IL CASO
"Alcoltest fuori norma" l'automobilista vince il ricorso
In mancanza della prova del perfetto funzionamento dell'apparecchiatura, l'ordinanza è stata annullata
E la Prefettura è stata condannata al pagamento delle spese legali
(NdR ASAPS: Ma è una questione di fondi? In questo modo si disarma l'esercito della sicurezza stradale)
ROMA - Il contenzioso è di quelli che potremmo definire di normale amministrazione: una multa per guida in stato di ebbrezza, il ricorso dell'automobilista e la sentenza, quattro anni dopo, del giudice di Pace. In realtà, nel verdetto si legge una curiosa e singolare ammissione: gli Alcoltest impiegati dalla polizia Stradale potrebbero non essere ben tarati e dunque la donna al volante, sorpresa con livelli di alcol alti nel sangue, vince la causa contro la prefettura, che deve pure pagare le spese legali. Tutto è cominciato il 23 settembre del 2007 quando una trentaquattrenne, fermata dalla Stradale per un controllo, venne sottoposta all'alcol test. La donna risultò positiva. Così scattarono la sospensione in via cautelare della patente per 12 mesi e l'obbligo di sottoporsi a una visita medica.
L'automobilista, attraverso il suo legale, l'avvocato Daniele Stoppello, presentò ricorso al giudice di Pace. "Chiedemmo alla Prefettura ha spiegato l'avvocato di poter acquisire la certificazione che attestasse la regolare taratura dell'apparecchiatura alcol test 7110 Mk della polizia stradale. Gli etilometri, secondo quanto previsto da un decreto ministeriale, devono essere sottoposti periodicamente a verifiche e prove secondo le procedure stabilite dal ministero dei Trasporti". In poche parole: è obbligatorio sottoporre con cadenza annuale l'apparecchiatura a una revisione, e l'esito, ovvero il superamento dell'idoneità, deve essere riportato sul libretto dell'etilometro. "La prefettura ha proseguito l'avvocato Stoppello non ha mai dato seguito alla nostra richiesta di visionare la certificazione di quell'alcoltest".
Perché? Come mai? Una semplice dimenticanza oppure quell'apparecchio, effettivamente, non era in regola? Una risposta non c'è, ma questa "omissione" ha fatto spostare l'ago della bilancia in favore dell'automobilista che ha vinto il ricorso. "L'opposizione è fondata e va accolta recita infatti la sentenza del giudice di Pace La prefettura di Roma non ha ottemperato alla produzione della certificazione attestante la taratura dell'Alcoltest impiegato dalla polizia Stradale, omettendo di provare la regolarità del procedimento sanzionatorio". Morale: in mancanza della prova del perfetto funzionamento dell'apparecchiatura, l'ordinanza è stata annullata. E, come se non bastasse, la Prefettura è stata condannata al pagamento delle spese legali.
di Federica Angeli
da repubblica.it
Ma è un problema anche in questo caso di costi? Cioè di mancanza di fondi per fare la prevista revisione annuale? Se è così è grave! Si rischia in questo modo di disarmare il sistema antialcol , cioè l'esercito schierato per la sicurezza sulle strade e intanto accadono continuamente incidenti gravissimi come quello di Terracina