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Editoriali 23/03/2012

Alcuni necessari chiarimenti sulla sottoscrizione a favore della moglie e dei figli di Luigi Spaccarotella
Nessun perdonismo. Come ASAPS rivendichiamo solo il nostro ruolo per un’azione solidale e di misericordia
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Foto di repertorio dalla rete

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Innanzi tutto ringraziamo subito quei cittadini, quegli appartenenti alla Polizia Stradale e alle forze dell’ordine, in particolare delle Polizie Locali, che hanno già aderito numerosi alla sottoscrizione che abbiamo pubblicizzato sul nostro portale a favore della famiglia di Luigi Spaccarotella, la moglie Federica Sulpizio e i figli Noemi e Riccardo.  Però alcuni mail e commenti che abbiamo ricevuto ci inducono ad una precisazione.
Non capiamo, ma cerchiamo di comprendere, il disappunto espresso da molte persone su vari portali in particolare quelli dei tifosi della Lazio, amici di Gabriele Sandri, capiamo invece meno qualche critica che ci è pervenuta (insieme a tantissimo consenso!) e qualche raffica di ancor meno comprensibile “fuoco amico”. Dopo alcuni chiarimenti però la canna degli accusatori ha smesso subito di fumare.


Ci ripetiamo. La sottoscrizione è esclusivamente intesa come un contributo ad una famiglia in difficoltà, che di fatto ha perso la principale fonte di sostentamento.
Noi lo abbiamo fatto decine di volte per tanti casi di condizioni di estremo disagio per  molte famiglie di diverse divise, per malattie, morti in servizio, processi per incidenti gravi (ma imperdonabili) in servizio.
Allora nel rinnovare tutta la nostra solidarietà per la famiglia Sandri che ha pagato il vero e  irreparabile prezzo di questa tristissima vicenda, ci preme sottolineare che nessuno di noi si sogna di concedere perdoni che spettano semmai solo ed esclusivamente alla famiglia di Gabriele e nessuno di noi si sogna di farsene carico. Noi rivendichiamo solo il diritto alla misericordia per una famiglia in difficoltà e questo diritto nessuno ce lo può togliere, anche se può essere benissimo non condiviso.
Noi abbiamo fatto questa scelta dettata dall’esigenza di soccorrere com’è nella nostra filosofia.


Ricordiamo a questo punto, a tanti colleghi, che l’ASAPS non è una casa editrice che produce solo testi o prontuari da distribuire fra i soci e che si batte con pochi uguali per la sicurezza stradale. L’ASAPS sa essere spesso anche un sodalizio che si attiva per la  solidarietà. Molte famiglie di nostri caduti e di amici delle forze dell’ordine lo possono testimoniare, anche se i casi non sono saliti alla ribalta delle cronache e non li abbiamo resi pubblici.
Circa la vicenda tragica della morte di Gabriele per 4 anni siamo stati in silenzio, confusi e umiliati.
Oggi ci siamo resi solo disponibili per una azione di soccorso. Si potrà non condividere, ma ci si lasci operare serenamente in questa direzione. Siamo  certi che il Governatore delle azioni di Misericordia ci capirà e approverà. Se non approvano altri ce ne faremo una ragione.


Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

La doppia pena
L’ASAPS promuove una sottoscrizione a favore  di Federica, Noemi e Riccardo, la moglie e i figli di Luigi Spaccarotella
Non li vogliamo lasciare soli

 

 

 

 



 

Venerdì, 23 Marzo 2012
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