato per il trattamento localizzato delle adiposità". La multa a Euromarket è stata di 18.600 euro, aumentata visto che la società "era stata più volte sanzionata per pubblicità ingannevole".

 

Gli elettrostimolatori. "L’apparecchio fa sparire la pancia, elimina centimetri propri in queste zone, nell’addome e nel giro vita" "superdimagrante, snellente e rassodante", "senza dove fare ginnastica" "pancia magra e soda in due settimane". I ’miracolosi’ effetti di Pancia Stop, un elettrostimolatore, sono stati sanzionati dall’Autorità con una multa di 20 mila euro sempre alla società Euromarket Srl che non aveva ottemperato ad una precedente delibera di ingannevolezza, risalente addirittura a 5 anni fa.

 

Le bibite anti-sbronza. Una bibita anti-sbronza, in grado di "accelerare lo smaltimento dell’alcool, prevenendo anche gli effetti di un eccesso di assunzione di bevande alcoliche", riducendo rapidamente i malesseri dell’ubriachezza, la nausea, la cefalea, il senso di stanchezza ecc". Sono le ’proprieta’ pubblicizzate dalla Società Biscaldi Luigi sul sito internet dell’azienda e sulla rivista Mixer per Outox, una bevanda a base di fruttosio. Oltre a questi effetti viene anche affermato che Outox avrebbe una influenza positiva su malattie quali il Morbo di Parkinson e l’Alzheimer. L’Autorità ha comminato una multa di 47.500.

 

LA PROVINCIA DI SONDRIO

 

Il racconto dell’amico del turista traonese morto in un incidente stradale in Colombia 

 

«Mi sono svegliato da un incubo»

 

 

 

«Mi sono svegliato da un incubo». Così Walter Bonalli, al telefono con i familiari, ha raccontato la terribile esperienza vissuta all’alba di martedì a Medellin, in Colombia. L’uomo, 50 anni di Civo, ricorda soltanto che era in auto con l’amico Edoardo Campesi di Traona, di cinque anni più giovane, e con una persona del posto, il fratello della compagna di Edoardo. Soltanto dopo, quando si è svegliato in un letto di ospedale con due costole rotte e dolorante per le numerose contusioni, ha saputo che era stato coinvolto in un incidente stradale e che aveva perso conoscenza. Ma soprattutto che Edoardo e l’altro amico, che guidava l’auto, avevano perso la vita. Proprio ieri Bonalli è stato dimesso dall’ospedale e a giorni dovrebbe tornare in Italia. Non si sa ancora, invece, quando potrà essere rimpatriato il corpo di Edoardo Campesi, figlio dello storico farmacista di Traona. Proprio ieri il suo corpo è stato riconsegnato ai parenti dalla polizia, ma non sono ancora pronti i documenti necessari per l’espatrio del corpo. La polizia colombiana ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. In base a una prima ricostruzione, sembra che l’auto su cui stava viaggiando la comitiva di italiani sia stata investita dalla vettura condotta da una persona del posto che, probabilmente in stato di ebbrezza, non avrebbe rispettato un semaforo rosso. Anche due ragazze a bordo di quest’ultimo mezzo hanno perso la vita, portando a quattro il numero complessivo delle vittime dell’incidente.

IL GAZZETTINO
Ubriaco ostacola bus Feriti alcuni bambini

 

MESTRE - A quanto pare si era messo al volante della vettura dopo aver bevuto un bicchiere di troppo e ha tagliato la strada ad un bus della linea 24, costringendo l’autista ad una brusca sterzata per evitare uno scontro.

 

È accaduto attorno alle 19.30, in via Bissuola, all’incrocio con via Varrone: per colpa della manovra azzardata dell’automobilista qualche passeggero del bus è rimasto ferito, fortunatamente in maniera lieve. Tra gli infortunati un anziano e anche alcuni bambini. A bordo dell’autobus si trovava anche un vigile urbano che stava rientrando a casa: l’agente della polizia municipale è sceso immediatamente e ha fermato l’automobilista togliendo le chiavi dal quadro della sua vettura per impedire che si potesse allontanare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine che hanno provveduto ad identificarlo.

 

TGCOM

 

Sci, Miller: "Ho corso ubriaco"

 

"Chi ha provato sa che non è semplice

bode Miller non finisce di stupire. Mentre nella passata stagione erano le sue imprese in pista a parlare, in questa stagione lo sciatore americano si è distinto per alcune sparate. Dopo aver chiesto la legalizzazione dell’Epo, nel corso del programma "60 minutes" Miller ha ammesso di aver gareggiato ubriaco. "In alcune occasioni le mie performance sono state influenzate dall’alcol: chi ha provato sa che non è semplice".

