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Rassegna stampa alcol e guida del 22 dicembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


LA STAMPA
SICUREZZA UNO STUDIO RIVELA IL PERICOLO. E DA NOI NON VA MOLTO MEGLIO

Al volante con un pieno di coca. In Francia scatta l’allarme rosso

In tre anni Ë raddoppiato il numero dei consumatori che guidano, e molti associano droga ed alcol

Giulio mangano

Parigi

Al di lý dei danni spesso irreversibili che l’assunzione di stupefacenti produce sul fisico, sulla mente e sui comportamenti umani, arriva dalla Francia un allarme per gli automobilisti e, in generale, per tutti gli utenti della strada: secondo l’inchiesta coordinata dall’ufficio francese delle Droghe e delle tossicomanie (OFDT) il 7% di 10784 guidatori esaminati Ë risultato positivo alla cannabis.

Solo un paio di settimane dopo, in base ad uno studio realizzato da una dozzina di laboratori d’analisi sui diciassette convenzionati con l’amministrazione statale per questo tipo di controlli, Ë risultato che nella fascia di etý compresa tra i 18 e i 27 anni il 29% di un campione di 174 giovani guidatori coinvolti in gravi incidenti stradali (la metý con morti) poco prima di mettersi alla guida aveva consumato cannabis: o per abitudine consolidata o eccezionalmente. Quasi il doppio rispetto al 2003, quando la percentuale degli esiti positivi era stato del 16,9%.

Lo studio prende in esame solo l’assunzione di stupefacenti, mentre dalle analisi effettuate emerge che sempre pi˜ spesso i giovani associano l’alcol e la droga. Se giý la semplice assunzione di cannabis raddoppia la probabilitý di provocare un incidente mortale, miscelando lo stupefacente con l’alcol il rischio di incidente viene moltiplicato per 14. Secondo l’analisi statistica, i maggiori consumatori di cannabis sono uomini (il doppio delle donne) e i giovani.

Molto interessante il test sul campo realizzato dal settimanale "Auto Plusî con la collaborazione volontaria di sei soggetti fra i 25 e i 34 anni (tre uomini e tre donne), consumatori abituali o saltuari di alcol cannabis. Cinque i parametri valutati: controllo della capacitý visiva, precisione in manovra, l’efficacia e precisione della frenata, controllo in curva. I risultati dimostrano che gli effetti negativi degli spinelli sono appena inferiori a quelli prodotti dall’alcol, ma sono effettivi e interessano soprattutto la percezione visiva, i riflessi, la valutazione delle distanze e la percezione dello spazio. Conseguenze in ogni caso pericolosissime, tanto se prodotte dall’alcol o dalle erbe,assolutamente da evitare quando si Ë al volante, ma sempre pi˜ spesso assunte contemporaneamente. Resta aperto il dibattito come il problema, anche a livello di norma giuridica, dei controlli e delle eventuali ingiustizie ed errori che potrebbero provocare, ma ñ conclude sconsolato "Auto Plusî ñ soluzioni davvero efficaci devono ancora arrivare, tanto sul piano della prevenzione che della repressione. Un impegno vitale, se ci si vuole davvero dotare di mezzi efficaci per arrestare l’emorragia di vite e risorse prodotte da questo flagello sulle nostre strade: IN Francia la metý degli incidenti mortali sono dovuti proprio ad eccessi di alcol. E i lettori interrogati sul sito del settimanale francese, alla domanda "al volante Ë pi˜ pericoloso l’alcol o la droga?î hanno accusato per il 62% l’alcol e per il 38% la droga.

Anche in Italia non c’Ë troppo da rallegrarsi. Dopo l’inquietante notizia secondo cui, dalle analisi delle acque del Po, si ipotizza un consumo quotidiano di circa 3 kg di cocaina nell’area torinese,, dalla quarta conferenza sulla droga (tenutasi a Palermo nella prima decade del mese) arrivano altre allarmanti conferme: il 2,2% della popolazione italiana farebbe uso di cocaina, ponendo il nostro Paese al terzo posto dei consumi europei, dietro a Regni Unito e Spagna, nonostante una flessione del 30% nell’offerta mondiale di questa sostanza. Oltre alla cocaina, il 12% degli italiani fra i 15 e i 34 anni consuma cannabis (settimo posto in Europa), lo 0,7% assuma ecstasy (siamo terzultimi in Europa), lo 0,6% degli italiani fra i 15 e i 64 anni consuma eroina (dodicesimi in Europa) e lo 0,3% fra i 15 ed i 34 ne ha fatto uso recente.

