SONO
STATI BEN 130 MILA GLI ANIMALI ABBANDONATI NELL’ESTATE 2002.
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Il
monitoraggio dell’associazione animalista Peta svolto su 95 canili italiani
fa emergere i dati del tragico record negativo per l’abbandono di cani
e gatti nell’estate 2002: quota 130 mila, con un aumento del 20% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno. Senza considerare poi che gli incidenti
stradali legati direttamente o indirettamente all’abbandono di un cane
o di un gatto sono ogni anno almeno 4.000, con una media di 400 persone
ferite e 20 morti. Senza dimenticare poi che un animale abbandonato é
destinato ad una vita di stenti in strada, nei canili o, peggio, a morire
di fame o nei combattimenti clandestini di animali. L’associazione, rivela
poi quelle che sono state evidenziate come le quattro cause principali
dell’abbandono:
- in Italia l’animale é ancora ’vissuto’ come un problema e sono pochi gli alberghi, le spiagge e i ristoranti che accettano la presenza di animali domestici; - la cattiva abitudine dei genitori di regalare cuccioli ai figli durante l’anno solo per soddisfare piccoli capricci e senza tenere conto dell’impegno e degli spazi richiesti dall’animale; - la scarsa applicazione, da parte dei Comuni, della legge 281/91 sul randagismo che prevede la sterilizzazione, il tatuaggio e l’anagrafe canina; - le multe irrisorie per chi abbandona un animale. Attualmente, infatti, il codice penale punisce l’abbandono di animali con la sola contravvenzione da 1.000 a 5.000 euro. |