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Rassegna stampa alcol e guida del 29 dicembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


IL GAZZETTINO (Padova)

L’altra sera un ventisettenne moldavo residente in città è stato intercettato da una pattuglia della Polstrada all’altezza del casello di Padova Est

Ubriaco in bici contromano in autostrada

Denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza e multato di 500 euro per una serie di infrazioni

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(E.L.C.) Quando gli agenti lo hanno visto non credevano ai loro occhi. Quello che, lentamente, stava andando incontro alla loro auto era un ragazzo in sella a una bicicletta. Nulla di strano se si fosse trattato di una qualunque via cittadina. In questo caso, però, il ciclista stava pedalando contromano sulla trafficatissima A4. Appena lo hanno bloccato, i due poliziotti sono stati investiti da un’alitata che lasciava pochi dubbi sulle condizioni psico-fisiche del ciclista. La conferma è arrivata dopo l’esame con l’etilometro. Sono cosÏ scattate un paio di multe salate e una denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza.

Sono le 19 di martedÏ quando la pattuglia della polizia stradale è ormai a poche decine di metri dall’uscita di Padova Est. Gli agenti hanno finito il turno di servizio e stanno rientrando in caserma. Ma ecco la sorpresa. A cavallo della linea che delimita la corsia di emergenza c’è un ragazzo in sella a una bicicletta che sta andando verso Padova Ovest. Il ciclista sta barcollando pericolosamente, se finisse in mezzo alla carreggiata potrebbe accadere una tragedia.

Gli agenti accendono i lampeggianti e immediatamente raggiungono il ragazzo fermandolo. Si tratta di un moldavo ventisettenne, B.I., che è regolarmente residente a Padova. Viste le sue condizioni, i poliziotti lo hanno sottoposto all’esame dell’etilometro. Lo straniero aveva un tasso di 1,26 quando il massimo consentito per condurre un mezzo, qualunque esso sia, è di 0,50. Al ventisettenne sono state poi elevate due contravvenzioni per violazione al codice della strada: per aver viaggiato contromano e per essere entrato in autostrada con una bicicletta. In tutto circa 500 euro.

 

TGCOM

Usa, baby sitter fa ubriacare bimbo

Anche l’uomo era sbronzo: arrestato

 

Era stato chiamato per accudire due bambini di due e tre anni, a Patchogue, nello Stato di New York. Invece un baby sitter di 37 anni è stato incriminato con due accuse per aver causato danni alla salute di uno dei due bimbi, trovato ubriaco nella casa insieme al fratellino, sobrio, e all’accusato, completamente sbronzo. Juan Reyes è stato arrestato da due vice-sceriffi che erano andati a chiedere informazioni.

Attraverso una finestra gli agenti hanno visto l’uomo e il bambino in evidente stato di ebbrezza. I due piccoli erano stati affidati al baby sitter dai loro genitori per poter andare in ospedale dove la donna doveva partorire. I vice-sceriffi hanno visto il fratellino minore che aveva difficoltà a stare in piedi, aveva gli occhi iniettati di sangue, emanava un forte odore di alcol ed appariva in stato letargico.

Anche l’uomo era in preda a un forte stato di ebbrezza e cosÏ per i rappresentanti delle forze dell’ordine non è stato difficile capire cosa era successo in quella casa (*).

 

(*) Nota: questo è un caso estremo, ma di bambini costretti ad assumere alcol ad età ancora inferiore ai due anni è pieno il nostro paese. Basti pensare alle donne che, irresponsabilmente (e spesso mal consigliate), bevono vino, birra o altri alcolici in gravidanza e in allattamento: l’alcol passa dritto al feto o al bambino, creando gravi pericoli per la sua salute.

IL GAZZETTINO (Pordenone)

SICUREZZA

Botti vietati tra la gente, multe a chi rompe bottiglie

Polizia e carabinieri hanno già ricevuto gli ordini per la notte di San Silvestro in piazza XX Settembre. La loro sarà una presenza massiccia, ma discreta. Alcuni saranno in divisa, altri, invece, in borghese per poter controllare tutti i movimenti. Come sempre i controlli saranno effettuati con la massima discrezione, ma è comunque rassicurante sapere che almeno una quindicina di agenti delle forze dell’ordine sorveglieranno la piazza dove si terranno gli spettacoli. Oltre ai compiti di pubblica sicurezza poliziotti e carabinieri vigileranno anche su tutti i fatti "anomali" che possano verificarsi quella sera. Borse e oggetti abbandonati a terra saranno subito controllati e particolare "riguardo" sarà affidato per eventuali ubriachi che arrecano disturbo.