 

Che Bode Miller sia un personaggio a dir poco stravagante ora non c’è più dubbio: eccentrico in pista, ma anche fuori. Dopo aver vinto la Coppa del Mondo nella passata stagione, lo statunitense ha perso un po’ del suo smalto in questo avvio di stagione. I fatti, insomma, sono stati sostituiti dalle parole e ogni volta che apre bocca sono macigni pesantissimi. A fine ottobre la dichiarazione choc sull’Epo: "Trovo ipocrita che certi prodotti possano essere acquistati da chiunque ma non da un atleta. Il mio punto di vista è che se utilizzati in maniera adeguata, sotto stretto controllo medico e con l’autorizzazione degli organi preposti, possono aiutare gli atleti ad evitare infortuni e soprattutto le conseguenze degli infortuni. Alcune sostanze, come l’Epo, aumenterebbero la sicurezza per gli sciatori". Un mese dopo il bis contro i controlli anti-doping: "Sono stufo, è umiliante. Ti arrivano a casa in ogni momento e tu devi abbassarti i pantaloni. Nell’ultimo mese sono stato testato tre volte".
Ora la confessione di aver corso in stato di ebbrezza. "In alcune occasioni le mie ’performance’ sono state influenzate dall’alcol, a volte in positivo, altre in negativo - ha ammesso lo sciatore americano-. Ci sono state gare in cui sono andato davvero forte all’inizio del percorso...Si sta parlando, comunque, di una grande sfida. Se uno ha provato a sciare dopo una ’sbornia’, sa bene che non è semplice. Scendere in uno slalom in quelle condizioni è davvero dura, con i paletti da abbattere ogni secondo, è rischioso, e si mette a repentaglio la propria vita...è come guidare ubriaco, solo che nello sci non ci sono regole da rispettare". Poi una promessa: "A Torino sarò sobrio".

REUTERS

 

Pakistan,soldati olandesi non bevono: derisi da spagnoli, inglesi

 

AMSTERDAM (Reuters) - I militari olandesi che aiutano i sopravvissuti al terremoto in Pakistan si sono lamentati del fatto che mentre loro erano soggetti al divieto di bere alcol, i colleghi spagnoli e britannici ridevano di loro e bevevano.

 

"Ci era stato detto prima dell’arrivo che l’alcol era vietato in questo Paese ... e lo abbiamo accettato", ha detto un soldato al quotidiano olandese De Telegraaf.

 

"Gli spagnoli andavano in giro con auto piene di casse piene di Heineken ... e gli inglesi ridevano di noi quando a venivano al campo ubriachi", ha spiegato un altro soldato.

 

Una portavoce del ministero della Difesa olandese ha detto che è abituale il divieto di alcol nel Paesi islamici in linea con le abitudini locali, e le truppe olandesi si attengono scrupolosamente a questo.

 

"Decine di migliaia di persone hanno perso la vita nel terremoto e centinaia di migliaia hanno perso tutto ciò che avevano", ha detto. "Andare senza alcol è un piccolo sacrificio per una buona causa".

IL MESSAGGERO (Abruzzo)

 

JOINTOGETHER.ORG

Lawmaker Proposes Lower BAC Standard for Repeat Offenders

http://www.jointogether.org/sa/news/summaries/reader/0%2C1854%2C578826%2C00.html

Anyone convicted of a prior drunk-driving offense could be charged with DWI if they have a blood-alcohol level of .05 percent or more, under a proposal by an Arizona lawmaker.

The Associated Press reported Jan. 3 that state Sen. Jim Waring (R-Phoenix) wants the BAC standard for repeat offenders lowered from .08 percent. Similar graduated DWI standards are already on the books in 23 other states.

Waring also plans to introduce legislation that would bar people with a prior conviction involving a BAC of .15 percent or higher from driving with any detectable amount of alcohol in their system. The zero-tolerance plan has the support of the state chapter of Mothers Against Drunk Driving. "These are the people that need to be regulated. These are the people that are going to kill somebody," Waring said.

Ninety percent of the 2,700 people in Arizona prisons for DWI-related crimes are repeat offenders.

The Arizona Licensed Beverage Association opposes the .05-percent legislation. "There is absolutely no reason to think the average person will be impaired at 0.05," said Bill Weigele, president of the Arizona Licensed Beverage Association. "Those that socially drink and are not a problem are being put upon pretty hard by the continual reduction of the (blood-alcohol level)..

 

 

 

IL CITTADINO

 

Barman denunciato: serviva alcolici a un uomo già brillo



 

 

Sabato, 07 Gennaio 2006
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