Sabato 23 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Animali 31/01/2003

Treviso - “Due agenti morirono per colpa di un cane”

da "La Tribuna di Treviso" del 31-01-03
“Due agenti morirono per colpa di un cane”
La perizia mette fine ad un vero e proprio giallo. LunedÏ l’appello

s.t.
E’ un po’ meno giallo, il giallo sulla morte dei due poliziotti finiti fuori strada il 26 novembre ’98. La perizia dell’ingegner Pierluigi Zamuner, disposta dalla Corte d’Appello di Venezia, ha confermato che a provocare l’incidente è stato un cane. Quel pastore tedesco la cui carcassa è stata al centro del processo di primo grado finito con la condanna per omicidio colposo del proprietario dell’animale, il villorbese Corrado Pavan. La difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Murgia, aveva appellato la sentenza del tribunale di Treviso e lunedÏ si terrà l’udienza davanti ai giudici lagunari. Che ascolteranno la parti sull’incidente in cui persero la vita Marco Cescato, 30 anni di Feltre e Adriano Vanzella, 44 anni di Santa Lucia di Piave. I due agenti della Stradale avevano ricevuto una segnalazione dalla centrale e stavano correndo in soccorso di un motociclista, alla rotonda di Silea. Sul rettilineo della Pontebbana qualcosa tagliò la strada alla vettura che si schiantò prima contro un albero, rimbalzando poi contro un secondo platano. Dopo il sinistro scattarono le ricerche di quell’ostacolo che aveva provocato l’uscita di strada dell’Alfa 155: i vigili urbani trovarono lungo il ciglio una carcassa di cane, il pastore tedesco di Pavan. La difesa sostenne che non era stato l’animale ad aver causato l’incidente e il consulente di parte affermò che i peli presenti sulle ruote erano incastrati dalla parte del bulbo e non viceversa: insomma erano stati inseriti successivamente. Questa tesi non convinse il giudice di primo grado che condannò a 8 mesi il proprietario dell’animale. LunedÏ ci sarà l’udienza di appello durante la quale verrà discussa la relazione dell’ingegner Zamuner: “La presenza del cane all’interno della sede stradale - ha affermato il perito - ha innescato la reazione istintiva di Vanzella che nel tentativo di evitare l’urto ha frenato e sterzato”. L’urto con il platano, ha affermato il perito, avrebbe potuto essere evitato se l’auto non avesse superato i 70 chilometri orari. L’Alfa correva invece a 123 chilometri orari: i poliziotti erano stati allertati per un intervento e si stavano precipitando nel luogo segnalato.
Venerdì, 31 Gennaio 2003
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK