Lecce
Da una denuncia Unipol partono le indagini condotte dalla Polizia Stradale su falsi incidenti: 17 indagati
(ASAPS) Tutto è iniziato con una denuncia da parte della Compagnia assicurativa Unipol che evidentemente aveva visto giusto: qualcosa negli incidenti stradali e nei conseguenti rimborsi non andava bene.
Così il PM Antonio Negro ha dato inizio alle indagini, condotte dalla Polizia Stradale, che hanno portato alla scoperta di una vera e propria associazione a delinquere che aveva studiato un sistema per truccare i rimborsi delle assicurazioni
Il percorso illegale vedeva coinvolti diversi professionisti dei più svariati settori (avvocati, periti, liquidatori, medici, carrozzieri, ecc.), che lavoravano insieme e con l’unico scopo di falsificare la verità per gonfiare i rimborsi assicurativi con danni simulati o gonfiati.
Praticamente l’associazione a delinquere aveva messo in piedi la filiera completa per arrivare al rimborso assicurativo senza bisogno di sperare nella benevolenza di nessuno, ma confidando nella malafede di tutti quelli coinvolti.
Evidentemente si partiva dal falso incidente, il medico senz’altro certificava un infortunio inesistente, così come il carrozziere raddrizzava lamiere non piegate e il perito accondiscendente valutava in maniera esagerata il danno che il liquidatore non esitava a pagare: il gioco era fatto.
Ma non hanno fatto i conti con una controparte impegnata economicamente (Unipol) e sulla costanza investigativa della Polizia Stradale, chiamata nell’opera certosina di svolgere indagini accurate.
All’inchiesta, vista la portata e il numero delle persone coinvolte, è stata concessa una proroga di alcuni mesi, ma sul tavolo del pm ci sono già i nomi di 17 indagati per associazione a delinquere e truffa. (ASAPS)