Ma in piazza ci saranno anche i vigili urbani del capoluogo, compreso il comandante Arrigo Buranel. Per l’occasione saranno rinforzate le pattuglie: la notte di San Silvestro saranno ben sei quelle in servizio e a una certa ora confluiranno in piazza. Ma non è tutto. I vigili urbani avranno anche il compito di vigilare sino alla fine della festa per evitare - come è accaduto la notte di Natale - che la piazza si trasformi in una discarica con bottiglie e bicchieri rotti, carte di ogni tipo a terra e che addirittura vengano rovesciati i bidoni dell’immondizia. Gli agenti della polizia municipale, infine, a fonte di una ordinanza del 1990, potranno multare quanti tireranno petardi in mezzo alla folla (è assolutamente vietato) e quanti romperanno volontariamente bottiglie di vetro.

In piazza ci sarà poi un’ambulanza sempre pronta all’evenienza con i volontari della Croce rossa che gireranno tra la folla. è anche previsto un drappello della protezione civile. Tutto è pronto, dunque, per trascorrere San Silvestro nel modo più sicuro possibile. Appuntamento in piazza già alle 21.30. Idf

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IL MESSAGGERO (Abruzzo)

Sedici anni, muore tornando dal pub

L’auto ha carambolato dopo un sorpasso, finendo contro un muro

di BRUNELLA FRATINI

Si allunga, e nel modo più crudele, la scia di sangue sulle strade della provincia. L’ultima vittima è un adolescente di Capagatti. Aveva quasi sedici anni Edoardo Di Meo, lo studente del liceo scientifico "Leonardo da Vinci", che ha perso la vita in un tremendo incidente avvenuto intorno alle undici di martedÏ sulla statale 602 a Villanova. Era una promessa del basket pescarese, che ora piange il giovane campione dell’Amatori Pescara. E’ la terza di una serie di sciagure stradali che in tutta la provincia stanno funestando i giorni delle feste di fine anno.
Un finale terribile per una serata iniziata con una birra al "Dany’s" pub di Villanova (*). Edoardo era con due amici, anche loro coinvolti nell’incidente. Viaggiavano insieme su una Volkswagen Jetta guidata da Rinaldo Di Meo, il più grave dei feriti, vent’anni e anche lui di Cepagatti, che nonostante il cognome non ha legami di parentela con la vittima. L’imprevisto su un tratto rettilineo che segue l’ingresso dell’autostrada: in fase di sorpasso l’auto ha iniziato a carambolare sull’asfalto fino ad invadere l’altra corsia di marcia. Dopo aver pattinato per diversi metri la macchina ha terminato la folle corsa toccando un muretto e poi capovolgendosi.
Tremendo lo scenario che si è presentato ai soccorritori giunti sul luogo dell’incidente. Insieme ei carabinieri di Pescara sono arrivare le ambulanze del 118. Un tappeto di vetri infranti e il mucchio delle lamiere accartocciate rendevano quasi irriconoscibile l’abitacolo l’auto, dal quale non è stato semplice estrarre i tre ragazzi. Gli operatori del 118, con l’ausilio dei vigili del fuoco, tra mille difficoltà hanno estratto da qual restava dell’auto prima Edoardo, per il quale non c’era però più nulla da fare, poi gli altri due.
Sono sembrate subito gravi le condizioni di Rinaldo Di Meo ora ricoverato nel reparto di chirurgia dell’Ospedale di Pescara dopo aver subito due interventi chirurgici. Meno preoccupanti quelle del terzo giovane di Cepagatti coinvolto nell’incidente, Gabriele Marinelli, anche lui ricoverato in seguito alla frattura del femore. Difficile stabilire cosa abbia fatto perdere il controllo dell’auto al conducente, forse il fondo stradale bagnato, l’alta velocità, il cattivo stato degli pneumatici o una manovra azzardata, tutti elementi che ora sono al vaglio degli inquirenti. Nel giro di poche ore la notizia del terribile incidente e della morte del ragazzo si è diffusa in contrada Cantò di Cepagatti, zona di residenza dei tre amici, e poi in tutto il paese nel quale le famiglie dei ragazzi sono molto conosciute.
Soprattutto il padre di Edoardo, Domenico Di Meo, un geometra con un avviato studio tecnico in paese, è un volto familiare per molti cittadini di Cepagatti, ma anche tra i compagni di squadra di basket "Amatori Pescara" nella quale giocava il figlio e della quale era un accanito sostenitore. "Il padre era veramente legato a Edoardo e alla nostra squadra, ci seguiva in tutte le partite e non perdeva nemmeno un allenamento, è terribile quello che sta provando in questo momento", ricordano alcuni compagni di squadra di Edoardo arrivati in gruppo ieri mattina intorno alle 10 nella camera mortuaria dell’ospedale con le lacrime agli occhi. Indescrivibile lo strazio della madre Cinzia visibilmente sotto shock, chiusa nel suo silenzio e attorno al dolore dei due fratelli di Edoardo di 4 e 13 anni.
Quello di Villanova di martedÏ notte è l’ultimo di una lunga la lista di drammatici incidenti: tre in pochi giorni con due giovani morti e tre feriti in condizioni piuttosto serie. Incidenti che sembrano in aumento nonostante i maggiori sforzi delle forze dell’ordine.
Proprio ieri, tutto il paese di Bussi si è stretto intorno ai familiari di Francesco Salvatori per l’ultimo saluto al trentenne operaio della Solvay, che ha perso la vita nell’incidente di Bussi lunedÏ notte.

 

(*) Nota: non sappiamo se tra le cause di questo incidente ci siano anche le birre bevute al pub.

Ma se fosse vero che questo povero ragazzo non aveva ancora 16 anni, e se fosse anche vero (come scritto nell’articolo) che aveva cominciato la serata con una birra al pub, allora il titolare del locale avrebbe commesso un reato, contravvenendo alla norma del codice penale (articolo 689) che vieta espressamente di somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni.

L’ADIGE

Tumori, un nuovo opuscolo

Fumo e alcol mix micidiale per bocca e gola

è stato presentato ieri a Mezzolombardo, presso la sede della Cassa Rurale, alla presenza degli amministratori della Piana Rotaliana e dell’assessore provinciale alla sanità Remo Andreolli, l’opuscolo sulle neoplasie del cavo orale, ideato dalla Lega Italiana per la lotta ai Tumori, la cui sezione trentina è presieduta dal dottor Mario Cristofolini. La nostra provincia, insieme al Friuli, vanta un primato negativo: infatti il Trentino risulta essere la zona più colpita dai tumori che si generano nel cavo orale. Le cause, stando a quanto argomentato dai dottori Luca Del Dot e Cesare Grandi dell’ospedale Santa Chiara, autori dell’opuscolo, sono da ricercare soprattutto nell’abuso di alcool, in particolar modo di superalcolici (*). Queste neoplasie sono tumori con una prognosi condizionata in buona parte dal ritardo della diagnosi. Ergo, diventa importante porre particolare attenzione sulla prevenzione sia primaria, quindi con l’adozione di comportamenti e stili di vita che mettono al bando il fumo, l’alcool e la scarsa igiene orale che su quella secondaria, che altro non è che l’individuazione delle lesioni in fase iniziale. L’opuscolo, quindi, cerca di incentivare queste due fasi: da un lato informa sulle conseguenze dei comportamenti e degli stili di vita malsani, sopra citati, e dall’altro prepara le persone a rischio, ma anche , e soprattutto, i medici di medicina generale e gli odontoiatri a riconoscere per tempo i sintomi delle neoplasie del cavo orale. "è difficile - spiega sicuro il dottor Grandi - individuare il tumore nelle fasi iniziali perchÈ spesso è accompagnato da periodi di totale assenza di sintomi. Quando, invece, si presenta i primi sintomi la prognosi purtroppo è meno buona". L’opuscolo stampato, al momento, è rivolto soprattutto agli addetti ai lavori. Anche perchÈ contiene immagini molto forti, con esempi chiari di tumori in fase avanzata. "Prossimamente - annuncia Cristofolini - verrà stampato un opuscolo per le persone, più esemplificativo e con esempi meno crudi. E’ importante coinvolgere i medici di medicina generale nella prevenzione". Il sindaco di Mezzocorona, Mauro Fiamozzi, a margine dell’incontro ha sostenuto l’esigenza di organizzare delle serate specifiche sull’argomento coinvolgendo le comunità dei vari paesi. Paolo Segnana, direttore della Cassa rurale di Mezzolombardo (le cassi rurali del Trentino hanno finanziato l’opuscolo) ha invece evidenziato l’importanza di creare un approccio a questi incontri più positivo, non partendo solo dalla negatività della malattia ma invece dalla proposizione di stila di vita sani. Un modo, a suo modo di vedere, per coinvolgere più persone possibile. An.Lo.

 

(*) Nota: non si capisce il perchÈ di questa precisazione: la molecola alcol è uguale in vino, birra e superalcolici, e comporta gli stessi problemi per la salute. Dal momento che le bevande alcoliche più consumate sono vino e birra, si può dedurre che vino e birra sono i maggiori responsabili di tutti i problemi alcolcorrelati, compresi questo tipo di tumori.

IL MATTINO

Cancro, una ricerca riabilita il soli

ROMEO BASSOLI Forse abbiamo esagerato con il proteggerci dal Sole. Il business delle creme solari e la loro pubblicità ci hanno travolto, cosÏ non esponiamo abbastanza la nostra pelle ai raggi solari. Abbastanza, intendiamoci, per ottenere una cosa fondamentale: che il nostro corpo fabbrichi, a partire dalla luce, la vitamina D3, cioè vitamina D allo stato puro, un componente fondamentale per mantenerci in salute. Soprattutto per prevenire il cancro, il cui rischio potrebbe essere, in alcuni casi, dimezzato da un buon uso del Sole. Lo afferma una ricerca condotta da ricercatori dell’Università di San Diego, in California e pubblicato dall’American Journal of Public Health. Lo studio è andato a rivedere i dati di 63 ricerche condotte in quasi 40 anni in varie parti del mondo. Ed è arrivato a una conclusione: l’esposizione ai raggi solari aiuta in maniera decisiva l’organismo umano a combattere l’insorgenza di una lunga serie di tipi di cancro riducendo anche del 50 per cento l’insorgenza di fenomeni tumorali al colon, al seno, alle ovaie e a un’altra trentina di tessuti diversi. Lo strumento attraverso cui esercita questo benefico effetto è la vitamina D che si sviluppa nella pelle. Una sostanza che avrebbe un ruolo positivo nei casi di pressione alta, cardiopatia, diabete, sclerosi multipla. La sua mancanza viene considerata uno dei principali elementi cancerogeni dopo il fumo, l’obesità e l’alcol. Nella loro ricerca, i medici di San Diego affermano che "il diffondersi di una carenza della vitamina potrebbe essere responsabile di diverse migliaia di decessi prematuri ogni anno". Ma perchÈ questa carenza di vitamina D si diffonde? Secondo i ricercatori il guaio è stato fatto dalla nostra paura di scottarci. Troppe creme solari, troppo poco tempo all’aperto, soprattutto per i bambini. Questo vale sicuramente di più per i paesi del Nord del mondo. In Gran Bretagna, ad esempio, i cieli grigi e le corte giornate che si susseguono tra ottobre e marzo mandano almeno il 60 per cento della popolazione (come rivelato da una indagine sanitaria britannica) al di sotto dei livelli minimi di vitamina D che un individuo sano dovrebbe avere nel sangue. Si può tentare di "aggiustare" le cose utilizzando pastiglie da 25 microgrammi, la dose giornaliera necessaria. Oppure approfittare del fatto che questa vitamina può essere assunta anche attraverso alcuni tipi di cibo come il latte o le carote. Ma la dieta non basta: un bicchiere di latte contiene sÏ e no un decimo della quantità giornaliera necessaria. Insomma, è chiaro il messaggio: una abbronzatura ben temperata nasconde un’arma segreta contro la malattia.

IL GIORNALE


Nuovo allarme per Capodanno: fa più male l’alcol dei botti

Ogni anno i telegiornali del 1 gennaio raccontano le conseguenze dei botti esplosi in Italia la notte di San Silvestro: qualche volta ci scappa il morto, di regola molte dita amputate e qualche occhio che non vedrà mai più la luce del sole.

Chi lavora al Pronto Soccorso, in ogni Ospedale del nostro paese, sa bene che in realtà l’emergenza più importante di quella notte è l’alcol: ogni capodanno sono migliaia gli italiani pagano duramente il prezzo degli spumanti (e degli altri alcolici) bevuti: uomini, donne, ragazzini e ragazzine soccorsi in coma etilico, e poi risse, violenze, incidenti stradali sono una drammatica costante, straordinariamente diffusa lungo tutta la penisola.

Tante, purtroppo, sono le ìvittime da alcol passivoî, persone colpite dall’incoscienza e dall’ubriachezza altrui.

In questi giorni ìcaldiî, desidero esprimere pubblicamente la mia gratitudine alle forze dell’ordine, che si prodigano per togliere dalla strada, a tutela della sicurezza di noi tutti, gli irresponsabili che si mettono al volante in stato di ebbrezza.

Alessandro Sbarbada - Mantova

IL SECOLO XIX

Bottiglie in vetro e lattine bandite dal centro cittadino nell’ultima notte dell’anno

IL DIVIETO Da gennaio in vigore ogni sera

La notte di San Silvestro non sarà possibile acquistare bevande in vetro o lattina in tutto il centro cittadino. Il divieto è in vigore dalle 20 del 31 dicembre alle 5 del 1ƒ gennaio e riguarda, oltre ai locali pubblici, anche supermercati e negozi di alimentari. Le zone coinvolte sono quelle del centro storico e di Portoria.
Dal primo gennaio al 31 dicembre 2006, poi, il medesimo divieto di "vendita, somministrazione e consumo di bevande in contenitori di vetro o metallici all’esterno degli esercizi pubblici" sarà in vigore tutti i giorni dalle 20 alle 5. In questo caso, il divieto è circoscritto alle seguenti strade: via Bersaglieri d’Italia, piazza Scalo via Gramsci, piazza Caricamento, piazza Raibetta, via Turati, corso Quadrio sino all’incrocio con via della Marina, via Madre di Dio (sino a via Ravasco), via del Colle, via di Porta Soprana (sino a via Petrarca), piazza De Ferrari, via XXV Aprile, piazza Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, largo Zecca, via Bensa, piazza della Nunziata, via Balbi, salita San Giovanni, piazza della Commenda.
In pratica, si tratta di un’estensione dell’ordinanza del sindaco che vige, da anni, nei fine settimana e solo nei vicoli per scongiurare incidenti legati al dilagare della movida. Sotto accusa, come è noto, sono soprattutto le bottigliette di vetro che in caso di rissa possono diventare armi letali. Come avvenne la notte di Capodanno 2001, quando un extracomunitario uccise con un coccio di bottiglia il ventiduenne Giacomo Reggiani.
"E’ uno sbaglio aver limitato, dopo Capodanno, l’ordinanza solo al centro storico", osserva Giuliano Bellezza, presidente della circoscrizione Centro Est e tra i principali sostenitori della necessità di includere nel divieto a una zona più ampia della città. Non solo: secondo Bellezza, lo stop alla vendita di "vetri" e lattine dovrebbe essere anticipato alle 19 e valere anche per le attività commerciali diverse da bar e affini. "Ormai - spiega - sono sempre di più gli alimentari e le drogherie aperte sino alle 22. L’opportunità di anticipare l’orario è dovuta al fatto che, in zone come la Commenda, i fenomeni di ubriachezza molesta si presentano già alla fine del pomeriggio. Far scattare il divieto alle 19, darebbe alle forze dell’ordine un’arma in più. Con la possibilità di sequestrare le casse di birra cui attingono gruppi di ecuadoriani o punkabbestia per le loro improvvisate festicciole". E. Ga.

L’ARENA di Verona

Il consigli del medico
"Ma troppe abbuffate lasciano il segno"

Il nutrizionista: "Le conseguenze sono chili di troppo e disturbi gastrointestinali"

"A volte sgarrare è necessario ma non bisogna mai perdere il controllo"
"L’alcol affatica la digestione e incrementa l’apporto calorico"

"Quest’anno si rinuncia a tanto, ma non al cibo e alle grandi abbuffate. I tortellini a Natale e a Capodanno, il pranzo o la cena, vanno bene, ma spesso si tende ad esagerare". è il commento del professor Ottavio Bosello, nutrizionista dell’ospedale di Borgo Trento.
"Del resto, quella della tavola imbandita, è un’abitudine difficilmente comprimibile dal punto di vista sociale". Nei giorni di festa ci si abbandona quindi a pantagruelici pranzi, che spesso terminano talmente tardi da lasciare appena il tempo di una breve pausa prima che la famiglia si riunisca nuovamente per la cena. Momenti di allegria e spensieratezza che spesso non lasciano solo un bel ricordo ma, oltre agli antiestetici chili di troppo, disturbi gastrointestinali e disordini metabolici: e il fisico impiega del tempo per tornare alla normalità. "Se al pranzo di Natale, aggiungiamo la cena, e poi la ricorrenza di Santo Stefano, il cenone dell’ultimo dell’anno e il pranzo del primo gennaio, i dolci della Befana, le cene con amici o colleghi di lavoro per scambiare gli auguri, salta agli occhi che siamo continuamente alla ricerca di scuse per festeggiare. Queste ricorrenze sono però delle vere e proprie "botte" per l’apparato digerente e il metabolismo, che impiega alcuni giorni prima di assimilare le ingenti quantità di calorie e di grassi", spiega Bosello. Molto rischioso e spesso sottovalutato è anche il consumo di alcool, che, se associato a grandi mangiate, provoca una cattiva digestione, ma anche gastriti più o meno gravi. Secondo Bosello, "il consumo di bevande alcoliche incrementa notevolmente l’apporto calorico di un pasto, un bicchiere di vino da solo conta tra le 130 e le 150 chilocalorie, oltre ad essere un potente disinibitore: sottolineo che l’alcool è una delle droghe più a basso prezzo e diffuse al mondo".
E conclude: "Oltre che bello e divertente è necessario qualche volta esagerare ma visto che oggi le tentazioni sono spesso continue, basti pensare che poco dopo l’Epifania è già tempo di galani e frittelle, bisognerebbe avere un pizzico di controllo anche quando si sgarra".

IL MESSAGGERO (Latina)

Sud pontino, ubriaco alla guida: denunciato

Due arresti sono stati operati dai carabinieri a Scauri e Minturno. Nella prima località le manette sono scattate nuovamente per A.D., 20 anni, di Scauri, con precedenti per storsione e detenzione di stupefacenti, che, già fermato pochi giorni fa per evasione e posto agli arresti domiciliari, si è fatto sorprendere fuori della sua abitazione. Ed è finito perciò in carcere in seguito al provvedimento emesso dal giudice di sorveglianza del Tribunale dei Minorenni di Roma. A Minturno, invece, è stato arrestato A.B., 40 anni, originario di Padova. Era colpito da ordine di carcerazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, dovendo scontare circa due mesi di reclusione. Infine i militari del Nor hanno denunciato per guida in stato di ubriachezza un giovane operaio di Gaeta, F.G., 33 anni, che si è inoltre rifiutato di sottoporsi all’esame dell’etilometro.

LA NUOVA VENEZIA

troppi incidenti, bevete meno

denunciati quindicenni vandali e ubriachi danneggiavano il parco di via rinascita

CORRIERE DEL VENETO

In bicicletta contromano sulla A4 Ubriaco bloccato dalla Polstrada

L’ECO DI BERGAMO

Test dell’etilometro, in 50 fanno la prova con i vigili urbani

IL GIORNO (Brianza)

Furibonda rissa fra stranieri ubriachi

IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia)

Cinture e alcol sono le due emergenze sulla strada

TRENTINO

rigorosi i controlli anti-alcol, fuori tutti i cocktail "clandestini"

LA GAZZETTA DI MANTOVA

ubriaco, tenta un’avance ma finisce all’ospedale

ubriaco tenta l’avance, lei lo picchia




Venerdì, 30 Dicembre 2005
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