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Altre statistiche , Articoli ,... 09/03/2012

Pedoni travolti in autostrada
L’osservatorio dell’ASAPS fornisce dati sconcertanti: già 16 persone travolte e uccise  mentre camminavano o erano ferme sulla rete autostradale in questo primo scorcio d’anno e, ancora più sconcertante, chi investe molte volte scappa e diventa pirata

di Gianluca Galeotti
L'incidente sulla Roma - Fiumicino nel quale è stato travolto un pedone

(ASAPS) Lo spunto per aprire un osservatorio e mettere sotto la lente qualche tipologia di situazione legata alla sicurezza stradale dipende dai numeri, dalla incisività dello stesso nel contesto delle problematiche legate alla viabilità oppure, come nel caso che andiamo a spiegare, dalla stranezza di certe tipologie di incidenti che si verificano sulle strade italiane.
Le tre notizie arrivate sui giornali in questi giorni parlano di incidenti che vedono coinvolte persone investite, travolte, uccise mentre si trovavano a piedi in autostrada, mentre camminavano, mentre erano in sosta per guasti al veicolo, per forature ecc. tutte in situazioni e per cause diverse tra loro, ma tutte legate da un unico filo conduttore protagonista di un altro importante osservatorio il Centauro – ASAPS: alcune volte chi investe scappa e il fatto diventa pirateria.


La prima notizia riguarda una donna cinese morta in un incidente stradale a Lamezia Terme (Catanzaro). Era scesa dalla sua auto in panne ed è stata travolta. Questa volta l’automobilista si è fermato, ha chiamato i soccorsi che, però, hanno soltanto potuto constatare la morte.
Altro episodio è successo sull'autostrada che collega la Capitale con lo scalo romano di Fiumicino dove un uomo è stato investito e poi travolto da più auto. Da quanto accertato dalla Polizia Stradale stava camminando, per motivi ancora sconosciuti, sulla corsia di sorpasso.
È stato investito da una prima autovettura alla cui guida era un uomo che si è fermato ed è stato trasportato in ospedale in stato di choc. Successivamente il corpo è stato travolto da almeno altre due auto che non si sono fermate. E’ stato impossibile identificare la vittima e si pensa ad un senzatetto che viveva in abitazioni di fortuna nella campagna adiacente l’autostrada.


Terzo episodio in terra di Romagna dove sull’autostrada A14, tra l'area di servizio Rubicone e il casello di Rimini Nord, è deceduto un cittadino polacco in una situazione la cui dinamica è ancora da verificare.
Un gruppo di persone, composto da sei polacchi e un italiano era in viaggio su un furgone da Bologna ad Ancona per questioni di lavoro.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Autostradale della sezione di Forlì, la vittima sarebbe caduta dal furgone mentre questo era in marcia sulla prima corsia. Ma sono in corso verifiche.
Il corpo del giovane sarebbe stato travolto da uno o più veicoli in transito: nessuno si è fermato al momento dell'impatto scappando dal luogo dell'incidente senza prestare soccorso.


Questi sono tre episodi recenti, degli ultimi giorni e, come dicevamo, in poco più di due mesi di quest’anno già sedici persone hanno perso la vita in circostanze simili.
Primo problema sotto osservazione: come mai questi incidenti?
Chi sono i pedoni che vengono travolti? Spesso sono persone rimaste in avaria che vanno a chiamare soccorsi o ancora persone rimaste senza benzina che a piedi si dirigono verso il più vicino distributore. Ma si aggiunge anche un'altra categoria a rischio. Gli stranieri extracomunitari. In particolare quelli che viaggiano clandestinamente sui camion e che vengono abbandonati frastornati lungo la rete autostradale.
Molte volte le condizioni scatenanti il fatto sono determinate dall’oscurità e dallo stato confusionale della vittima sotto choc per precedente incidente, magari banale,  o ancora per la macchina ferma per guasto o una foratura.
Non è difficile immaginare il disagio di trovarsi con la macchina ferma per un pneumatico forato o per un guasto al motore ai bordi di un’autostrada, con le macchine e i Tir che sfrecciano a tutta velocità vicino allo sportello.
Se poi le luci del giorno cominciano ad affievolirsi il pericolo assume livelli maggiori di intensità e, purtroppo, la lucidità viene meno.

Forse le sedici vittime di questo inizio d’anno non hanno avuto la freddezza di aspettare, di portarsi in una piazzola in sicurezza, forse l’ansia e la paura l’hanno fatta da padrona ma, comunque,  hanno perso la vita e in quel momento si è verificato il successivo episodio che si ricollega al secondo problema sotto osservazione: come mai molte  volte i corpi vengono travolti dalle macchine di passaggio senza che le stesse si fermino?
Sgombriamo il campo dalla possibilità di non accorgersi di avere investito una persona perché forse solo alla guida di un cingolato della seconda guerra mondiale non è possibile percepire una cosa del genere.
Forse chi sfreccia in autostrada ritiene di essere in una sorta di “zona franca” dove le uniche regole  sono dettate solo dalla fretta di arrivare o di spingere il piede sull’acceleratore senza badare a quello che succede all’esterno della carrozzeria che delimita il confine del proprio feudo.


Certo è che queste morti si ricollegano in parte anche  alla pirateria stradale che, sempre secondo l’osservatorio il Centauro - ASAPS, è un fenomeno in aumento.
Nel 2011 il numero di episodi segnalato (pirateria grave) è aumentato del 45% rispetto al 2010 passando a 852. Molti si riferiscono a scontri gravissimi con 127 decessi, aumentati anche questi del 29%, come del resto il numero dei feriti, 995 nel 2011 (+33%).
Leggendo con occhio meno matematico questi numeri e cercando il perché di queste morti e di questi comportamenti da parte degli utenti coinvolti , non possiamo che ribadire la necessità di un impegno costante a favore della sicurezza che passa dallo stato d’efficienza delle strade stesse, da atteggiamenti civili e rispettosi delle regole attraverso maggiori controlli su strada e, soprattutto,  certezza delle pene per coloro che si macchiano di simili delitti. (ASAPS)

 


 

Venerdì, 09 Marzo 2012
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