Incidenti fine settimana. Risultati positivi nel 2011
Gli incidenti calano del 10,3%, le vittime del 12,2% e i feriti del 9,8%
Sensibile calo anche dei morti nelle ore notturne, 345 vittime -13,1%
Il record fra gli under 30 con 76 vite risparmiate e un fantastico - 16,8%
L’Osservatorio il Centauro-Asaps segnala un andamento decisamente positivo per la sinistrosità del fine settimana del 2011 con diminuzioni a doppia cifra in tutte le voci rispetto al 2010, sono i risultati dei rilievi della sola Polizia Stradale e dei Carabinieri, ai quali bisognerà aggiungere poi quelli delle Polizie Locali (che - lo ricordiamo - rilevano il 65% degli incidenti in particolare nelle aree urbane).
Gli incidenti complessivi sono passati da 45.757 nel 2010 a 41.042 nel 2011, - 4.715 sinistri pari a un calo del 10,3%, le vittime sono passate da 1.253 a 1.100 ben 153 lenzuoli bianchi in meno stesi sulle strade (–12,2%) e i feriti da 36.327 sono scesi a 32.762, con 3.565 ingressi in meno nei pronti soccorso, con una diminuzione del 9,8%. I ragazzi con meno 30 anni che hanno perso la vita nel 2011 sono stati 377, contro i 453 del 2010 cioè 76 decessi in meno e il record della positività con un bel –16,8%.
Molto buoni anche i dati dell’incidentalità notturna, quella relativa alla fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica, dove 345 persone hanno perso la vita nei 305 incidenti avvenuti nelle ore dei fari accesi. Rispetto al 2010, si registra una diminuzione dell’13,1%, ovvero 52 decessi in meno rispetto alle 397 vittime delle notti dei week-end dello scorso anno. Un risultato veramente importante.
Andamento invece negativo per gli incidenti mortali su due ruote dove si contano 398 incidenti mortali, 4 in più e +1% rispetto al 2010.
I dati complessivamente positivi di questo particolare segmento della sinistrosità del fine settimana che miete molte vittime fra gli under 30 conforta e conferma che le misure adottate con la legge n.120 del 29 luglio 2010 di modifica del CdS si sono rivelate efficaci. Ovviamente a questa situazione favorevole hanno contribuito sia l’aumento dei controlli antialcol che nel 2011 hanno avvicinato quota 2 milioni, sia l’ampliamento dei tratti autostradali sottoposti a controllo col sistema Tutor.
Abbiamo già fatto osservare, con una nostra specifica nota, che il fenomeno degli incidenti notturni del fine settimana sta oggi assumendo una rilevanza preoccupante nelle regioni del sud rispetto ad alcuni anni fa quando i territori di elezione erano quasi esclusivamente quelli tipici della riviera romagnola, veneta, toscana e della zona dei laghi, nei quali iniziative efficaci come Brindo con prudenza attivate dalla Polizia Stradale con la Fondazione ANIA, hanno contribuito a migliorare nettamente la tragica casistica.
Alcol e velocità eccessiva rimangono gli indiziati numero uno della sinistrosità grave. Forte anche l’incidenza del “banale” fattore stanchezza ma – lo ripetiamo – non esistono etilometri e autovelox in grado di misurarla. Ora non si abbassi la guardia. E’ iniziata la nuova gara, l’UE richiede un’altra diminuzione del 50% degli incidenti e delle vittime della strada entro il 2020. Nello scorso decennio abbiamo fallito l’obiettivo fermandoci a meno 42,4%. Questa volta non possiamo sbagliare!
Forlì, 5 gennaio 2011
Giordano Biserni
Presidente Asaps
La notizia è riporata anche dalla homepage del sito www.dronet.org Network Nazionale sulle Dipendenze
http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=2425