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Rassegna stampa alcol e guida del 17 novembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


LA PROVINCIA DI CREMONA
 
Al Gallerani contro l’alcol.
  

San Giovanni — Per sabato alle 15, presso il teatro comunale ‘Gallerani’, l’Associazione del Club degli Alcolisti in Trattamento di Sospiro organizza un ‘Interclub’ dal tema ‘Club e salute...una porta aperta nella comunità’. Nell’occasione verranno consegnati gli ‘Attestati di Sobrietà’. Per informazioni ci si può rivolgere ad Angelo Vagnotti (0372-65797) oppure a Amos Soana (0375-95216).

KATAWEBNEWS
 
Roma, 17 novembre 2005 –
MAXI RISSA A CAMPO DE’ FIORI, NOVE DENUNCIATI DA CC .

Dopo aver alzato il gomito e’ bastata una scintilla per dar vita ad una violenta rissa, ma solo l’intervento di due autoradio del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Roma, ha permesso di fermare nove persone, sette italiani e 2 americani, denunciati in stato di liberta’ per rissa. Questa notte, una telefonata al 112 ha fatto venire una gazzella dei Carabinieri a Campo De’ Fiori. Motivo della rissa sembra sia stato l’alcool e apprezzamenti un po’ pesanti ad alcune ragazze di una comitiva di cittadini americani, in soggiorno turistico nella Capitale. All’arrivo dei militari, i nove giovani si sono fermati, ma i carabinieri, notato l’evidente stato di ebbrezza e le vistose ecchimosi che presentavano alcuni di loro, e dopo aver chiamato altri equipaggi, hanno identificato i nove giovani e li hanno denunciati in stato di liberta’ con l’accusa di rissa aggravata. Per uno di loro, che presentava un taglio profondo alla testa, e’ stato necessario il trasportato in ambulanza presso l’ospedale Santo Spirito dove e’ stato ricoverato in osservazione. (AGI).

IL TEMPO
 
FONDI
Una furibonda lite è finita con una donna ricoverata all’ospedale per ferita da coltello alla ....

... gamba ed il figlio arrestato per estorsione aggravata e maltrattamenti in famiglia. È successo a Fondi, in pieno centro storico. A finire in manette L.T., 35enne, disoccupato. Nel pomeriggio di ieri aveva iniziato ad inveire, come suo solito, nei confronti della madre, una 70enne vedova, che abita con il figlio nel dedalo dei vicoli della città vecchia. I vicini, abituati agli alterchi quotidiani, non si sono preoccupati più di tanto. Invece, ieri, L.T. ha afferrato un grosso coltello ed ha aggredito la poveretta, colpendola sulla gamba e procurandole ferite che al pronto soccorso del «San Giovanni di Dio» sono state giudicate guaribili in dieci giorni. Solo la prontezza della donna ha evitato che il dramma potesse trasformarsi in tragedia. Ha afferrato il telefono ed ha chiamato il 113. Gli uomini del vicequestore aggiunto Alessandro Tocco, con la cornetta rimasta aperta, hanno sentito tutto il drammatico susseguirsi delle aggressioni verbali e fisiche, sopraggiungendo sul posto con provvidenziale tempestività e bloccando l’energumeno che stava cercando di infierire ancora sulla malcapitata. Il giovane è stato disarmato, non senza difficoltà, dagli agenti della volante, che lo hanno tradotto presso il locale commissariato e, da lì, presso la casa circondariale di via Aspromonte a Latina. Dai precedenti è risultato che egli aveva continuamente preteso soldi dalla madre per recarsi a consumarli ai videogiochi e per spenderli soprattutto per l’alcool. Per la poveretta, invece, l’avventura si è conclusa con la degenza in ospedale. Resta pure grande lo sconforto per la povera madre per i provvedimenti giudiziari che imporranno al figlio aggressore un domicilio diverso da quello della donna. Ora. Rug.

 
IL MESSAGGERO (Abruzzo)
 
Cassonetti a fuoco. Due denunciati dopo la notte brava a Pescara vecchia.

