Milano
L'ultimo saluto a Nicolò Saverino
La commozione di tutta la Polizia Locale e di tanti cittadini
Alzata mattutina per essere a Milano in tempo per l'ultimo saluto a Nicolò. Alle 10 in piazza del Duomo, splendida al sole come a volte il sole sa splendere persino a Milano. Già cominciava ad arrivare molta gente. Tantissimi i colleghi milanesii, ma c'era la Polizia Locale di mezza Lombardia, parecchi con le uniformi anche di comuni lontani e di altre regioni. Cinque agenti della Polizia Locale di Bologna erano in divisa sullo stesso mio treno.
Piazza numerosa, ma silenziosa, alle 11 meno dieci arriva il carro funebre scortato nell'ultimo tratto da due "Ghisa" in splendida alta uniforme, precedevano e affiancavano l'auto con il feretro 10 agenti in bicicletta, la stessa bici di colore bianco e verde che cavalcava Nicolò quella maledetta sera del 12 gennaio scorso.
All'ingresso del feretro accompagnato dai familiari in Duomo, lo attendevano tre ufficiali della Polizia Locale milanese, di cui uno reggeva il cuscino di raso rosso sul quale era appoggiato il berretto bianco di Nicolò, poi un folto picchetto di suoi colleghi e un altro schierato più avanti con un Carabiniere e un agente della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
Navate pienissime di gente, autorità civili e militari schierate. In prima fila il sindaco Pisapia e il comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo, il questore Marangoni, il prefetto Lombardi, il capo dei Carabinieri, l'assessore Maran, il presidente del Consiglio regionale Boni E poi un mare di berretti bianchi nella chiesa insieme a tanta gente comune di Milano.
Monsignor De Scalzi nella sua omelia ha ricordato che «tutti noi abbiamo molto da imparare dal dono della vita di Nicolò, vigile di quartiere». Ha parlato di «un gesto criminale» che ha provocato «un dolore grande e incomprensibile». «Nicolò - ha detto il vescovo nella sua omelia - con dignità, indossava una divisa particolare, quella del vigile di Milano. Non la portava sentendosi sopra agli altri cittadini, ma al servizio di essi: questo ha fatto di lui una persona comune, ma non una persona qualunque. L'ha dimostrato fino in fondo, intervenendo in difesa di chi era in difficoltà, in quella circostanza che poi lo ha portato alla morte».
All'uscita del feretro un lungo e liberatorio applauso della folla. Improvvisi hanno riecheggiato alcuni trilli di fischietti, erano i colleghi di Nicolò per un saluto da "Vigile a Vigile".
Infine 8 motociclisti della Polizia Locale di Milano lo hanno scortato per l'ultimo viaggio. La salma verrà portata in Sicilia, a Campobello di Licata, paese di cui l'agente era originario.
Buon strada Nicolo.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
Gentile Presidente Giordano Biserni, pregiatissimi signori Collaboratori di redazione, nel giorno in cui la natìa terra di Sicilia accoglie le spoglie mortali del mio collega il Vigile Urbano di Milano NICOLO’ SAVARINO, voglio ricordarlo con queste poche righe:
Il tuo sangue versato sull’asfalto da uno spietato criminale
costituisce per noi tutti tuoi colleghi
un serio monito ad essere piu’ uniti e solidali
affinchè simili atrocità non si debbano più ripetere.
Il tuo sacrificio ci rende fieri di appartenere allo stesso corpo
e onorati di indossare la medesima divisa.
Grazie Nicolo’.
Marino Miccoli
agente istruttore della Polizia Locale
di SOVICO / MACHERIO (MB)