 

IL GAZZETTINO (Venezia)

L’OPINIONE

SE AVANZA LA LOGICA DEL PROFITTO

di MAURIZIO CROVATO

I furbetti del quartierino di Santa Margherita e Sant’Aponal a Venezia sono gli esercenti. Negli ultimi anni sono stati aperti decine di bar. Non si sa perchË e con quali privilegi di licenze e il criterio delle deroghe, Possono tenere aperto il loro esercizio fino alle due del mattino, la musica tecno Ë compresa nella deroga. Hanno ottenuto generosi plateatici e trasformano un campo veneziano in una birreria da October fest. Gli avventori con i bicchieri di plastica in mano pieni di alcol, restano a molestare la quiete pubblica fino alle 4 del mattino. L’ultimo esempio Ë fornito dallo storico negozio di giocattoli Pettinello in campo Santa Margherita. Un premio a chi indovinerý come verrý trasformato questo spazio nell’immediato futuro. Scommettiamo che diventerý l’ennesimo bar con decoro di pessimo gusto, musica starnazzante e congruo plateatico? Invitiamo i poveri inquilini che abitano sopra a tre possibili opzioni: vendere subito, trasferirsi a Mestre (c’Ë pi˜ silenzio), acquistare nuove finestre anti-rumore (costosissime) oppure semplici tappi per le orecchie. Gli esercenti fanno il loro mestiere, speculano bene nel settore terziario con grandi profitti. (basta moltiplicare il costo di uno spritz, tremila delle vecchie lire, per centinaia di volte), riempiono i locali di giovani e questo potrebbe essere un bene per una cittý senescente. PerÚ, c’Ë un perÚ e merita una piccola analisi. Con l’ottica del profitto depauperano la cittý, stravolgono intere aree trasformandole in quartieri per non residenti, riducono Venezia ad una enorme Lista di Spagna. Il luogo cioË dove a partire dagli anni Sessanta sono per primi spariti a Venezia negozi alimentari e appartamenti di residenti per trasformarsi con scritte al neon esagerate in una piccola Time Square de Noaltri. Pensioni, affittacamere, negozi di maschere e cambio valute. La sorte di Lista di Spagna con gli anni ha toccato altre aree della cittý, la zona marciana, quella rialtina, allargandosi a macchia d’olio fino alle ’’periferie’’ di Fondamenta della Misericordia a Cannaregio, quindi Santa Margherita, Sant’Aponal, S. Simeon, Riva degli Schiavoni. La metastasi, perchË di metastasi si tratta, si allargherý negli anni futuri in tutta la cittý da Piazzale Roma a S. Pietro di Castello. La totale distruzione delle cellule vive di un territorio e l’occupazione violenta di speculatori parassiti in base alla logica del profitto. Quella imperante in una cittý che vive di turismo e dove le categorie connesse la fanno da padrone. Ecco Venezia finalmente ’’disabitata’’ da esercenti e avventori. Come direbbe lo scrittore Regis DebrË, una cittý semplicemente finta.

IL GIORNALE

Condannato barista: non dava il caffË ai neri

Punibili in base alla legge 286 del 1998 sull’immigrazione. A sostegno della colpevolezza del barista la Cassazione sottolinea che i due magrebini, ribellatisi al sopruso, "non risulta che quel giorno, nË in passato, avessero mai tenuto comportamenti tali da renderli pericolosi o indesiderabili". Luca, per i giudici, ha negato i caffË per pura e semplice volontý di "offendere la dignitý dei due clienti solo a causa della loro diversa razza ed etnia".
"Pago per la mia voglia di tenere viva un’attivitý commerciale - ha detto il barista - pago la necessitý di lavorare, pago per chi Ë stato assente quando segnalavo dei problemi di ordine pubblico. Molte di quelle persone erano ubriache, (*) nel mio bar ci sono veronesi come cinesi, romeni o di altri Paesi. Il problema Ë un altro, quello della sicurezza che in nove anni Ë decisamente cambiato. Il giro di persone che frequenta questa zona Ë diverso e non ho nessun problema a far entrare qualcuno nel mio locale e a servirlo indistintamente da dove arriva, da cosa fa, da che lingua parla o come si veste". Per casuale coincidenza questo processo Ë stata deciso, in camera di consiglio, lo scorso 5 dicembre. Proprio quando la Quinta sezione penale della Cassazione aveva depositato le motivazioni della sentenza 44295 che afferma che l’ingiuria "sporco negro" non ha, di per sË, connotati razzisti.

