L’unico aspetto positivo del generale inverno
Nei due primi week-end di febbraio calano del 64% le vittime della strada e del 38% i feriti
Calano del 71% i decessi fra i giovani sotto i 30 anni.
Nelle ore notturne -57%
Con una proiezione sull’intero periodo si può calcolare circa un centinaio di morti in meno sulle strade
Dire che queste due settimane di inverno senza precedenti abbiano portato qualcosa di buono è praticamente impossibile. Ma volendo proprio scavare sotto la tanta neve possiamo trovare almeno un aspetto non negativo, si fa per dire ovviamente.
Ci riferiamo agli incidenti stradali e soprattutto la mortalità sulle strade.
Analizzando i dati dei soli due fine settimana di febbraio, quelli delle bufere perfette, si rileva che secondo i rilievi della Polizia Stradale e dei Carabinieri gli incidenti sono stati complessivamente 1.272 contro i 1.459 degli stessi week end del 2011, -187 -13%. Ma i dati veramente positivi sono quelli riferiti alle vittime e ai feriti. I decessi nei primo due fine settimana di febbraio 2012 sono stati complessivamente 16, mentre nel 2011 furono 44, cioè 28 vittime in meno e un calo del 64%. Se si punta l’attenzione sulla fascia giovanile il calo è stato addirittura del 71% con 4 giovani sotto i 30 anni che hanno perso la vita contro i 14 dello scorso anno. Di notte i lenzuoli bianchi stesi sul bianco della neve sono stati 6, lo scorso anno 14 (-57%). Ovviamente si è quasi azzerata la mortalità fra i motociclisti con 11 centauri deceduti nel 2011 e solo 1 nel 2012 (-91%).
Si tenga conto che dall’inizio dell’anno, solo nei week-end i morti sono stati complessivamente 90, contro i 140 del 2011, ben 50 vittime in meno. Facendo una proiezione della mortalità totale nelle due intere settimane di febbraio, si può ritenere che le vittime sulle strade siano quest’anno complessivamente almeno un centinaio in meno rispetto al 2011.
Dispiace dover dare il merito di questo abbattimento della mortalità solo al fatto che questa sorta di era glaciale ci ha impedito di girare o di girare molto meno e a bassissime velocità.
Avremmo voluto ascrivere questi risultati al miglioramento complessivo dei comportamenti.
Dopo il disgelo dovremo confrontarci però con strutture stradali che mostreranno le conseguenze del gelo prolungato, del sale sparso e dei transiti con catene e quindi con il manifestarsi di danni gravi che contribuiranno allo scadimento della sicurezza stradale e non vorremmo che i conti nel tempo pareggiassero.
L’ASAPS chiede una certificazione delle conseguenze del gelo sulle strade e interventi conseguenti.
Forlì, lì 14.2.2012
Giordano Biserni
Presidente ASAPS