Quando li hanno fermati gli agenti della Volante quasi non ci credevano perchè a compiere atti di teppismo, generalmente, sono giovanotti e ragazzini. E invece quei due erano adulti e pure da un po’: uno, A.G., ha 46 anni e l’altro, C.P., 36, entrambi sono di Pescara.
Ubriachi, avevano incendiato due cassonetti della spazzatura, in via dei Bastioni. Quando sono arrivati i vigili del Fuoco e, insieme gli uomini del 113, sono andati in escandescenze e così sono finiti ancora più nei guai. Il fatto è accaduto poco prima delle 22.
Entrambi, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati alla magistratura: C. P. deve rispondere di incendio doloso, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, in concorso con A. G., deferito in stato di libertà per incendio doloso e minacce a pubblico ufficiale.
Secondo la Polizia è stata determinante la tempestiva segnalazione del rogo di via dei Bastioni: la telefonata di un negoziante che seguiva sgomento quanto accadeva a due passi dalla sua vetrina ha permesso di bloccare i vandali in piena azione. Se non fossero stati fermati in tempo probabilmente avrebbero replicato l’incendio in altre zone della città.
Anche in seguito a questo episodio, la Polizia invita i cittadini alla massima collaborazione con le forze dell’ordine: meglio una chiamata ”inutile” al 113 che subire o assistere impotenti a un incendio, un furto o uno scippo.

VIVIMILANO.IT
 
Da cantiere lancia oggetti contro la casa dell’ex moglie Precipita dal quinto piano .

MONZA — Dal balcone di una casa in costruzione stava infastidendo l’ex moglie. Il cadavere di Adriano Sgnaolin, un uomo di 56 anni senza fissa dimora con problemi di alcol, è stato trovato ai piedi del vano ascensore dagli operai di un cantiere edile di via Moncenisio. Ieri notte verso le due, l’uomo era salito al quinto piano dell’edificio, di fronte alla finestra dell’appartamento della moglie. Forse per il buio e i fumi dell’alcol ha perso l’equilibrio ed è precipitato per circa 15 metri.

IL MATTINO
 
Ubriaco tenta di sfasciare il pronto soccorso.

MICHELE INSERRA Castellammare. Ubriaco sfascia il pronto soccorso e viene denunciato. È accaduto poco dopo le 23 di martedì. Una telefonata anonima allerta il 118: «c’è un ragazzo a terra, intervenite». L’ambulanza raggiunge in pochi istanti la periferia cittadina, in località Petraro, zona confinante con Santa Maria La Carità. Il ragazzo viene soccorso e trasportato all’ospedale San Leonardo: presenta diverse ferite probabilmente causate da una caduta. I sanitari si rendono subito conto, però, che è in evidente stato di ebbrezza ed è molto agitato. Appena giunti al pronto soccorso si scatena il putiferio. Il ragazzo comincia a scagliarsi con violenza contro porte, vetrate e macchinari. La sua reazione è incontenibile. Medici, infermieri e vigilanza tentano inutilmente di immobilizzarlo. Viene richiesto l’intervento della polizia del locale commissariato agli ordini del primo dirigente Maurizio Agricola e del vice Stefania Grasso. All’arrivo degli agenti il giovane si «arrende» senza battere ciglio e spiega di aver bevuto qualche birra di troppo assieme agli amici. Viene pertanto medicato e riaccompagnato a casa. Ieri per G.S., 25 anni, originario di Santa Maria La Carità, è scattata una denuncia a piede libero da parte dei sanitari del San Leonardo. Nel frattempo l’Asl si appresta a quantificare i danni, che comunque da una prima valutazione sarebbero di grossa entità. La vicenda di martedì sera ha riportato l’attenzione sul tema della sorveglianza nelle strutture dell’Asl Na5. Punto su cui i dirigenti aziendali lavorano da mesi per garantire un ambiente tranquillo a dipendenti e malati. Tant’è che è stata avviata la gara per attivare un sistema di video sorveglianza all’ospedale San Leonardo e altre misure di controllo, per tutte le strutture dell’azienda sanitaria locale. Provvedimenti considerati necessari, alla luce degli atti intimidatori subiti più volte dalla direttrice sanitaria del nosocomio stabiese, Elena Giancotti, e la scoperta di microspie illegali in tre uffici del provveditorato aziendale. «Entro l’anno - precisa Catello Sansone, capo servizio provveditorato - la gara sarà espletata. È stato previsto l’aumento della vigilanza, con un maggior numero di guardie giurate armate, e sistemi di videosorveglianza».

LA PROVINCIA DI CREMONA
 
Polfer. Denunciato
Con l’auto contro il treno Il marocchino era ubriaco (*).

