Assicurazioni fantasma truffe record in Campania
NAPOLI - La città capitale del business delle polizze false. Una segnalazione su quattro dell’Isvap, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, trova infatti localizzazione entro i confini della Campania, terra fertile per l’attuazione di truffe a danni di compagnie regolari e consumatori. Un giro d’affari illegale pericolosamente in crescita, sul quale le autorità competenti stanno rafforzando la campagna di prevenzione, invitando gli automobilisti alla prudenza. Il fenomeno è meglio conosciuto come quello delle «compagnie fantasma». In pratica, negli ultimi due anni, ha preso piede la commercializzazione di polizze assicurative, concentrate quasi totalmente sul ramo della Rc Auto, emesse da società spesso inesistenti, dal nome simile a quello di compagnie realmente operative, o da società estere che, pur esistendo, non hanno alcuna concessione per lavorare in Italia. Sta di fatto che migliaia di potenziali clienti sono stati tratti in inganno da intermediari truffaldini o da annunci on line fin troppo convenienti, che hanno portato sul parabrezza delle automobili italiane tagliandi assolutamente non validi. Napoli e la Campania fanno registrare in tal senso un record di truffe. Secondo i numeri pubblicati ieri dall’Isvap nella nuova Banca-dati sulle contraffazioni, nel biennio compreso tra il 2010 e oggi sono state effettuate 64 segnalazioni di commercializzazioni irregolari di polizze. Il tutto con un aumento vertiginoso, se si pensa che negli otto anni precedenti lo stesso fenomeno era stato segnalato solo 52 volte. Tornando agli ultimi due anni, si rileva come in 15 casi su 64 le truffe su polizze false trovino il luogo di realizzazione esclusivamente «nelle zone di Napoli e Campania». In pratica 1 truffa su 4 si consuma all’ombra del Vesuvio, mentre tutte le altre segnalazioni compiute dall’Isvap si circoscrivono all’intero territorio nazionale. Un chiaro segnale che solo nel territorio partenopeo risulti esserci un business della «Rc Auto fasulla» così intensamente affermato.
Che le truffe fossero in aumento lo si era capito già alla fine del 2011, quando lo stesso presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini, durante una audizione al Senato, aveva espresso forte preoccupazione per l’incalzare delle «assicurazioni fantasma», capaci di offrire contratti, spesso temporanei, a prezzi ovviamente inferiori a quelli di mercato. Nello specifico, gli ultimi due casi segnalati in Campania raccontano di polizze auto contraffatte con marchi di società dal nome simile a compagnie, operanti spesso in altri settori d’affari, con sede in Inghilterra e Belgio. Il tutto ha prodotto una doppia beffa per gli automobilisti, visto che in caso di sinistro le polizze tarocche non garantirebbero alcun rimborso, e al contempo scatterebbero sanzioni fino a 3200 euro. Cifra ancora più salata di quelle delle polizze regolari, che a Napoli nel ramo auto si mantengono tuttora ai massimi livelli di spesa. «E’ giusto intensificare i controlli sulle compagnie fantasma, come giustamente sta facendo l’Isvap – dice Rosario Stornaiuolo della Federconsumatori – Ma se da un lato le truffe vanno combattute e represse con forza, dall’altra occorre tutelare i cittadini con tariffe più contenute. Se, come oggi, si arriva ad assicurare persino un motorino a 1500 euro, è difficile che le famiglie non cerchino disperatamente polizze più convenienti. E’ così che a Napoli si è creato il terreno fertile per le commercializzazioni fasulle». Le polizze false restano dunque in agguato, per questo l’Isvap ieri ha invitato i consumatori ad «evitare, con una semplice consultazione on line della Banca Dati, la stipula di contratti con imprese non autorizzate».
di Livio Coppola - Marco Toriello
da il mattino.it