Questa volta Chapeau a Sarkò!
Dopo l’etilometro obbligatorio in auto il presidente in corsa per la rielezione annuncia che arriveranno altri 400 autovelox +20% (senza cartello di preavviso!)
La Francia dal 2001 al 2010 è passata da 8.162 morti a 3.992 (- 51,1%)
In Italia da 7.096 a 4.090 (- 42,4%)
Il coraggio dei politici d’oltralpe
La notizia forse non ha avuto il risalto che meritava, ma ancora una volta i francesi in materia di sicurezza stradale ci stupiscono. Dal primo luglio l'etilometro sarà obbligatorio a bordo di tutti i veicoli, sia auto che due ruote. Saranno esclusi dall’obbligo gli stranieri in transito nel paese della Senna.
Insomma loro che si vantano di produrre i vini più buoni del mondo (ma i nostri sono migliori…) quando si tratta di contrastare l’alcol non guardano tanto agli interessi dell’economia, ma alla sicurezza.
Non solo. Sarkozy che - lo sapete - è candidato a un secondo mandato nella prossima corsa di aprile alle presidenziali, ha anche promesso di adottare altre forti misure a favore della sicurezza stradale. Secondo il quotidiano le Parisien il Capo dello Stato ha annunciato che saranno installati sulle strade anche 400 autovelox supplementari entro il 2012, cioè un aumento del 20% e i misuratori «non saranno più segnalati» con dei cartelli. Sarà poi indetta una giornata nazionale per ricordare le vittime della strada.
Ora ditemi voi se sarebbe possibile che anche in Italia un candidato annunci in prossimità delle prossime elezioni del 2013 una iniziativa del genere. Innanzi tutto i politici italiani non si sognano nemmeno di inserire nelle righe in alto nella loro agenda politica il tema della sicurezza stradale, ma neanche a pensarci!! Secondo se annunciassero un potenziamento di centinaia di autovelox sarebbero sicuri di andare incontro ad una larga parte di dissenso. Perché? Beh onestamente anche per come sono stati usati fino ad aggi gli autovelox e simili. Se poi annunciassero che verranno installati senza preavviso, allora la sconfitta sarebbe praticamente sicura.
Non sappiamo se il governo tecnico del prof. Monti voglia inoltrarsi in questi percorsi, ma in un paese come il nostro rischierebbe di cadere.
Una sola ultima informazione. Nel 2001 in Francia si contavano 8.162 morti. In Italia 7.096.
L’Italia aveva uno spread favorevole di 1.066 morti in meno.
Nel 2010 la Francia è arrivata a 3.992 morti, l’Italia si è fermata a 4.090. Lo spread e diventato sfavorevole per noi, con 98 lenzuoli bianchi in più stesi sulle strade.
In sostanza i cugini nei 10 anni messi sotto esame dall’UE hanno fatto segnare un calo delle vittime del 51,1%, diventando uno dei pochi paesi che hanno raggiunto l’obiettivo assegnato dall’Europa, noi ci siamo fermati a un -42,4%. Buono ma non paragonabile. Sarà la lotta antialcol, saranno gli autovelox usati seriamente? Chi lo sa. Un motivo ci sarà no? Forse il coraggio della politica…
Non abbiamo una particolare simpatia per Sarkozy dopo che ha deciso praticamente da solo di iniziare a bombardare la Libia, dopo che ha fatto respingere alla frontiera italiana tanti extracomunitari francofoni, per non parlare del rifugio dato al terrorista Battisti col suo successivo invio in vacanza in Brasile. Per non parlare dei suoi sorrisetti ironici alle nostre spalle, con la Merkel .
Ma questa volta caro Sarkò Chapeau! Se lo merita.
5 marzo 2012
Giordano Biserni
Presidente Asaps