Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 06/02/2012

La grande neve
La Polizia Stradale fa la sua parte anche nelle occasioni di emergenza con aiuti a una bimba in crisi respiratoria, a una  donna incinta e a un anziano rimasto isolato nell’auto fuori strada

(ASAPS) Sognato, invocato, cercato per sconfiggere il rischio siccità, fatto è che l’inverno si è presentato con tutta la sua maestosità e ora comincia l’opera demolitoria di conta dei danni e rimbalzo delle responsabilità da un ufficio all’altro, da un sindaco alla Protezione Civile, da un’amministrazione al singolo cittadino che non collabora.
Fuori da questa mischia una truppa silenziosa, quella degli appartenenti alle varie forze di Polizia o dei Vigili del Fuoco ed Esercito che, “armi in spalla” (pale, lame o competenza sulla viabilità) riescono a distinguersi sempre per dedizione e professionalità.
Vogliamo infatti riportare alcuni episodi dei tanti accaduti in questi giorni freddi e frenetici, dove la lucidità spesso ha lasciato il posto all’angoscia e alla paura, dove il timore di non farcela ha prevalso sulla certezza che qualcuno comunque vigila quotidianamente sulle nostre strade.
Il primo episodio è ambientato a Roma e vede protagonista una pattuglia della Polizia Stradale che è riuscita a soccorrere una bambina con difficoltà respiratorie trasportandola in ospedale per le cure necessarie, e una volante che ha trasportato una donna incinta all'ospedale Gemelli per dare alla luce al bambino.
Questi episodi si sono evidenziati in un contesto di oltre 9000 chiamate al 113 come quelle, appunto, della madre della piccola di appena 13 mesi in difficoltà respiratorie che era rimasta bloccata nel traffico.
Nella disperazione la donna ha chiamato il numero di soccorso e una pattuglia della Polizia Stradale ha fatto il resto affidando alle cure dei sanitari la piccola che, ora, è fuori pericolo.
Altro episodio come quello accaduto a Roma,  sempre con una donna in dolce attesa come protagonista, si è verificato a Montaquila in provincia di Isernia.
Una venticinquenne di colore viaggiava su un autobus di linea e, nel tratto molisano del percorso da Pescara a Napoli, il mezzo si ferma per la troppa neve. Evidentemente i tre gemelli che la donna portava in grembo non hanno ritenuto di dover (o poter) aspettare altro tempo e, infatti, si rompono le acque a conferma dell’imminente parto.
Immediata la richiesta di soccorso al 118 i cui mezzi, però, non riescono a portarsi sul luogo. La pattuglia allertata della Polizia Stradale, invece, riesce nell’impresa e caricata la donna sulla volante, riescono a trasportarla fino alla località di Roccaravindola, dove un’autoambulanza la trasporta in ospedale.
La donna partorisce in tutta tranquillità i tre gemelli che, assieme alla mamma, godono di ottima salute.
Ultimo episodio è accaduto a una pattuglia della Polizia Stradale che transitava lungo la SS 33 in direzione Adria per controllare la situazione del traffico.
Le condizioni meteorologiche informavano di disagi per quanti transitavano e, infatti, la pattuglia incontrava alcune macchine uscite di strada con i conducenti già usciti dalle stesse per cercare riparo.
Non così per un anziano settantenne che era rimasto all’interno della propria auto uscita di strada e rimasta adagiata con il posteriore in un fosso fortunatamente quasi privo di acqua.
Immediati i soccorsi al povero guidatore che da oltre un’ora aspettava qualcuno che lo facesse uscire da quella che stava diventando una trappola di ghiaccio.
Questi, come dicevamo, sono solo alcuni episodi occorsi in questi primi giorni di vero inverno che, come al solito, hanno mostrato “il re nudo”, dove il re è questa società civile, automatizzata, progredita e informatizzata che riesce a sapere in anticipo l’ora esatta della perturbazione ma non riesce a stropicciarsi le mani per inforcare silenziosamente una pala per spalare la neve, preferendo, il più delle volte (ma fortunatamente non è una costante), inveire e maledire questo o quello.
“Il re è nudo” ma le forze di polizia, come al solito, sono ben vestite “dei panni che sono soliti portare”: competenza, professionalità, abnegazione ed altruismo… e ci scusi Francesco Guccini per la citazione (L’avvelenata – 1976), ma qua è tutto bianco e la memoria fa scherzi strani.
Alla prossima perché di episodi ne avremo senz’altro altri da raccontare... di tutte le forze di polizia “per chi vuole ascoltare…” (sempre Guccini). (ASAPS)

 

 

 


 

Lunedì, 06 Febbraio 2012
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK