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Notizie brevi 19/12/2011

Chioggia
Scorribanda di un pirata ubriaco: tre incidenti e cinque feriti
Fermato dai Carabinieri li aggredisce a calci e pugni

Foto Coraggio - archivio Asaps

(ASAPS) “Bottino” pieno per il pirata della strada che per le strade di Chioggia venerdì scorso ha seminato il terrore e ha provocato tre incidenti e ferito cinque persone.
In evidente stato di alterazione da alcool e, forse, droga, il 31enne operaio veneto a bordo della propria auto mentre percorreva via Venezia, investiva un tredicenne in bicicletta facendolo cadere rovinosamente a terra. Ovviamente, non si è fermato e proseguendo il suo folle percorso, poco distante investiva un’altra persona, questa volta a bordo di un ciclomotore.
Anche qui caduta a terra dell’investito e la macchina prosegue tranquillamente la propria corsa.
Arrivato in via Padova il chioggiano ha cambiato “modalità” di incidente e ha tamponato una macchina al cui interno viaggiava una famiglia composta da padre, madre e figlio di due anni.
Il proprietario dell’auto è sceso e, prima ancora di rendersi conto di quanto successo, è stato raggiunto da un diretto sferrato dall’operaio sempre più in preda ai fumi dell’alcool.
Finalmente un palo della luce ha fermato la pericolosa corsa del “pirata alcolico” che, avvicinato da una pattuglia di Carabinieri , prima di rassegnarsi alla resa ha ben pensato di reagire contro i militari con pugni e calci.
Dopo averlo ammanettato i Carabinieri hanno condotto l’operaio di Chioggia a “meditare” in carcere provvedendo anche a richiedere gli esami del sangue che stabiliranno il tasso alcolico o la presenza di altre sostanze.
I quattro feriti dal “pirata della laguna”hanno riportato prognosi che vanno da una settimana per il carabiniere che si è dovuto difendere, 10 giorni per la coppia di coniugi, 15 giorni per il conducente del ciclomotore e 25 per il tredicenne in bicicletta. Un “filotto” di 50 giorni di lesioni!
Chioggia quel venerdì ha vissuto dei momenti surreali quasi da copione di film giallo/poliziesco, non fosse che pirateria e alcool, come più volte rimarcato e certificato con i numeri dalla nostra Associazione, sono diventate due costanti che incidono in modo importante sulla mortalità nelle strade italiane, e questo non è un film, è pura realtà. (ASAPS)

 

Lunedì, 19 Dicembre 2011
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