 

(*) Nota: chi con gli alcolici vive e convive ha difficoltý ad immaginarsi una realtý senza alcol. PuÚ accadere quindi che non riesca neppure a capire che se una persona ubriaca si comporta male la colpa Ë dell’alcol e non del colore della pelle.

CORRIERE ADRIATICO

Feste tranquille, al via un servizio speciale notturno dei vigili urbani armati di etilimetro
Automobilisti "alticciî, per voi non c’Ë scampo

FERMO - In questi giorni natalizi divertitevi quanto volete fuori casa al bar, alle feste con gli amici, alle tradizionali cene luculliane nei ristoranti; combattete pure il freddo pungente con un grappino o il classico punch, ma ricordate, se vi metterete alticci alla guida di un’auto che per voi non ci sarý scampo. Nelle prossime settimane due pattuglie di vigili urbani armati di etilometro batteranno in lungo e in largo le principali strade di collegamento del territorio a caccia di quegli automobilisti maldestri che, nonostante l’alcol ingerito e i tempi di reazione offuscati, si mettono lo stesso in strada alla guida delle loro auto, rappresentando un potenziale pericolo per sÈ e per gli altri.
L’iniziativa del Comune di Fermo Ë stata messa in campo come misura preventiva nel tentativo di rendere le strade pi˜ sicure sotto il periodo natalizio. Insomma, un intervento perchË il Natale sia davvero una festa di tutti senza conseguenze e drammi per nessuno.
Secondo un piano giý stabilito saranno due le pattuglie in auto dei vigili urbani che batteranno durante le ore notturno fino a notte inoltrata il territorio per effettuare controlli ed eventualmente appiedare chi, dopo aver alzato troppo il gomito, si Ë messo alla guida di un’auto.
Gli orari dello speciale servizio notturno i vigili urbani di Fermo hanno appositamente chiesto di non renderli noti, ma Ë scontato che sarý coperta un’ampia fascia serale, quella pi˜ a rischio, dalle ore di punta a quelle pi˜ tarde.
La speranza di tutti naturalmente Ë quella che vengano effettuate il minor numero possibile di multe, segno che il messaggio Ë stato recepito dagli automobilisti. In ogni caso per chi sgarra ci sarý poco da appellarsi, l’etilometro non mente e, in fondo, meglio appiedati che magari invece protagonisti di un rovinoso incidente che puÚ anche cambiare la vita di sÈ e degli altri.
Voglia di festeggiare a parte, dunque, occhio in strada, l’etilometro Ë in agguato.

ROBERTO ROTILI

IL TERRITORIO.IT

UCCIDONO UN CONNAZIONALE, RESTANO DENTRO

Ieri mattina nel corso dell’interrogatorio di garanzia in carcere i due indiani, accusati di aver massacrato di botte un ragazzo, hanno riferito al giudice che il giovane era ubriaco e giý ferito al loro arrivo. Ma i residenti sentirono urla di dolore.

Daniela Bianconi (22 dicembre 2005)

