Continuano le aggressioni alle divise a seguito dei controlli su strada
Accoltellati a Donoratico due agenti della Stradale di Rosignano
Colpito con un colpo di pistola l’aggressore
2.230 aggressioni nel 2011, 496 (22%) portate con armi
Nel 2012 siamo già a quota 310. Ubriachi o drogati il 37% degli aggressori
Il 45% sono stranieri
Un fenomeno che cresce, una riflessione appare necessaria
Due agenti della Polizia Stradale di Rosignano (LI) sono stati feriti a coltellate da un uomo che avevano inseguito sulla A12 e poi raggiunto nel paese di Donoratico. Un poliziotto ha sparato un colpo di pistola ferendo l’aggressore ad una gamba. L’ episodio è avvenuto questa mattina poco prima delle 10. Due le pattuglie della Stradale che hanno inseguito la Mercedes guidata da un uomo di Lecco di 44 anni. Al momento del controllo, l’uomo ha reagito ferendo due agenti: uno ha sparato colpendo l’aggressore. Lui guarirà in 30 giorni. Gli agenti, con lesioni varie, guariranno in 20 e 30 giorni.
Il gravissimo episodio di Rosignano con due agenti della Stradale accoltellati è l’ultimo di una catena di aggressioni monitorata con preoccupazione dall’Osservatorio Sbirri Pikkiati del Centauro - ASAPS che nel 2011 ha registrato 2.230 casi di aggressione fisica ad operatori di polizia che operano su strada. Come dire che ogni 4 ore nel nostro Paese viene stilato un referto medico per lesioni fisiche subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile. In 496 casi (22%) per aggredire l’agente sono state usate armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Il 52,6% delle aggressioni hanno riguardato appartenenti all’Arma dei Carabinieri, il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia Locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l’aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079, l’incremento è quindi del 7%.
Nel 2012 alla data odierna siamo già a quota 310, di cui 37% con protagonisti ubriachi o drogati, il 45% degli aggressori è straniero.
Si spera che il problema dei controlli su strada venga valutato e affrontato con razionalità senza l’emotività che può essere innescata da taluni episodi. Anche le reazioni della politica dovrebbero essere più meditate.
Sorprende vedere come quando un agente di polizia è aggredito, ferito o ucciso (vedi Nicolò Saverino il 12 gennaio a Milano) si invochi più presenza, e una migliore dotazione strumentale delle forze di polizia e poi quando un agente sbaglia nell’uso dell’arma del quale risponderà penalmente (vedi ancora Milano con la recente uccisione del cittadino cileno) o commetta un grave errore nell’uso delle armi, qualcuno invochi il disarmo generale delle polizie locali. Crediamo serva più razionalità per comprendere innanzi tutto il ruolo che devono ricoprire le varie forze di polizia dello Stato e locali su strada, qual è la loro formazione professionale e va analizzato e studiato questo preoccupante crescendo di selvagge aggressioni a seguito di controlli.
Ricordiamo anche la recente scarcerazione di due dei tre autori della gravissima aggressione ai due carabinieri a Sorano, sempre in Toscana, a seguito della quale un appuntato è ancora in coma.
Forlì, lì 17.2.2012
Giordano Biserni
Presidente ASAPS