Cassino (Fr)
Predoni dell’Autostrada nella rete della polizia stradale di Cassino
Nella giornata di ieri, nel corso di appositi servizi finalizzati a contrastare il dilagante fenomeno dei furti su veicoli in sosta all’interno delle aree di servizio dislocate lungo tutta la rete autostradale, alle ore 14.10 personale di questa sottosezione traeva all’arresto due giovani di origine napoletana M.Z. Di anni 36 e R.E. di anni 25 responsabili di alcuni reati consumati poco prima proprio in danno di ignari automobilisti durante un sosta presso l’autogrill “Casilina Est”. E’ necessario evidenziare che negli ultimi mesi, i numerosi episodi in tal senso registrati, hanno ingenerato negli utenti dei punti di ristoro un vero e proprio senso di insicurezza. Pertanto al fine di porre un freno a tale escalation criminale sono stati attivati appositi servizi coordinati dalla direzione provinciale nella persona del v. questore a. Dottor Bruno Agnifili, che nel giro di poco tempo hanno prodotto il risultato sperato. Infatti, dopo gli arresti eseguiti da personale della sottosezione polstrada di Frosinone, ieri altre due persone di origine napoletana sono state intercettate e tratte in arresto da personale di questo ufficio. In particolare, dopo la segnalazione dell’ennesimo furto in autogrill, gli agenti si portavano immediatamente nel luogo ove lo stesso era stato consumato, e di li a poco focalizzavano una delle vetture già oggetto di attenzione investigativa parcheggiata tra i vari veicoli; era un Renault Scenic noleggiata presso una società di Napoli.
Con grande professionalità gli operatori riuscivano ad individuare, senza dare nell’occhio, le persone che erano giunte con quel veicolo e che indifferentemente continuavano a girare nel parcheggio per ispezionare le vetture da colpire. Una volta saliti a bordo della scenic i due soggetti, che come poi accertato, avevano già percorso più volte il tratto autostradale Cassino-Pontecorvo, venivano fermati e controllati. Gli stessi risultavano essere due personaggi già noti all’ufficio proprio perché evidenziatisi in altre analoghe circostanze e, laddove, sebbene non fermati dalle pattuglie, erano stati comunque riconosciuti e segnalati dalle vittime dei furti che in sede di denuncia fornivano una dettagliata descrizione delle loro caratteristiche somatiche. Quindi, una volta avuta la certezza delle persone che si avevano di fronte, gli operatori ritenevano opportuno dare corso ad una perquisizione personale dei due che veniva estesa anche all’autovettura.
Appare opportuno sottolineare che durante la prima fase (perquisizione personale), i soggetti, ritenendo che nulla sarebbe stato rinvenuto, manifestavano una spavalda sicurezza scambiandosi tra loro alcuni sorrisi di scherno. Infatti, dopo aver ispezionato tutto il veicolo con esito negativo, era solo grazie all’esperienza degli agenti che con occhio attento ai particolari, che si riusciva ad individuare un sofisticato congegno realizzato sul supporto della cintura di sicurezza, che opportunamente azionato consentiva il sollevamento dei sedili anteriori sotto i quali con delle modifiche erano stati ricavati degli spazi dove occultare la refurtiva. Era proprio qui, che venivano rinvenuti computer portatili, macchine fotografiche digitali, cellulari, ipod, e arnesi utilizzati per la forzatura delle portiere. Attraverso l’esame della merce recuperata si riusciva a risalire ai proprietari tra cui due di nazionalità spagnola, i quali, subito contattati confermavano di aver subito il furto poco prima, proprio durante una sosta all’area di servizio Casilina Est e di aver provveduto a formalizzare la denuncia. Una volta acquisiti gli atti, i due soggetti venivano dichiarati in arresto e dopo le formalità di rito venivano trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa di essere condotti davanti alla competente A.G. per la convalida dell’arresto ed il giudizio direttissimo. Una nota di colore nella vicenda: dopo che era stato scoperto il nascondiglio che occultava la refurtiva, uno dei due personaggi complimentandosi per il risultato conseguito rivolgendosi agli agenti diceva: “complimenti per la bella operazione, avete arrestato il n. 1 dell’autostrada”.
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