I risultati del test alcolimetrico eseguito all’ospedale Maggiore, lunedì sera subito dopo il ricovero, sono stati consegnati ieri agli agenti della polizia ferroviaria: come sospettato sin dai primi momenti, il 36enne marocchino finito contro un treno merci dopo aver abbattute le sbarre del passaggio a livello di via Milano con la sua Alfa 33, era ubriaco. Il tasso di alcol rilevato, seppure «leggermente superiore al consentito» come hanno specificato ieri gli inquirenti, gli è costato una denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza. Risolti i dubbi sulle condizioni psicofisiche di Ridouan Z. al momento dell’incidente, intorno a mezzanotte, è di fatto chiusa anche l’inchiesta degli uomini del comandante Costanzo Sossio, che attendevano proprio i riscontri delle analisi per definire il quadro della vicenda e formalizzare le accuse. Accertato che tutti i dispositivi luminosi di segnalazione erano regolarmente in funzione all’attraversamento situato tra via Ghinaglia e via Milano, e le barriere abbassate secondo norma, hanno provveduto al deferimento dell’extracee all’autorità giudiziaria e a comminare salate sanzioni amministrative.
 
(*) Nota: il tasso di incidentalità stradale delle persone extracomunitarie è superiore alla media. Un motivo in più per favorirne l’integrazione.

YAHOO SALUTE
 
Buona in tutti i sensi: la birra ha un’azione anticancerogena?
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
17/11/2005 .

Un componente del luppolo, e quindi anche dell’amatissima birra, sta attirando l’attenzione dei ricercatori come micronutriente che potrebbe aiutare a prevenire di diversi tipi di cancro. Si tratta di un composto flavonoide chiamato xantoumolo scoperto circa 10 anni or sono.
Già in un articolo pubblicato dalla rivista internazionale Phytochemistry due ricercatori del Linus Pauling Institute presso la Oregon State University, Fred Stevens e Jonathan Page, ripercorrevano la storia delle scoperte correlate a questo elemento sottolineandone gli effetti positivi; ora, dopo aver concluso ulteriori studi, ne spiegano l’importanza come anticancerogeno.
Il meccanismo biologico dell’azione di questo flavonoide è ad oggi abbastanza conosciuto. Esso contrasta l’azione di una famiglia di enzimi, chiamati comunemente citocromi P450, che possono attivare il processo di cancerogenesi, e induce l’attività di un altro enzima, la chinone reduttasi, che aiuta la detossificazione del corpo dagli agenti cancerogeni e blocca la crescita del tumore allo stadio iniziale.
“La maggior parte della birre ha un livello di xantoumolo troppo basso, specialmente quelle chiare come la lager e la pilsner che sono anche le più consumate, e il suo assorbimento da parte del corpo è limitato. Ma se ci fosse la possibilità di aumentarne significativamente la concentrazione o di isolarlo come nutriente supplementare, la situazione potrebbe cambiare. La cosa certa è che ha delle proprietà anticancerogene e che l’unico modo di assumerlo, per il momento, è consumare birra.” (*)
Ovviamente non si può dire che bere birra prevenga il cancro però, idealmente, la prevenzione attraverso una continua esposizione a nutrienti non tossici o supplementi alimentari che mostrino una certa azione preventiva non è un’arma da trascurare, e lo xantoumolo è sicuramente un ottimo candidato per fare parte di questa lista di “aiuti”. Quindi la prossima volta che ci versiamo un boccale di birra beviamocelo con un certo grado di soddisfazione, possibilmente cercando di preferire quelle belle birre scure come la porter o la stout.
 
(*) Nota: lo xantoumolo (flavonoide presente nel luppolo) è forse il cugino tedesco del resveratrolo (composto fenolico presente nell’uva rossa). Vale lo stesso discorso per entrambi: sono elementi che si trovano facilmente nei vegetali non ha senso ricercarli in un alcolico. Il luppolo è un rampicante piuttosto diffuso nei terreni incolti, o, per i più pigri, in erboristeria.
Qui di seguito presentiamo le conclusioni di una ricerca citata su www.cibo360.it
 