Hanno risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Claudia Dentato i due indiani accusati dell’omicidio di un connazionale. Sing Yoga di 26 anni, assistito dall’avvocato Paolo Benedetto Faralli, e Sing Kulwant di 28 anni hanno tentato di chiarire il mistero della morte di Sing Karmail, di 40 anni. " Era ubriacoî, avrebbero dichiarato i due. "Quando sono arrivato nella baracca ñ ha spiegato Sing Yoga ñ non sapevo chi fosse. Era giý ferito alla testa e non si reggeva in piedi. Ci siamo azzuffati ma quando sono andato via era vivoî. Sing Karmail Ë morto dopo due giorni di agonia. Sabato scorso verso le 11 e 30 qualcuno avverte le forze dell’ordine. Un passante nota nel giardino di una villa di Tumulito, nelle campagne del Salto di Fondi, un corpo sofferente. E’ l’extracomunitario privo di sensi che rantola nella tenda che ha costruito nel casolare per trascorrere la notte. L’immobile, disabitato, viene utilizzato solo per le vacanze estive. L’uomo non ha indumenti e giace al suolo privo di conoscenza. Gli utensili dell’umile dimora sono sparsi nell’erba. Studiando la scena gli inquirenti si rendono conto che c’Ë stata una lite. Qualcuno lo ha pestato a sangue e ridotto in fin di vita. Forse hanno utilizzato un arma, forse un bastone o semplicemente lo hanno picchiato a mani nude. Sing Karmail Ë arrivato in Italia per lavorare nelle campagne di Fondi. L’Ëquipe medica del 118 si rende immediatamente conto che il quadro clinico Ë preoccupante. Il 40enne ha due ferite, la prima alla tempia, l’altra al volto. Ha perso molto sangue. Trasportato d’urgenza con l’ambulanza all’ospedale Fiorini di Terracina, versa in stato di coma. I medici del nosocomio apportano le prime cure e lo trasferiscono al Cto di Roma. Resta in prognosi riservata per due giorni. Per lui non c’Ë speranza. Muore lunedÏ mattina. I carabinieri avviano immediatamente le ricerche degli aggressori. Poche ore e i militari della stazione di Gaeta fermato i due indiani, ubriachi e sprovvisti di regolare permesso di soggiorno, mentre vagabondano vicino l’abitazione di Tumulito. I residenti della zona giurano di aver sentito la sera prima urla atroci. Il sostituto procuratore Maria Chiara Riva emette un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che il giudice dopo l’interrogatorio di garanzia ha confermato solo per Sing Yoga.

LA PROVINCIA DI CREMONA

Botte agli agenti, quattro mesi sospesi

Quattro mesi di reclusione e trenta giorni di sospensione della patente di guida. Si Ë chiuso con un patteggiamento il processo per direttissima celebrato ieri mattina dal giudice Ilaria Guarriello e che vedeva imputato uno studente universitario di venticinque anni residente nel quartiere di Crema Nuova. Il giovane era accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nella fattispecie due agenti del commissariato, ma anche di guida in stato di ebbrezza. L’imputato, che non aveva mai avuto a che fare prima con la giustizia ed Ë stato difeso dall’avvocato Mario Palmieri, era stato messo nei guai da alcune manovre in auto giudicate "spericolate". Due notti fa una pattuglia del commissariato aveva incrociato la sua Peugeot alla periferia della cittý. Il giovane, per evitare il controllo, ha posteggiato e finto di essersi assopito sul sedile di guida. Nel corso della verifica dei documenti, conclusa con l’invito a sottoporsi alla prova dell’etilometro, Ë nato un parapiglia, nel quale sono rimasti contusi gli agenti di polizia, ma anche lo stesso automobilista. Lo studente Ë stato arrestato. La pena, frutto dell’accordo stretto con il pubblico ministero Antonino Andronico, non verrý scontata per effetto della sospensione condizionale. Letta la sentenza, il giovane Ë tornato libero.

CORRIERE ADRIATICO

Guida in stato di ebbrezza e danneggia due vetture

FANO - Guidava l’auto in uno stato di ebbrezza e ha danneggiato due vetture in sosta. L’incidente Ë avvenuto a Fano poco prima della mezzanotte dell’altro ieri, all’altezza del civico 62 di via Galilei. Un furgone Volkswagen condotto da R. M., artigiano fanese di 50 anni, ha sbandato andando a urtare due auto regolarmente parcheggiate: una Fiat Punto e una Renault MÈgane, danneggiate entrambe (soprattutto la Punto). Sul posto Ë intervenuta la pattuglia della polizia stradale di Urbino che ha sottoposto al test dell’alcol il conducente risultato in stato di ebbrezza. Pertanto all’artigiano Ë stata ritirata la patente ed Ë scattata la denuncia nei suoi confronti all’autoritý giudiziaria.
Nel pomeriggio di ieri un incidente ha provocato disagi alla circolazione lungo la superstrada Fano Grosseto. Un’auto alle 14 si Ë scontrata con un furgone sulla carreggiata mare nei pressi di Lucrezia. Una persona Ë rimasta ferita in condizioni non gravi ma il traffico Ë stato bloccato con conseguenti code per consentire la rimozione dei mezzi.
In serata un allarme incendio ha fatto intervenire i vigili del fuoco a Mondolfo. Intorno alle 19.15 sono state notate le fiamme in uno dei silos della Tecsol, azienda che produce parquet. I pompieri sono accorsi da Senigallia mentre da Pesaro Ë intervenuta una squadra con l’autoscala. L’incendio Ë stato spento nel volgere di breve tempo
.

