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Germania
Anche se i numeri sono calati si muore ancora sulle strade e l’indiziato numero uno è la velocità

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Il ministro dei  trasporti tedesco Peter Ramsauer parlando dell’incidentalità sulle strade della Germania, ha spiegato che nel 2010 sono morte 3648 persone e il numero, messo a paragone con quello degli anni passati, è notevolmente migliorato tenuto conto del fatto che negli anni 70 erano circa 20.000 le persone che lasciavano la vita sull’asfalto.
Il ministro, però, promette impegno e manifesta l’intenzione di far scendere il numero del 40% entro il 2020, quando la Commissione Europea pensa addirittura di dimezzarlo.
A chi commenta che l’impegno è ambizioso Ramsauer ha risposto informando che già nei Paesi vicini si muore molto meno che in Germania e questo perché hanno messo in campo tutte le forze possibili per contrastare il fautore numero uno degli incidenti mortali: la velocità.
Una regolamentazione dei limiti di velocità dovrebbe essere accompagnata dalla possibilità di maggiori controlli dei comportamenti a rischio che, come ha spiegato il Ministro, si verificano soprattutto sulle strade extraurbane o locali.
In questi tratti, pur regolamentati da limiti ben precisi, l’applicazione degli stessi non è sufficientemente garantita e questo è dovuto principalmente alla consapevolezza che una eventuale infrazione difficilmente potrebbe essere rilevata.
Per questo motivo, ha continuato a spiegare il ministro Ramsauer, sarebbe opportuno posizionare un numero maggiore di autovelox, procedere con maggiori controlli e, soprattutto, prevedere sanzioni più pesanti per chi “sgarra”.
In Germania la sanzione per chi supera di 20 km il limite di velocità è di 35 euro e la cifra modesta può indurre nella tentazione di mantenere il piede pesante.
In Germania hanno preso di mira il problema e sembrano davvero intenzionati a cercare in tempi brevi una soluzione o, quantomeno, parlano del problema con attenzione: speriamo che serva da lezione anche per le nazioni vicine.(ASAPS)

 

 


 

Mercoledì, 28 Dicembre 2011
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