Omicidio stradale
Soddisfazione dell'ASAPS per le dichiarazioni del ministro Passera
Nel 35% delle piraterie mortali il conducente è ubriaco o drogato
Alcol protagonista anche nel 24% dei contromano e nel 34% delle aggressioni agli agenti su strada
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L'ASAPS esprime tutta la sua soddisfazione per le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Corrado Passera a favore dell’ approfondimento sulla proposta di introdurre il reato di Omicidio stradale, materia sulla quale l'ASAPS ha contribuito con le associazioni fiorentine Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, alla raccolta di 57.000 firme, consegnate nei giorni scorsi al presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci. La soddisfazione è la più ampia anche perché ci auguriamo che l'impegno o quanto meno la riflessione di oggi del ministro Passera, dopo quello dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni dell'agosto scorso, serva a sbloccare la situazione statica del provvedimento incardinato nella proposta di legge delega per la riforma del Codice della strada, un provvedimento dal prevedibile itinerario lungo e complesso.
L'ebbrezza per alcol e l'uso di sostanze stupefacenti continuano a proiettare la loro ombra sinistra su molte tragedie della strada (da ultimo quella di Terracina di domenica), anche se nel nostro Paese non se ne ha una esatta contezza. Infatti, incredibilmente, dal 2009 i dati ufficiali delle cause degli incidenti non contengono la specifica voce dei sinistri determinati dalla condizione di ebbrezza dei conducenti.
Soccorrono - e sono indicativi - però alcuni dati provenienti dagli Osservatori il Centauro - Asaps curati dall'associazione forlivese.
Per la pirateria stradale - un segmento limitato del totale dell'incidentalità nel quale nel 2011 abbiamo registrato 852 episodi significativi con 995 feriti e 127 morti - l'alcol e la droga emergono nel 35% dei 124 episodi mortali. E si deve evidenziare che parliamo dei soli casi in cui è stato possibile sottoporre il pirata alla prova con l'etilometro poco dopo l'evento. Nei casi in cui il pirata viene identificato a distanza di giorni o settimane la verifica non si può fare. Secondo le proiezioni ASAPS la pirateria grave alcol-narco correlata sfiora sicuramente il 50% di questi incidenti.
Aggiungiamo altri elementi valutativi alla voce ebbrezza: anche negli incidenti determinati dai contromano nelle autostrade o superstrade nel 2011, il 24% dei conducenti è risultato positivo all'alcol e/o alla droga. E ancora, nel 34% delle aggressioni su strada agli agenti, il conducente è ubriaco e/o drogato.
Siamo di fronte a dati più che sufficienti per rendere evidente il fattore di rischio dell'alcol e della droga sulla strada, per questo servono condanne certe per chi uccide in condizioni di ebbrezza elevata o droga e l’ergastolo della patente.
Forlì, lì 28.2.2012
Giordano Biserni
Presidente ASAPS