(…)
CONCLUSIONI
Scopo della nostra ricerca è stato quello di determinare la concentrazione e l’andamento del resveratrolo nel vino varietà Lambrusco durante la raccolta delle uve e le conseguenti operazioni di vinificazione in quanto la presenza di questo composto fenolico è stata messa in relazione con
alcune proprietà farmacologiche dei vini rossi.
Da un’attenta analisi dei risultati sperimentali effettuati possiamo affermare che il rachide rappresenta l’intermedio di lavorazione che ne contiene in quantità maggiore, ed in alcuni casi la differenza con gli altri prodotti e sottoprodotti è significativa.
Si può considerare quindi il rachide un’ottima matrice vegetale impiegabile per lo studio di una tecnica estrattiva del resveratrolo ed omologhi, al fine di ottenere una sostanza pura di origine naturale da addizionare ad un alimento. Questo sarà l’argomento di una nostra prossima ricerca.
In secondo luogo le relativamente basse concentrazioni di principio attivo riscontrate nel vino oggetto di indagine sono soprattutto da ricercarsi nel breve tempo di contatto a cui sono sottoposte le vinacce con il mosto.
Infine si è verificato che la varietà di lambrusco più ricca in resveratrolo è il Grasparossa le cui uve sono quelle più ricche della componente antocianica.

LA PROVINCIA DI CREMONA
 
Wrestling. Grande spettacolo ieri sera al Forum di Assago, ma anche tristezza per la morte del messicano
‘Smackdown’ a Milano tutto per Guerrero.

dall’inviato Fabrizio Barbieri MILANO — Non poteva essere altrimenti. La seconda serata della tourneè italiana di ‘Smackdown’, ovvero il meglio del wrestling mondiale in Italia, è stata un autentico tributo a Eddie Guerrero. Come due sere fa al Palalottomatica a Roma, anche ieri al Forum di Assago striscioni e cori, oltre a una fotografia gigante, tutti per il lottatore messicano scomparso qualche giorno fa. Il pubblico milanese ieri sera già a un paio di ore prima dell’inizio dei match (erano più di 8mila le persone ai cancelli), ha fatto la parte del leone. Una partecipazione straordinaria per un evento davvero incredibile. Vedere in azione atleti di questo tipo ha lasciato tutti a bocca aperta. Inutile dire che il più acclamato è stato Undertaker, ma anche Batista e gli altri sono stati fortemente sostenuti. Evoluzioni straordinarie e scenette quasi da film hanno divertito i fans che alla fine sono usciti dal palazzetto soddisfatti. I wrestler si sono dati battaglia, anche se nel backstage si capiva che l’atmosfera non era quella dei giorni migliori. Nella conferenza stampa del pomeriggio Rowdy Piper, Ken Kennedy, Nunzio e Vito non hanno fatto altro che parlare dell’ex collega. «Un grande uomo, un grande sportivo, che ci è sempre stato vicino». Soprattutto la "leggenda" Piper ha voluto spendere qualche parola in più su Eddie. «Ho combattuto con il padre e il nonno di Guerrero. Sono stato a mangiare nella sua casa. Era un uomo straordinario, che nella vita ha passato momenti difficili ma che era riuscito a superarli e adesso era un esempio per tutti. Non beveva e nemmeno si drogava, all’ultima festa che siamo andati sorseggiava diet coke». Paura che una morte così possa colpire negativamente i piccoli fans? Assolutamente no. «L’autopsia sul corpo di Guerrero ha indicato che la morte è stata causata da un infarto e non da abuso di alcolici, droghe o doping» - ha chiosato Piper. Poi tutti sul palco a dare vita allo spettacolo che il pubblico attendeva con ansia. E nessuno alla fine è rimasto deluso.

ROCKOL.IT
 
Sull’etichetta pare Gesù: Michael Jackson forse denuncia un produttore di vino.

Michael Jackson avrebbe intenzione di denunciare un produttore e giornalista televisivo che nel tempo libero fa anche il produttore di vino. Si tratta di Bruce Rheins del telegiornale statunitense della CBS; il giornalista ha "coperto" quasi interamente, per la sua emittente televisiva, il noto processo contro Jacko. Rheins ha avuto la bizzarra idea di chiamare "Jesus juice" uno dei vini che produce. "Jesus juice" è anche il nome col quale il cantante avrebbe somministrato del vino, facendolo passare per un soft-drink, a dei minori. Ma non è finita: Rheins ha anche creato un’etichetta ad hoc, sulla quale ha fatto stampare l’immagine di un personaggio seminudo, che assomiglia molto a Jacko, in posa simile a quella di Gesù sulla croce. Rheins si è difeso, scusandosi, affermando che lui e sua moglie producono vino come hobby e che le poche bottiglie di "Jesus juice" che hanno fatto erano destinate esclusivamente a dei loro amici. Ma il cantante viene definito "furioso" dal telegiornale britannico di Sky e starebbe considerando l’ipotesi di denunciare l’eno-giornalista.



Venerdì, 18 Novembre 2005
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