Manifesto contro i 150 km/h in autostrada 150 ALL’ORA, SCHIAFFO ALLA SICUREZZA |
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Sicurstrada,
ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), ANVU (Associazione
Professionale Polizia Municipale e Locale d’Italia) e l’Associazione Italiana
Familiari e Vittime della strada, si fanno promotrici presso tutti i cittadini
e le Associazioni, in particolare quelle impegnate nel campo della sicurezza
stradale e prevenzione ai rischi degli incidenti stradali, di un manifesto
"CONTRO I 150 KM/H IN AUTOSTRADA". Tale provvedimento che concede la possibilità di elevare il limite di velocità a 150 km/h in alcune autostrade a 3 corsie, introdotto dal Decreto Legislativo del 15 gennaio 2002, ha trovato la sua definitiva approvazione con l’approvazione da parte del Parlamento del Decreto 27 giugno 2003, n. 151. Sicurstrada, ASAPS, ANVU, Associazione Italiana Familiari e Vittime della
strada e tutte le Organizzazioni sottoscrittrici del manifesto chiedono
l’immediato annullamento del provvedimento, che avrà negli
automobilisti un impatto con conseguenze negative, soprattutto dal punto
di vista psicologico, dal momento che invita a "correre di più".
- sino a 157 km/h senza sanzione; 1)
I gestori delle concessioni autostradali a
non elevare i limiti di velocità nei loro tratti di competenza.
Ricordiamo loro le responsabilità che ne potrebbero derivare in
caso di incidente stradale provocato dalla mancata corrispondenza tra
limiti di velocità e condizioni di traffico e sicurezza delle strade. 2)
Il Governo a rivedere tale provvedimento,
che va contro un positivo impegno assunto sul fronte della sicurezza stradale
e culminato con l’introduzione della "patente a punti".
3) Il Parlamento ad attivarsi, affinché tramite i
suoi rappresentanti modifichi nel pacchetto di ulteriore riforma del Codice
della Strada, questo discutibile provvedimento che crea ulteriori difficoltà
sul versante del contrasto al fenomeno della violazione delle regole stradali,
in particolare la velocità.
Invitiamo tutti coloro che condividono questo appello a sottoscrivere
il manifesto, in modo che un forte movimento d’opinione possa riuscire
a cambiare ciò che una singola persona non potrebbe ottenere. Firme:
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