Il fratello dell'agente della Polstrada ferita: «E' viva per miracolo»
ROMA - «Mia sorella è stata miracolata, ha visto la morte in faccia. Ora sta riposando e non ci ha raccontato nulla di quello che ha visto». Lo ha detto il fratello di Rosita Donati, l'agente della Polizia stradale rimasta ferita nell'incidente della scorsa notte a Roma in cui sono morti cinque ragazzi ventenni. Donati, anche lui poliziotto, ha fatto visita alla sorella, insieme alla madre, nel reparto grandi ustionati e chirurgia plastica dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma.
«Ha chiesto notizie del suo collega, non so se sa dei ragazzi morti, noi non le abbiamo detto nulla. Lei non ricorda nulla - ha detto poi il fratello Luca, 44 anni, in polizia da 13 come la sorella -. Le ho dato un bacio e le ho stretto una mano, non abbiamo affatto parlato della dinamica dell'incidente. Ero in turno di notte quando è successo. Il nostro pensiero va a quei cinque ragazzi, è una disgrazia enorme». L'agente della polizia stradale ferita nell'incidente in cui sono morti cinque giovani la scorsa notte a Roma è ancora sotto shock, come ha riferito lei stessa a parenti e colleghi, che le hanno fatto visita. Rosita Donati, assistente semplice come l'altro collega ferito, si trovava all'esterno dell'auto di servizio ferma sulla corsia d'emergenza del Grande Raccordo Anulare quando il camion l'ha investita dopo aver travolto la macchina in cui si trovavano i cinque giovani. Entrambi gli agenti si trovavano all'esterno della vettura, secondo quanto si apprende da fonti della Polstrada
da amicipolstrada.blogspot.com