EMILIA.NET
Denunciato due volte in poche ore
Giovane modenese prima minaccia di morte i carabinieri e poi viene sorpreso ubriaco in auto

SAN MARTINO IN RIO (RE, 19 dic. 2005) - E’ stato denunciato due volte in poche ore dai carabinieri di S.Martino in Rio. L’uomo, un giovane un modenese, ha prima minacciato di morte i militari interventi in un locale pubblico del paese per riportarlo alla calma poi Ë stato fermato dagli stessi alla guida della sua auto, completamente ubriaco. Ora Ë chiamato non solo a rispondere di ingiurie e minacce a pubblico ufficiale ma anche di guida in stato d’ebbrezza. Per quest’ultimo reato il modenese si Ë anche visto ritirare la patente dalla quale saranno decurtati 10 punti.

AVVENIRE
In tutto il mondo Babbi degeneri

I "cattivi" si nascondono sotto l’abito di Babbo Natale: in Germania un Babbo degenere compie una rapina a mano armata, un altro ruba in banca, un terzo guida a 150 chilometri orari; in Svezia un Babbo incendiario dý alle fiamme un capro di paglia costruito dai papý di un villaggio scagliando frecce infuocate. Niente in confronto a quello che Ë successo sabato a Auckland, in Nuova Zelanda, dove ben quaranta Babbi ubriachi hanno assaltato con furti e atti
di violenza il centro della cittý.

IL DENARO

Avellino

Gli studenti promuovono la cultura del vino

I giovani ambasciatori del territorio e delle sue risorse. E’ questo il messaggio che lancia il concorso nazionale Bere il Territorio promosso da Go Wine.
Appello condiviso da tutti i relatori che hanno preso parte alla conferenza stampa dell’iniziativa letteraria presentata martedÏ 20 dicembre nel Centro Studi Atlantis a Torrette di Mercogliano. Presenti Marco Pierno, manager del Centro Studi Atlantis, Teobaldo Acone, socio promotore club Go Wine Avellino, Antonio Caggiano, titolare dell’omonima azienda vitivinicola e sostenitore del concorso letterario. Ed ancora, i professori degli istituti Alberghiero ed Agrario di Avellino rispettivamente Pietro Roberto Montone, Ferdinando Limone e Lucina Frasca. In sala una folta rappresentanza di studenti delle scuole interessate. "Questa iniziativa ha enormi potenzialitý", dice Acone, mentre per il professore Montone "il concorso potrý tornare utile alla vita lavorativa degli studentiî.
Entusiasta dell’iniziativa anche l’imprenditore vitivinicolo Caggiano che sostiene fin dall’inizio l’iniziativa ideata dall’associazione di Alba diretta dal presidente Massimo Corrado. L’iniziativa si propone di concorrere alla crescita della cultura e del consumo dei vini di qualitý e si rivolge ai giovani per renderli protagonisti, invitandoli a raccontare il loro rapporto con il vinoî. Il concorso Ë riservato ai giovani dai 18 ai 30 anni. I partecipanti devono redigere un testo in forma libera che racconti il loro rapporto con la cultura del vino tipica del contesto territoriale di riferimento. Gli elaborati dovranno poi pervenire entro e non oltre il 10 febbraio 2006 presso la sede di Go Wine ad Alba. (*)
ste. bel.

 

(*) Nota: come sempre invitiamo a partecipare a concorsi come questo in cui non Ë specificato che si debba elogiare il vino. Il cosiddetto "mondo del vinoî Ë un mondo irreale in cui la sofferenza correlata Ë accuratamente e a volte dolosamente tenuta fuori. Le probabilitý di vincerlo sono praticamente nulle, ma nel buio assoluto anche un cerino fa luce.

IL SECOLO XIX

DALL’ARCHIVIO DEL SECOLO XIX: 40 ANNI FA La brutta "ciucca" del marinaio

 

CORRIERE ALTO ADIGE

Ubriaco al volante Recidivo, arrestato

 

IL GIORNO

Ubriaco distrugge di notte la casetta di Babbo Natale

 

LA GAZZETTA DI MODENA

fiorano. dopo cena aziendale guida ubriaco ed Ë denunciato

 

IL TIRRENO

dotiamo le volanti di etilometro

 

ALTO ADIGE

non molla l’alcol Ë condannato e va in carcere

 

IL MESSAGGERO VENETO

alcoltest nei locali pubblici

 

LA TRIBUNA DI TREVISO

pedone ubriaco, traffico in tilt




Venerdì, 23 Dicembre 2005
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