(Altri) Due blitz contro i professionisti del falso incidente
Arrestate 24 persone a Caserta e 17 a Brindisi
Roma - I professionisti del falso incidente stradale, con l'ovvia finalità di gabbare le compagnie assicurative, hanno 'copioni' ormai rodatissimi: ad esempio si assolda, dietro compensi spesso irrisori, un esercito di persone, speso minori, e si fa recitare loro la parte di passeggeri rimasti feriti o contusi in incidenti fantasma.
Ma anche gli inquirenti e le forze di polizia conoscono ormai bene questi giochetti, tanto che hanno messo nel sacco un cospicuo numero di truffatori di professione i due diversi blitz: a Napoli-Caserta con 24 arresti e a Brindisi, con 17 arresti e 250 indagati.
TRUFFA TRA CASERTA E NAPOLI - Un'organizzazione criminale specializzata in truffe alle assicurazioni è stata smantellata dai carabinieri tra Caserta e Napoli: 24 arresti, coinvolti avvocati, personale medico e titolari di agenzie pratiche auto.
Dall’alba, nelle province di Napoli e Caserta, i carabinieri stanno dando esecuzione a numerosi provvedimenti cautelari: 2 misure cautelari in carcere, 22 agli arresti domiciliari, 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dall’esercizio della professione forense.
Gli indagati inventavano sinistri stradali con gravi lesioni personali, riscuotendo i relativi risarcimenti, grazie alla complicità di avvocati, personale medico e titolari di agenzie pratiche automobilistiche. I falsi incidenti accertati sono più di 70 e hanno comportato un illecito guadagno di circa un milione di euro.
Nel gruppo criminale anche l’ex cognato di Francesco Bidognetti, capo storico del gruppo criminale “dei Casalesi”.
BRINDISI, 17 ARRESTI - Diciassette ordinanze di custodia cautelare, 7 in carcere e 10 ai domiciliari, sono state eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Brindisi, nell’ambito delle indagini su una truffa alle assicurazioni che vede coinvolti anche un medico e due avvocati.
Oltre alle ordinanze, emesse dal gip del Tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi, su richiesta del Procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, i finanzieri hanno eseguito un sequestro preventivo di 220mila euro in contanti.
I soggetti colpiti dal provvedimento restrittivo, secondo gli inquirenti, assieme ad altri 250 indagati a piede libero, sarebbero responsabili dei reati di truffa aggravata e continuata in danno di varie compagnie di assicurazione, anche in associazione. Ai professionisti si contesta anche il reato di corruzione, falsità ideologica e peculato.
Nelle abitazioni di alcuni degli arrestati è stata rinvenuta la strumentazione utilizzata per falsificare certificati medici e fatture relative a prestazioni sanitarie di riabilitazione. Ancora, un medico ortopedico coinvolto nell’operazione avrebbe emesso certificati senza mai visitare i soggetti coinvolti nei sinistri, prescrivendo diagnosi e relativi giorni di malattia solo per consentire ai truffatori di massimizzare il risarcimento per danni fisici da richiedere alle compagnie assicurative, cio’ a fronte del pagamento di 150 euro per pratica.
Al termine delle indagini sono stati ricostruiti, complessivamente, 81 sinistri stradali del tutto falsi e quantificato in quasi 300mila euro le somme illecitamente liquidate a favore degli indagati.
da quotidiano.net