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Macerata
Giudice di pace. Danni all’auto provocati da un cinghiale?
Ci pensa la Regione

 

Tanti gli incidenti con gli ungulati
Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Lo ha stabilito il giudice di pace di Macerata, dopo aver esaminato la dinamica di due incidenti causati da fauna selvatica, e risalenti al 2010: il primo provocato da un capriolo nel territorio di Corridonia, il secondo da un cinghiale nel territorio di Treia.
In entrambi i casi i due animali, invadendo la corsia principale della strada, si erano imbattuti contro una vettura provocando un incidente.
Le due parti lese avevano chiamato in causa  la Regione Marche e la Provincia di Macerata per il risarcimento dei danni subiti; analoghe le motivazioni presentate davanti al giudice, così come anche le sentenze.
E’ stato infatti riconosciuto l’obbligo della Regione a risarcire i danni a favore dell’automobilista, (come stabilito dalla legge n.157 dell’ 11 febbraio 1992 che affida alla Regione poteri gestionali, di controllo e tutela della fauna selvatica, appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato)   mentre per la legge speciale n. 142/90 è stato riservato alle Province solo la quantificazione del risarcimento per i danni cagionati ai fondi agricoli e coltivati.
Solo in un caso il giudice ha stabilito che l’automobilista si sobbarcasse le spese legali sostenute dalla Provincia di Macerata poiché impropriamente chiamata in causa.
Noi rinnoviamo l’invito… Andate piano e occhio all’ungulato, lui non conosce i rischi della strada e neanche la segnaletica...! Leggete sotto quanti incidenti causano i cinghiali. (ASAPS)

 


 

Ungulati: 90 incidenti stradali provocati dagli ungulati, la mobilitazione degli agricoltori per difendere coltivazioni e sicurezza comunità

Convocato da Coldiretti il consiglio provinciale per far fronte all'emergenza ungulati: cinghiali e storni "sfrattano" gli agricoltori dalle campagne. La mobilitazione degli agricoltori in difesa delle colture: rischi per sicurezza stradale, sociale e sanitaria. Compromesso anche delicato equilibrio idrogeologico. Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti: "Azioni non sufficienti: servono misure urgenti o nuova mobilitazione".
Gli agricoltori pronti ad una nuova mobilitazione per difendere il diritto a "fare impresa". Coldiretti fa sul serio questa volta e dopo le ripetute sollecitazioni degli ultimi mesi, soprattutto arrivate dal volterrano e nella Val di Cecina, la principale organizzazione agricola (info su www.pisa.coldiretti.it) è intenzionata ad andare fino in fondo, fosse anche la piazza. Ancora una volta. "Se necessario ci ritorneremo - lancia la mobilitazione Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti - siamo pronti ad ogni azione necessaria per porre l'attenzione, seria, efficace su un'emergenza che riguarda non solo l'agricoltura, ma l'intera comunità". Da qui la convocazione del consiglio straordinario dell'organizzazione agricola che si terrà, in via del tutto straordinaria, venerdì 25 novembre (alle 17,30) presso la sala "Gentili" della Camera di Commercio di Pisa alla presenza dell'Assessore Provinciale all'Agricoltura, Giacomo Sanavio e dei rappresentanti dell'amministrazione. Sul tavolo l'insostenibile fenomeno dell'sovraffollamento degli ungulati, cinghiali in particolare (150 mila in Toscana) colpevoli di oltre il 60% dei danni causati, ma anche piccioni e storni più volte segnalati, che si sono progressivamente moltiplicati impadronendosi delle campagne e dei boschi tanto da rendere impossibile l'attività agricola e forestale. La dove la presenza degli ungulati risulta essere fuori controllo, le imprese agricole sono state costrette, tal volta, addirittura ad abbandonare la coltivazione dei terreni con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio. Ma c'è un altro dato che fa spavento, e che fotografa perfettamente l'incidenza di queste specie sulla comunità (dati Regione Toscana). Dal 2001 al 2009 gli ungulati hanno causato 90 incidenti stradali concentrati principalmente tra la SR 439 Sarzanese Valdera (25) e la SR 69 Val di Cecina (27). "Si tratta - analizza Filippi - di incidenti denunciati dall'autista. Un fenomeno in netto aumento che conferma la pericolosità anche sociale degli ungulati, in particolare cinghiali e caprioli. Nel 2009 gli incidenti, a livello regionale, hanno toccato quota 474. Sono una minaccia seria per tutti". Non è quindi solo una questione di ortaggi, cereali, frutteti, oliveti e produzioni agricole che costituiscono la principale alimentazione degli ungulati e che puntualmente vengono annientati vanificando investimenti, lavoro e sacrifici. Cinghiali, caprioli, mufloni e cervi - le altre specie imputate - scavano, distruggono e contribuiscono all'instabilità dei terreni contribuendo a smottamenti e frane e minacciando involontariamente un già fragile equilibrio idrogeologico. Scaturisce da tutta questa serie di considerazioni, unite all'esasperazione degli agricoltori, l'azione di Coldiretti intenzionata a riportare il tema "ungulati" al centro del dibattito. Secondo Coldiretti le azioni intraprese fino ad oggi non sono state sufficienti per evitare danni alle produzioni e per difendere la comunità dalla minaccia dei cinghiali non sono state sufficienti: "Siamo di fronte ad un'emergenza non è più sostenibile, ne tanto meno rimandabile. Questo crediamo sia ormai un dato di fatto evidente. Coldiretti è pronta - ribadisce Filippi - ad intraprendere qualsiasi azione necessaria in difesa del diritto a fare impresa".
 
da viniesapori.net

Venerdì, 25 Novembre 2011
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