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Notizie brevi 29/12/2011

Carla Bruni Sarkozy per la sicurezza stradale
 

La premiere dame ha scritto una lettera di sostegno alla famiglia di una giovane israeliana, travolta e uccisa qualche mese fa a Tel Aviv da un'auto pirata guidata da due francesi, fuggiti in patria il giorno stesso

La premiere dame francese, Carla Bruni Sarkozy, ha scritto nei giorni di Natale una lettera di sostegno alla famiglia di una giovane israeliana, travolta e uccisa qualche mese fa a Tel Aviv da un'auto pirata guidata da due francesi, fuggiti in patria il giorno stesso.
Nel messaggio, recapitato dai rappresentanti diplomatici francesi in Israele e diffuso oggi da numerosi siti transalpini, la Bruni si associa al "dolore intollerabile" della famiglia della vittima, Lee Zeitouni, e rassicura sull'impegno della giustizia francese affinchè i suoi uccisori siano perseguiti.
"Le autorità francesi - scrive - fanno il massimo perchè le indagini richieste siano effettuate al più presto, in legame costante con le autorità israeliane".

Dopo l'incontro con la madre di Lee, Kate, e la consegna della lettera, l'ambasciata di Francia in Israele ha emesso un comunicato per ribadire l'impegno sulla vicenda. "Conoscendo la grande e legittima emozionale che questo dramma ha suscitato - si legge nella nota - il presidente della Repubblica aveva già dato istruzioni molto chiare affinchè le procedure di collaborazione giudiziaria fossero messe in atto in modo prioritario, e che ogni richiesta israeliana fosse trattata con la più grande rapidità".

Lee Zeitouni, 25 anni, la mattina del 16 settembre scorso stava attraversando una delle grandi strade che costeggiano la capitale israeliana, sulle strisce pedonali, quando una macchina che viaggiava a forte velocità l'ha travolta,
uccidendola sul colpo. A bordo del veicolo c'erano due francesi, Claude Isaac Khayat ed Eric Yann Robic, che la sera stessa hanno preso un aereo per tornare in Francia.
La madre di Lee aveva scritto a Carla Bruni Sarkozy due mesi dopo, chiedendo alla premiere dame di "aiutare la mia famiglia affinchè sia fatta giustizia".

 

 

da repubblica.it/motori

 

 



 

Giovedì, 29 Dicembre 2011
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