Incidenti stradali mai avvenuti: truffa da 1 milione di euro in due anni
ROMA - La sua specialità era ottenere cospicui risarcimenti per incidenti stradali mai avvenuti oppure fare in modo da aggravare le lesioni riportate da chi voleva essere risarcito dalle compagnie assicuratrici. Così un avvocato di Velletri di 39 anni aveva escogitato una truffa che nell’arco di due anni gli ha permesso di intascare quasi un milione di euro.
INDAGINE PER CINQUE MEDICI - Il professionista è stato arrestato all’alba di martedì dai carabinieri del Gruppo di Frascati con l’accusa di truffa alle assicurazioni – uno specifico reato del Codice penale creato proprio per contrastare l’altissimo numero di raggiri – e concorso in falso ideologico. Con l’avvocato, ora ai domiciliari, sono finiti sotto indagine – e per ora sospesi dalla professione per due mesi, cinque medici ortopedici in servizio presso gli ospedali di Albano e Velletri, e anche alcune delle vittime, false, degli incidenti stradali.
ANTI-USURA - Ma le indagini sono scattate due anni fa dopo un’operazione anti-usura dei carabinieri di Velletri: una delle vittime aveva raccontato di essere stata convinta da una strozzina, poi arrestata con tre complici nel corso dell’operazione Fake Pay, a partecipare a una truffa con un falso incidente organizzato dall’avvocato. All’usuraia, nel giugno scorso, i carabinieri hanno sequestrato beni immobili per due milioni di euro. Da quel momento in poi i militari dell’Arma hanno cominciato a indagare anche sulle truffe negli incidenti stradali: su cento pratiche esaminate, e curate dallo stesso avvocato molto famoso a Velletri, finora ben quaranta sono risultate irregolari ma c’è il sospetto che la truffa sia molto più estesa. Ai medici spettava il compito di rilasciare certificati medici successivi a quelli del pronto soccorso dell’ospedale dove si davano ai pazienti – comunque mai visitati – decine di giorni in più di prognosi (anche fino a 50-60) per aumentare il risarcimento danni da chiedere alle assicurazioni. In qualche caso le vittime di veri incidenti non erano a conoscenza di quest’ulteriore truffa e ricevevano dall’avvocato assegni con importi inferiori a quelli che il professionista incassava.
di Rinaldo Frignani
da corriere.it