VIABILITA' ITALIA : NON METTERSI IN VIAGGIO VERSO IL CENTRO
Il centro Viabilità Italia del Ministero dell'Interno invita "gli automobilisti ed i conducenti professionali a non mettersi in viaggio verso l'area del Centro Italia" a causa delle nevicate che oggi riguarderanno prevalentemente il Lazio, parte delle Marche, l'Abruzzo, il Molise ed una parte della Campania. Al momento i riflessi della perturbazione sulla viabilità autostradale stanno causando sulla A14 neve tra Cattolica e Termoli e tra San Severo e Cerignola: i veicoli commerciali vengono fermati tra Loreto ed Ancona Sud in entrambe le direzioni; in direzione sud tra Val Vibrata e Giulianova; in direzione nord tra Foggia e San Severo; inoltre, per il recupero di materiale sulla carreggiata è chiuso il tratto tra Pescara ed Ortona.Sulla A24-A25 neve su tutta l'autostrada A24 tra Vicovaro Mandela e Teramo e l'autostrada A25 tra Torano e Pescara; per questo motivo in A24 i mezzi pesanti, in direzione Roma, vengono accumulati all'altezza della barriera di Teramo, mentre quelli diretti a L'Aquila nei pressi di Castel Madama; per l'A25, invece, il punto di fermo per i veicoli diretti a Roma è all'altezza di Villanova. Sull'A1 neve tra Roma Sud e Ceprano: i conducenti dei veicoli commerciali sono fermati in autostrada in direzione sud tra Valdichiana e Chiusi e tra Roma Nord e Roma Est. Verso nord, invece vengono deviati in uscita a Capua per proseguire lungo la viabilità ordinaria.
L'itinerario consigliato per raggiungere il Lazio è: Capua-SS 7 variante Garigliano-strada litoranea Terracina-Sperlonga-Gaeta-Formia-SS Flacca-7 bis Appia, per rientrare in autostrada a Roma. Sull'A16 neve lungo tutta la tratta, dove la circolazione dei mezzi pesanti viene interdetta anche dai caselli di accesso. Neve anche sul Raccordo Salerno-Avellino, dove il traffico è bloccato in direzione sud in località Atripalda e sono in atto operazioni di controllo per l'equipaggiamento (pneumatici invernali o catene da neve). Per quanto riguarda la viabilità ordinaria, in Emilia Romagna resta chiusa la SS3bis/E45 tra Canili e Borrello in entrambe le direzioni. Chiusa in Molise la SS158 dal km 7,2 al km 16 per forte nevicata.
Prima neve anche a Roma. Dall’una di notte, come riferisce la Protezione Civile della Capitale, ha nevicato nella zona nord, dapprima a Cesano (dove sono caduti fino a 5 centimetri di neve) alle porte di Roma, poi più verso il centro città nel quadrante nordest, sulla Cassia Bis, Pietralata, Tor Bella Monaca, Tor Vergata, Tiburtina e Bagni di Tivoli. Secondo le previsioni da questa sera dopo le 23 la neve dovrebbe cadere su tutta la città, per farsi intensa e attecchire al suolo nella notte tra oggi e domani.
Tra oggi e sabato potrebbero cadere sulla Capitale fino a dieci centimetri di neve mentre le temperature, nei prossimi giorni, potrebbero scendere fino a -10. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha così deciso di sospendere le lezioni per oggi e domani, anche se le scuole resteranno aperte. La neve continua a cadere senza sosta da ore nel frusinate e a Fiuggi il manto bianco raggiunge ormai i trenta centimetri.
I disagi sono pesantissimi. Secondo l’Anas la circolazione è «difficile» in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. In molti casi, sottolinea la società, i problemi sono stati provocati da camion sopra le 7,5 tonnellate che non avevano i pneumatici da neve o le catene. Problemi ancora maggiori sulla rete ferroviaria, dove sono stati cancellati a seguito dell’applicazione del ’piano nevè almeno una cinquantina di convogli nazionali, tra Alta Velocità, Eurostar, Intercity e Intercity notte. Solo in Piemonte sono saltati 330 treni, in Emilia Romagna viaggia la metà dei treni programmati e i due convogli bloccati per tutta la notte in provincia di Forlì - l’Es 9823 Milano-Pescara e l’Es 9829 Milano-Ancona - con centinaia di persone a bordo, sono arrivati a destinazione con oltre 12 ore di ritardo.
Una situazione «inaccettabile» secondo l’assessore ai trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri che ha definito lo sforzo di Fs «non sufficiente a garantire un livello accettabile di qualità». Anche la Regione Liguria si scaglia contro Fs denunciando l’azienda per «i disservizi del trasporto e i disagi subiti dagli utenti» nella giornata di ieri: «per mancanza di mezzi, personale e risorse - sostiene la regione guidata da Burlando - non sono stati in grado di gestire un’emergenza annunciata con cinque giorni d’anticipo». Denuncia che l’Idv vuole portare in Parlamento. Ieri Trenitalia ha fatto sapere con una nota «che ci sarà il rimborso integrale del biglietto per chi ha rinunciato a partire e indennità di ritardo per chi è giunto a destinazione con oltre 60 minuti. In più tutti i passeggeri arrivati a destinazione con ritardi maggiori di 4 ore avranno diritto ad un indennizzo pari al 100% del prezzo del biglietto».
La Toscana è invece in ginocchio a causa della mancanza di elettricità. La rete ieri è andata in tilt e stamane ci sono ancora un migliaio di famiglie senza corrente elettrica nel Senese. L’Isola di Gorgona, dove c’è un penitenziario, è rimasta al buio e al freddo per un’intera giornata dopo che un albero, alle 4 di mercoledì mattina, si è abbattuto su una linea elettrica lasciando detenuti e agenti della Penitenziaria senza corrente. Sulla terraferma, però, non andava meglio. «Stiamo vivendo una situazione drammatica: nei nostri comuni mancano luce e acqua. Non possiamo scaldarci e le scorte alimentari cominciano a scarseggiare» hanno raccontato ieri il sindaco di Monticiano, Mauro Cencioni, e quello di Chiusdino, Ivano Minocci.
Stessa situazione nei comuni di Chiusi, Redda in Chianti, San Casciano dei Bagni e Castellina in Chianti, tanto che il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, ha chiesto all’Enel di assumersi le sue responsabilità: «È inaccettabile che ancora oggi, dopo oltre 36 ore, ci siano paesi interi e migliaia di persone costrette in casa senza energia elettrica e al freddo». Enrico Rossi, presidente della Regione, è stato lapidario: «Il vero disastro lo si è avuto a causa dell’Enel. Anche se non ho competenze dirette, faremo un tavolo regionale con i Comuni. Vogliamo mettere l’Enel in un angolo e costringerla a darci delle risposte». Secca la replica di Debora Stefani, responsabile regionale della società: «Le situazioni più critiche e di disagio sono avvenute in punti difficili da accedere. Siamo intervenuti con la massima rapidità possibile». Intanto si lavora per ripristinare l’energia.