DALLA
SPAGNA
I suini in prima classe |
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I
maiali non hanno preso il comando delle operazioni come nella "Fattoria
degli animali" di George Orwell, ma hanno da sempre alcuni esseri
umani dalla loro parte, pronti a combattere per tutelare i loro diritti.
Anche per garantire il benessere di questi animali durante il trasporto
su strada.Questo uno degli argomenti principali che si trovano nelle pagine
della rivista spagnola Transporte Mundial. Alcuni gruppi di pressione,
animalisti e ambientalisti, sono pronti, ancora una volta, a dare battaglia
per migliorare le condizioni di vita degli animali sui camion. Due le
questioni in gioco: lo spazio vitale garantito e il tempo trascorso a
bordo del camion.
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L’Unione
Europea sembra voler prendere in considerazione le loro richieste ed è
pronta a dare un giro di vite alla normativa attuale, per rendere sempre
meno dura la vita dell’animale "pendolare".I trasportatori contestano,
sottolineando come le regole, già inasprite di recente, hanno prodotto
una chiara riduzione di competitività dei trasportatori comunitari
rispetto a quelli non comunitari. Il settore si è, comunque, adeguato
in passato, ma non accetterebbe ora un’ulteriore stretta.La questione
più generale in gioco, come è evidente, riguarda gli standard
che l’Unione Europea richiede ai trasportatori degli stati membri, senza
però essere in grado di ottenerli anche da quelli extracomunitari.
L’attuale preoccupazione della Commissione Europea è proprio quella
di riuscire a raggiungere questo obiettivo senza venire accusata di impedire
il libero commercio. Il compito, già difficile, diventa quasi impossibile
visto il desiderio dell’UE di estendere le nostre norme al resto d’Europa,
senza firmare, come contropartita, alcun accordo commerciale. Al contrario,
mettere in difficoltà gli allevatori e i trasportatori di questi
paesi finirebbe per mettere in difficoltà il settore, facendo impennare
i prezzi, come teme il ministro dell’agricoltura spagnolo, Miguel Arias
Canete. La normativa attuale consente di trasportare i maiali per 24 ore.
La nuova proposta dell’UE è quella di ridurre a otto ore il trasporto,
con una pausa di sei ore in sosta con gli animali a bordo dei mezzi. I
trasportatori, invece, ritengono la normativa vigente già sufficiente
e imputano le proteste di alcuni gruppi di pressione alla saltuaria applicazione
della stessa. La proposta che rilanciano a Bruxelles è quella di
mantenere l’attuale regolamentazione, migliorando però i controlli,
e incentivando la formazione dei responsabili che hanno a che fare con
gli animali nelle delicate fasi di carico e scarico.
(da "Uomini e trasporti" n. 186) |