POLSTRADA IN AIUTO DEGLI ANIMALI A RECANATI |
RECANATI-
Che al Punto di Primo Intervento i medici e gli altri operatori sanitari
fossero preparati e all’altezza delle diverse situazioni nessuno lo ha
mai messo in dubbio. Ma, francamente, pensare che si potessero mettere
a curare i rapaci è davvero pretenzioso il solo pensarlo. Andiamo a vedere
cosa è successo esattamente l’altra notte: attorno alle 4.30, nella periferia
cittadina, un automobilista si è visto venire contro la sua auto e sbattervi
un grosso uccello. Immediatamente è sceso pensando forse di aver investito
un fagiano.
E, invece, con sua grande sorpresa si è accorto che era un rapace. Di lì a poco, sulla strada, è passata una pattuglia della stradale e dopo aver accertato di che razza di animale si trattava, un barbagianni, riconosciuto come specie in estinzione, il conducente dell’auto, non sapendo che decisione assumere, ha preso l’animale, dopo averlo sistemato su una scatola, e lo ha portato al pronto soccorso. Figurarsi la sorpresa degli operatori che facevano il turno di notte quando, attorno alle 5, si sono visti scaricare il "ferito" le cui condizioni sono apparse subito gravi. Così si è arrivati alla decisione di interpellare il veterinario dell’Asl. Ma questi avrebbe risposto che il caso non rientrava nelle sue competenze e non sarebbe potuto intervenire. Così le ore sono passate e si è arrivati al mattino, quando è stato chiamato il Centro recupero animali selvatici di Falconara mentre il barbagianni, piuttosto malconcio, è rimasto chiuso nello scatolone, dove erano stati praticati alcuni fori per far passare l’aria, in un angolo del pronto soccorso. Attorno alle 11 la bestiola è stata presa in custodia da Maurizio Bernacchia di "Blu", pubblica assistenza di Falconara, direttamente dalle mani degli infermieri Paola Paolucci e Antonio Taffi, che hanno provato a dare un po’ di... conforto al barbagianni apparso però in gravissime condizioni tanto da far temere per la sua vita. L’animale, che appartiene alla classe degli uccelli dell’ordine degli strigiformi, famiglia dei titonidi, è un esemplare piuttosto bello, con piume di colore chiaro, dal peso tra i 300 ed i 400 grammi. Le caratteristiche di questo rapace notturno parlano di un aspetto davvero particolare con testa grossa e ampi dischi facciali attorno agli occhi, che sono invece piuttosto piccoli e obliqui, becco allungato e giallastro, zampe piuttosto robuste con dita piumate e umghie robuste. L’animale si trova sia nelle zone di pianura che di collina, in prossimitàÝ di centri abitati. Sicuramente quanto avvenuto la notte scorsa con l’animale portato addirittura in pronto soccorso all’ospedale rappresenta un episodio alquanto singolare. GABRIELE MAGAGNINI |