Vigile ucciso dal Suv, due fermati
Incastrati dal cellulare: sarebbero due rom sinti. Erano al confine con la Francia
L'agente Savarino aveva 42 anni
MILANO - Sono stati fermati a Ventimiglia, al confine con la Francia, due rom di etnia sinti. Sarebbero i responsabili della morte del vigile urbano Nicolò Savarino, 42 anni, travolto e ucciso giovedì pomeriggio da un Suv a Milano, dopo essere intervenuto per fermare la vettura, che aveva ferito un passante. I due rom, dell'83 e dell'85, erano in Liguria con un'auto a loro intestata e sarebbero stati incastrati dalla gabbia del cellulare. Al momento del fermo stavano tentando di varcare il confine con la Francia.
RINTRACCIATO SUV - Un Suv è stato rintracciato nella notte dalla polizia locale a Milano. Il mezzo, che sarebbe il veicolo che ha investito e ucciso l'agente Savarino in via Varè, zona Comasina, è stato trovato intorno alle 4, e corrisponderebbe per segni e numeri di targa a quello che si cercava. Secondo quanto confermato dal comando della Polizia locale di Milano, il Suv, un Bmw X5 targato Milano, è di colore bronzo scuro, un particolare che giovedì sera era stato scambiato per nero o grigio metallizzato nelle testimonianze. Dalle prime informazioni non risulterebbe rubato. Sulla vettura sono state riscontrate tracce di sangue umano e la vernice verde della bici dell'agente. Giovedì pomeriggio, dopo aver travolto il vigile, il Suv è ripartito a tutta velocità e si è dileguato. Savarino è morto poco dopo il suo ricovero all'ospedale Niguarda.
LE INDAGINI - La polizia va cauta e non conferma ancora: «Siamo lavorando su molte autovetture, ma non c'è nulla di confermato né sul possibile ritrovamento del suv né su persone fermate». Ad affermarlo il comandante dei vigili urbani di Milano, Tullio Mastrangelo, che smentisce così le voci di un possibile ritrovamento dell'auto. «Stiamo facendo molti riscontri e tutta una serie di indagini -spiega perché abbiamo purtroppo pochi punti da cui partire. Le indagini le conduciamo noi, aiutati da Polizia e Carabinieri, ma restano di nostra competenza. Purtroppo non abbiamo ancora in mano elementi per poter dire di aver rintracciato il suv così come non è vera la notizia del fermo di due persone avvenuto a Ventimiglia». Anche l'assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli ha dichiarato al Tgcom24: «Smentisco categoricamente il fermo. Sono da ieri sera con il comandante e il nucleo che sta operando. Abbiamo alcune piste su cui stiamo lavorando ma non abbiamo ancora nessuna certezza nè abbiamo fermato delle persone».
LA DINAMICA - Una chiamata di un cittadino, nel tardo pomeriggio di giovedì, segnala la presenza in un parcheggio di un camper abitato da alcuni sinti italiani. Due vigili si presentano per un controllo, dal mezzo scende un uomo con una stampella. In quel momento passa un'auto che colpisce di striscio l'uomo. Uno degli agenti fa in tempo a mettersi per traverso per impedire all'auto la fuga. Il conducente lo centra in pieno e lo trascina per circa duecento metri.
SUL POSTO - Sul posto sono subito giunti l'assessore alla Sicurezza Granelli e il comandante dei vigili urbani Mastrangelo. Sconvolto l'assessore ha dichiarato: «Voglio dare la solidarietà alla famiglia del nostro vigile e a tutto i suoi colleghi che ogni giorno svolgono il loro lavoro con dedizione mettendo a rischio la propria vita». Sul posto il sindaco di Milano Pisapia che ha detto: «Il colpevole non resterà impunito, è un fatto inammissibile».
REAZIONI - Il presidente della Provincia Podestà ha dichiarato «Esprimo il più profondo cordoglio e mi stringo affettuosamente ai familiari del vigile urbano che, nell'espletamento del proprio dovere, è rimasto vittima di un gesto criminale, folle e sconsiderato». Il responsabile sicurezza del Pd Emanuele Fiano ha detto : «Così come viene raccontato l'episodio sembrerebbe l'ennesima testimonianza di una violenza urbana inspiegabile e di cui siamo testimoni troppe volte».
da Corriere.it