Terracina
Una sentenza inappellabile di fine vita emessa sulla strada da un cittadino romeno con 2,4 di alcolemia
Famiglia distrutta, muore il padre di 35 anni, gravissima la moglie incinta al 5° mese che ha perso il suo bambino
Si dia seguito alle 57.000 firme per l’Omicidio stradale
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Non sappiamo bene da dove cominciare questa storia. Solo ora abbiamo appreso che il cittadino romeno, operaio di anni 29, che alla guida del suo BMW 330 TD (sic!) ieri sera alle 19,20 a Terracina ha centrato in pieno una piccola Smart con a bordo una fresca famiglia, era ubriaco fradicio con un valore alcolemico di 2,4 g/l. L’uomo per la sua incoscienza ha ucciso il conducente Raffaele Vertolomo di 35 anni e ridotto in condizione gravissime la madre 29 anni, incinta di 5 mesi che per lo schianto ha perso il suo bambino,
Questo è un altro di quegli episodi nei quali un conducente in un rettilineo sbanda improvvisamente e col suo SUV, che si trasforma in un proiettile d’acciaio, emette una sentenza di condanna a morte per una intera famiglia.
Ci domandiamo quale risposta sarà data ai familiari di questa coppia sfortunata, quale risposta darà la società su questo fatto e quale sarà la riposta della giustizia per un altro episodio di gravità inaudita.
Non siamo di fronte ad un classico incidente del sabato sera, ma ad un gravissimo incidente della domenica sera a dimostrazione che l’alcol, il principe del male stradale (e non solo), regna sovrano in tutti gli orari della giornata.
Non cada il silenzio su questa tragedia stradale, non si archivi l’esigenza di risposte efficaci a cominciare dall’Omicidio stradale per il quale l’ASAPS con le associazioni Lorenzo Guarnirei e Gabriele Borgogni e tante altre ha raccolto 57.000 firme, consegnate proprio nei giorni scorsi al presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci.
Si trovi il modo di incardinare questo provvedimento nella strada maestra di una celere approvazione non ci si rassegni di fronte all’ineluttabile che ineluttabile non è.
Deve finire la tombola stradale nella quale ubriachi o drogati estraggono a caso i nomi dei condannati a morte in conseguenza della loro superficialità.
Chiediamo al parlamento e alla politica di dare una risposta, mentre attendiamo di vedere quali saranno gli esiti penali di questa ennesima tragedia.
Forlì, lì 27.2.2012
Giordano Biserni
Presidente Asaps