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Cassazione: si è 'pirata della strada' anche se l'investito si rialza subito

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) ROMA - Il fatto che al conducente sembri che l'investito non si sia fatto troppo male, non rileva. Si è 'pirata della strada' anche se l'investito, dopo essere stato urtato, si riprende immediatamente e si rialza, riuscendo a raggiungere l'investitore. Lo sottolinea la Cassazione nel convalidare la sospensione della patente per un anno per inosservanza dell'obbligo di fermata nei confronti di un taxista di Trieste, Sebastian B. che, nel novembre del 2005 a bordo del suo taxi Toyota aveva urtato il motorino sul quale viaggiava Frida C. nel corso di una manovra di sorpasso e aveva tirato dritto, vedendo che la donna si era subito ripresa. Per la Cassazione, che ha convalidato la decisione della Corte d'appello di Trieste dell'aprile 2010, è del tutto "inconferente" che la donna urtata dal taxi si sia subito ripresa tanto da riuscire a raggiungere il taxista al semaforo successivo. Quel che conta, per fare scattare la condanna nei confronti del pirata della strada, è il fatto che il conducente del taxi non si è fermato per accertare le condizioni dell'investita ma anzi, una volta raggiunto dalla vittima dell'incidente, "si è mostrato vistosamente irritato per la richiesta dei dati".  Insomma è sempre meglio un eccesso di zelo che una diagnosi fatta mentre si è al volante. (Asaps)

 

Lunedì, 28 Novembre 2011
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