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Guida in stato di ebbrezza
Sono validi i test anche senza il consenso dell’automobilista

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Un giro di vite e maggiore chiarezza: questo è quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 8041 del 01 marzo 2012 della terza sezione penale della Corte di Cassazione.
I togati hanno respinto il ricorso di un quarantenne che, alla guida in stato di ebbrezza, aveva provocato un incidente: il suo tasso era stato rilevato durante il suo ricovero in ospedale con il prelievo ematico avvenuto senza il consenso dell’interessato.
La Corte ha stabilito che l’analisi effettuata in ambito ospedaliero integra un elemento di prova che può fondare il convincimento del giudice.
In questo modo è stata Cosi confermata la valutazione fatta dalla Corte d’Appello di Brescia, che aveva accertato la responsabilità dell’imputato per il grave incidente che aveva provocato. L’analisi ematica svolta in ambito ospedaliero da cui risultava il suo elevato tasso alcolemico era da ritenersi legittima anche se svolta per finalità terapeutiche e, quindi, era irrilevante la presenza o meno del consenso dell’interessato.


La terza Sezione Penale della Suprema Corte ha stabilito che “i risultati del prelievo ematico, effettuato durante il ricovero presso una struttura ospedaliera pubblica a seguito di incidente stradale, sono utilizzabili nei confronti dell’imputato per l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza, trattandosi di elementi di prova acquisiti attraverso la documentazione medica e restando irrilevante, ai fini dell’utilizzabilità processuale, la mancanza del consenso”.
Come detto all’inizio si è fatta chiarezza e si è dato un giro di vite importante a dimostrazione che il problema della guida in stato di ebbrezza è fondamentale per una mobilità in sicurezza e per la ricerca di un risultato importante sul versante della mortalità.
Aggirare l’ostacolo con ricorsi fondati su estrose motivazioni non dovrebbe essere, vista l’ultima sentenza, un incentivo a trasgredire: se ogni prova dello stato psicofisico potrà essere utilizzata allora è davvero opportuno fare un esame di coscienza quando ci si mette al volante. (ASAPS)

 

 

 



 

Lunedì, 05 Marzo 2012
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